I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, con riferimento “al giallo continua”, proseguono nelle riunioni e comunicano quanto segue. In data 16.05.2024 hanno inoltrato a mezzo PEC la “Proposta di mozione ex articolo 7, comma 3, dello Statuto del Comune di Ladispoli tutt’ora vigente, a cui è stato assegnato il n. di prot. 28557/2024 del 16.05.2024:
“Oggetto: tutela e sostegno agli Utenti di Ladispoli e Conferenza dei Sindaci ATO 2 Lazio Centrale Roma.
Gli scriventi con Prot. nr. 27431/2023 del 5.6.2023 inoltrarono una mozione, erroneamente citando I’ex art. 96 del Regolamento del Consiglio Comunale (D.C.C. nr.72 del 18.12.2017), ora avvalendosi dell’art. 7 comma 3 dello Statuto del Comune di Ladispoli presentano una proposta di mozione per coinvolgere tutti componenti del Consiglio Comunale di Ladispoli sulle difficoltà del servizio idrico di Ladispoli. Non essendoci stata nessuna reazione al documento succitato gli scriventi hanno elaborato un esposto firmato da nr. 136 cittadini/utenti inviato a nr. 4 Procure, oltre a contattare varie figure istituzionali. I cittadini del comprensorio sono stati edotti da oltre nr. 55 articoli pubblicati dalla stampa locale a far data dal 18.5.2023.
Gli scriventi hanno fatto due accessi agli atti indirizzati alle Autorità competenti:
1) Prot. nr. 261812024 del 12.1.24; il Segretario Generale Dr.ssa P.T. Costantini in data 16.1.2024 nega l’accesso.
2) Prot. nr. 12814/2024 del 29.2.2024, attualmente in attesa di risposta.
Tutte le iniziative effettuate fino ad oggi sono state rese possibili avvalendosi dell’art. 118, quarto comma, della Costituzione italiana.
ll Legislatore, per salvaguardare i cittadini che lavorano nella Pubblica Amministrazione e nel settore Privato ha emanato il Decreto Legislativo n.24 del 10.O3.2023 (pubblicato in G.U. n.63 del 15.03.2023) che è entrato in vigore in data 30.03.2023 – Whistleblowing attuativo della Direttiva Europea n.193712019 mentre in data 21 marzo 2023 è entrato, altresì, in vigore, il Decreto Legislativo 23.02.2023 n.18 “Attuazione della Direttiva UE 202012184 del 16.12.2020 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano (G.U. Serie Generale Anno 164 n.55 de106.03.2023).
Pertanto, tenuto conto che l’ acqua è un bene comune primario e che I’efficienza, il buon andamento e principi su cui si basa la Pubblica Amministrazione ai sensi dell’articolo 97 della Costituzione ltaliana, avendo appreso dall’ascolto del Consiglio Comunale di Ladispoli del 21.03.2024, di cui è stato già inoltrato un comunicato stampa ai Mass-Media e pubblicato in data 26.03.2024 da un noto Mass-Media, in sintesi ed in particolare è stato evidenziato:
– dell’introito netto di € 8.000.000,00 da parte della stessa ACEA ATO 2 S.p A., mentre il precedente gestore idrico Flavia Servizi srl, come dichiarato in Consiglio Comunale dal Delegato al Servizio ldrico lntegrato, fatturava c.ca € 2.700.000,- con tutti gli utenti e con i medesimi impianti “vetusti”; si fa presente che il fatturato de quo era stato ottenuto facendo pagare a tutti gli utenti, mentre l’attuale gestore idrico integrato ottiene agevolmente risorse economiche finanziarie con un minimo sforzo, ovvero senza investimenti strutturali e accontentandosi, ovviamente, delle minime utenze censite, (la maggior parte degli utenti ACEA ATO 2 di Ladispoli non ha ricevuto ancora la prima bolletta), in ordine all’emissione delle bollette/fatturazioni nei confronti degli Utenti della Città di Ladispoli (Roma), considerato che il Nuovo Gestore Idrico Integrato Acea ATO 2 S.p.A. è affidataria delle strutture idriche, di depurazione e fognaria che sono di proprietà del Comune di Ladispoli (Roma).
A tal fine e per quanto descritto, gli scriventi Cittadini/Contribuenti/Utenti della Città di Ladispoli, ai dell’articolo 7, comma 3, dello Statuto del Comune di Ladispoli (Roma), hanno chiesto alle S.V. lll.me, in sintesi:
– di aumentare la soglia sociale del consumo dell’acqua da 60MC/annuo a 120 MC/annuo, nonché da rivisitare tutte le tariffe e relativi scaglioni, atteso che tuttora, appaiono speculative. Difatti, sul sito istituzionale dell’AGCM risulta evidenziato un capitolo “clausole vessatorie” che in base al Codice del Consumo, peraltro tuttora vigente:
“…è vessatoria la clausola che, malgrado la buona fede…determina a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto…”.A riguardo gli scaglioni attuati deliberati dà ARERA e Conferenza dei Sindaci, vengono superati agevolmente e le bollette dell’acqua, nonostante I’acquisto di quantità illimitate di acqua ad un prezzo irrisorio, da parte del nuovo gestore idrico ACEA ATO 2 S.p.
A. – il Disciplinare del Canone è redatto ai sensi del Regio Decreto n.1775/1933, euro 10.000, 00 circa all’ anno ed euro 300.000,00 circa per trenta (30) anni, per quantità d’acqua praticamente illimitata a costo zero rispetto alla tariffe applicate ogni anno agli Utenti/Cittadini/Contribuenti di Ladispoli (Roma) consentono di non poter escludere verosimilmente, ove nulla osti, come “ipotesi” consapevole di clausola vessatoria praticata, ed eventualmente segnalare al Legislatore le criticità contrattuali da modificare in tutela dei Consumatori/Utenti. Difatti I’art. 21 bis della Legge 287/90 introdotto nel 2012, ha anche attribuito all’Autorità (AGCM) la legittimazione ad impugnare gli atti della Pubblica Amministrazione che determinano distorsioni della concorrenza, anche con riguardo alla situazione praticata monopolisticamente, nel caso di specie, da parte del Nuovo Gestore idrico ACEA ATO 2 S.p.A.;
– considerato che in data 15.04.2024 e stato pubblicato da un noto quotidiano online un articolo di stampa dal titolo “La rete idrica italiana perde I’acqua che basterebbe a più di 43 milioni di persone”. lnoltre nel predetto articolo, risulta “l’infrastruttura idrica italiana, “inefficiente ed obsoleta’, disperderebbe nella fase di distribuzione del 41% dell’acqua prelevata pari a 8308 MC/km posizionando lo Stivale in fondo alla classifica europea per perdite idriche, quindi, di documentare Acea ATO 2 SpA, ove nulla osti, tutti gli investimenti strutturali effettuati dal 10.03.2020 a data odierna, avendo la stessa Acea ATO 2 SpA sottoscritto e beneficiato dalla BEl, nel periodo dal 10.03.2020 al 03.08.2020, I’importo di circa 700 milioni di Euro per investimenti a supporto nel servizio idrico integrato della Città metropolitana di Roma nei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile, di fognatura e depurazione, ovvero quali sono stati dal 30.09.2O22 gli investimenti strutturali per la Città di Ladispoli finora concretamente e documentalme effettuati e, quali saranno gli interventi strutturali sugli impianti idrici, fognari e di depurazione esistenti, ovvero con documenti idonei in merito alla effettiva/concreta e realizzabilità, ovvero la previsione strategica aziendale nei prossimi tre anni, così da giustificare idoneamente e saggiamente, a compimento realizzato delle idonee opere effettuate, le tariffe idriche che sarebbero, in questo caso giustificate agli Utenti/Cittadini a seguito dell’opportuno ed idoneo riscontro preventivo;
– di valutare I’opportunità di una nuova Conferenza dei Sindaci del bacino idrico ATO 2, ove evidenziare tutte le informazioni documentali emerse nel periodo dal 10.03.2020 al 30.09.2022 e dal 30.09.2022 alla data della presente.
Concludendo, pertanto, in seguito alla suddetta PEC inviata al Presidente del Consiglio Comunale ed al Sindaco di Ladispoli, la predetta PEC, come sopra indicato, è stata protocollata al nr. 28557/2024 del 16.5.24, nella speranza che il Consiglio Comunale approvi l’allegata mozione e promuova un Consiglio Comunale aperto con i Cittadini/Utenti, Associazioni di Categoria, ACEA ATO 2 S.p.A., peraltro inviata e.p.c. a tutti i
Consiglieri Comunali di Ladispoli, in riferimento all’art. 7 comma 3 dello Statuto del Comune di Ladispoli e in virtù dell’art. 118, quarto comma, della Costituzione italiana, i firmatari della “proposta di Mozione…” in oggetto, hanno chiesto alle S.V. Ill.me di inserire nel prossimo Consiglio Comunale utile l’allegata “proposta di mozione” di pag.6 in PDF al fine di prendere in considerazione un Consiglio Comunale aperto sulle note questioni dei disservizi e tariffe esose praticate dal nuovo gestore idrico integrato ACEA ATO 2 S.p.A.
Fiduciosi di una positivo accoglimento della presente istanza, cordialmente salutano.
Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia.
Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao