TRATTORI, GLI AGRICOLTORI SFILANO SOTTO I COMUNI DI LADISPOLI E CERVETERI

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L’APPELLO AI SINDACI: «AIUTATECI, SIAMO AL LIMITE DELLA SOPPORTAZIONE»

Prima la classe politica di Fiumicino, poi quella di Cerveteri e Ladispoli. E così gli agricoltori del presidio Aurelia, con i loro trattori, si sono spinti fin sotto ai comuni strombazzando i clacson per richiamare le attenzioni di maggioranza e opposizione durante il Consiglio comunale. «La nostra lotta – sostiene Roberto Seri – non è solo per salvare le terre e il duro lavoro. Non è solo per conservare un futuro ai nostri figli: lo facciamo anche per il consumatore.

Respingiamo con fermezza queste politiche comunitarie, il divieto di coltivare il 4% dei terreni e di utilizzati determinati prodotti per la coltivazione dei campi». Con striscioni e slogan si sono fatti sentire, proprio come quando hanno sfilato in corteo sulla statale in almeno due occasioni nelle scorse settimane. I manifestanti hanno occupato un terreno sulla statale a Torrimpietra dallo scorso 5 febbraio in segno di protesta contro l’Europa e il Governo.

Da lì non si sono più mossi. «Il nostro settore è abbandonato – si accorda Guido Marini, portavoce del presidio Aurelia e dell’associazione Futura Agricola del Lazio – ci chiedono di stare al passo con la tecnologia, di usare nuovi metodi in agricoltura ma non fanno mai i conti con i nostri guadagni e fatturati. Le aziende stanno chiudendo. Chiediamo un aiuto anche ai comuni per abbassare le imposte ai nostri terreni, creare mercati territoriali e tante altre iniziative a nostro favore. I sindacati ci hanno abbandonato, la nostra pazienza direi che sta per finire». Prende parola il primo cittadino ladispolano. «Siamo in loro supporto – afferma Alessandro Grando – questa è la battaglia di tutti e non possiamo non essere sensibili.

I prodotti che arrivano sulle nostre tavole non sono solo loro ma anche di chi li consuma. Abbiamo garantito la nostra massima disponibilità e ci faremo promotori delle istanze presso le sedi istituzionali superiori. Proprio in queste ore mi incontrerò con l’assessore all’Agricoltura Righini. Gli agricoltori li abbiamo invitati alla nuova edizione della Sagra del Carciofo che ci sarà a breve e potranno piazzare il loro stand. Questo settore sta morendo a causa di leggi sbagliate e le politiche agricole nel corso del tempo hanno fallito. Noi siamo contrari a queste idee di Bruxelles con insetti e cibi sintetici».

Presenti anche altri componenti della giunta comunale, tra cui l’assessore alle Politiche agricole di Ladispoli, Alessandra Feduzi e i consiglieri comunali di opposizione. «Siamo al loro fianco – dice Daniela Ciarlantini, consigliere di Governo Civico – nei riguardi degli agricoltori c’è una mancanza di rispetto intollerabile. La politica a grandi livelli non sa nemmeno perché si è creata questa protesta».

Significativo l’intervento dell’ex consigliere Giuseppe Loddo sul tema del latte, una delle battaglie in questi anni dell’Ortica del Venerdì: «Fino al 2008 – racconta Loddo – il latte vaccino, quello di alta qualità, si trovava al supermercato a 1,60 euro. Oggi si paga a 2 euro e tutti i costi gravano sulla produzione. A Ladispoli da ben 9 aziende di latte, a oggi ne resiste solo una: quella di Gianfranco Fioravanti.

È chiaro che se non si interviene sul reddito anche questo settore avrà le ore contate». Carmine Ciaralli, allevatore cerveterano, ha deciso di gettare la spugna e lo ha annunciato apertamente nelle scorse settimane. E altri colleghi potrebbero fare la stessa fine. Tornando agli agricoltori, pochi giorni prima erano stati ricevuti dall’amministrazione comunale di Cerveteri al Granarone.

E il sindaco etrusco si era impegnato ad accontentare i presenti. «Ascoltare le loro testimonianze è stato davvero un grande momento di democrazia e partecipazione – è quanto detto da Elena Gubetti – quello che mi sento di proporre è la nascita di una Consulta, un tavolo permanente dove possiamo lavorare sui temi grandi e piccoli dell’agricoltura, dalle partecipazioni a bandi pubblici, alle questioni legate alle attività quotidiane. Oltre a questo, mi impegno a valutare con la Giunta e con i dirigenti la possibilità di abbassare le aliquote dei terreni agricoli».