WIRELESS E CANCRO: LA IARC-OMS SLITTA LA RIVALUTAZIONE AL 2027

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DA QUESTA DECISIONE DIPENDE LA SALUTE DELL’UMANITÀ INTERA MA NESSUNO DEI MEMBRI DEL COMITATO CONSULTIVO HA MAI LAVORATO SULLE RADIOFREQUENZE.

di MAURIZIO MARTUCCI

L’aveva già ufficializzato nel 2019 lasciando tutti col fiato sospeso per una decisione da cui dipenderanno le sorti dell’intera umanità: ‘con priorità entro il 2024 l’elettrosmog verrà rivalutato‘. Ma dopo il nulla di fatto, i cambi al vertice dell’agenzia e le immancabili polemiche, adesso è arrivato il nuovo annuncio.

Quello che potrebbe definitivamente mettere la parola fine all’intera vicenda: da Lione (Francia) l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ufficializzato la rivalutazione della classificazione dell’elettrosmog nella lista degli agenti cancerogeni per l’umanità.

L’aggiornamento ‘con priorità ma senza urgenza’ avverrà nei prossimi cinque anni, cioè nell’arco temporale 2025-2029, comunque non prima del 2027 e rientra in un programma di studi e analisi dove ci sono anche paracetamolo (Tylenol), metanfetamina, i bisfenoli e il virus dell’epatite D.

La IARC lo ha appena reso noto attraverso le raccomandazioni annunciate nella sezione notizie sulla prestigiosa Lancet Oncology e in un comunicato stampa. The Lancet, rivista scientifica inglese di ambito medico considerata tra le prime cinque al mondo, riporta infatti come nelle “Raccomandazioni del gruppo consultivo sulle priorità per la Monografia IARC” tra gli agenti di valutazione per una rivalutazione della classificazione sulla cancerogenesi ci sono le ‘radiazioni non ionizzanti- radiofrequenze’, cioè l’elettrosmog, il wireless attualmente inserito in Classe 2B (possibili agenti cancerogeni) che, sulla scorta degli ultimi aggiornamenti disponibili in letteratura biomedica e i più aggiornati studi nelle evidenze emerse dai test condotti dall’americano National Toxicology Program e dall’italiano Istituto Ramazzini finirebbero in Classe 2A (probabili agenti cancerogeni) se non addirittura in Classe 1 (cancerogeni certi).

A preoccupare, però, è l’assenza di urgenza data nella priorità della rivalutazione, attesa già dal 2019 in considerazione del fatto che il mondo intero sta per essere investito di un vero e proprio tsunami elettromagnetico per favorire il 5G (in Italia dal 30 Aprile 2024 la nuova legge consentirà picchi diurni di densità di potenza fino a100 volte più di oggi). Lo studio sarà condotto da un gruppo scelto tra 28 scienziati indipendenti provenienti da 22 paesi già riunitosi lo scorso Marzo a Lione e dovrà considerare più di 200 agenti cancerogeni nominati per la valutazione o la rivalutazione. Tra questi 200 c’è anche l’elettrosmog.

Come riporta il sito americano Microwave News, la IARC non può valutare tutti quelli nominati come priorità alta. “Ogni revisione è lunga e costosa: un gruppo di esperti deve preparare un’analisi completa che viene successivamente pubblicata come monografia. Una volta completata, una monografia in genere è composta da centinaia di pagine e include un vasto numero di riferimenti. L’agenzia può rivolgersi solo ad una piccola percentuale degli agenti raccomandati per un periodo di cinque anni.“

Elisabete Weiderpass, direttrice dello IARC e il suo staff decideranno quali agenti saranno ammessi alla rivalutazione. Nel maggio 2011 un comitato scientifico della IARC ha valutato le radiofrequenze in una riunione fiume durata ben 8 giorni (non senza le immancabili polemiche sui conflitti d’interessi di alcuni ricercatori) e tenutasi nel quartier generale di Lione. La conclusione finì nel ritenere il wireless come un agente possibile cancerogeno per l’uomo (la monografia RF fu pubblicata nel 2013). Nell’attuale gruppo dei 22 scienziati che entro il 2029 dovranno rivalutare l’elettrosmog, il dato allarmante è però quello curriculare: tra gli esperti, praticamente nessuno in carriera ha mai lavorato sulle radiofrequenze. Non solo.

“Nessuno dei membri del comitato consultivo della IARC ha svolto molto lavoro, se non nessuno, sulla radiofrequenza o su altri tipi di radiazioni non ionizzanti– precisa Microwave News – L’unico partecipante all’incontro di marzo del panel che ben noto all’interno della comunità RF è Joachim Schüz , il capo del dipartimento di epidemiologia ambientale della IARC. (Ha partecipato come parte del segretariato OMS-IARC.)

Per più di un decennio, Schüz ha sostenuto che la decisione della IARC del 2011 sulla RF era un errore. Egli sostiene che i dati non supportano la possibile designazione del rischio di cancro.” Secondo la ricercatrice Annie J. Sasco, 22 anni di servizio alla IARC e nel 2019 intervenuta alla Camera dei Deputati nel convegno internazionale sui pericoli del 5G promosso dall’Alleanza Italiana Stop5G, in realtà più che rivalutazione verso l’alto (cioé da Classe 2B a 2A se non in Classe 1), potrebbe esserci il rischio che le radiofrequenze onde non ionizzanti possano essere addirittura retrocesse in Classe 3 tra i non classificabili in relazione alla cancerogenicità per l’uomo. Sarebbe un clamoroso smacco per la prevenzione del danno. Ma soprattutto un favore immenso e senza precedenti per la lobby delle telecomunicazioni che così vedrebbe per sempre sparire lo spauracchio dell’ufficialità sul pericolo sanitario. Insomma, intorno a questa partita è chiaro come si muovano interessi planetari.