Ladispoli, la città delle perdite idriche

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Segnalazioni ad ogni angolo ma ci vogliono giorni, a volte settimane, prima che avvengano le riparazioni.

L’acqua che manca per parecchie ore di lunedì mattina. Un inizio di settimana da incubo per i ladispolani del centro con Acea che, sollecitata anche dal Comune, ha poi provveduto a riportare la situazione nella normalità.

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È però l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. La città in questi mesi ha fatto registrare un’infinità di perdite idriche. È un problema davvero serio perché nei tempi in cui la municipalizzata Flavia Servivi aveva la gestione del servizio, tutto sommato l’attesa nelle riparazioni non si prolungava più di tanto. Insomma, gli operai arrivavano sul posto quasi subito. Con il nuovo avvento Acea – ed è davvero sotto gli occhi di tutti – passano giorni, settimane fin quando non ci si mette mano. Con l’ulteriore beffa dello spreco di acqua che continua a sgorgare alle spalle della collettività. In moltissime zone i cittadini continuano a segnalare le anomalie.

Guasti, in alcuni casi, probabilmente da addebitare alle tubature ormai obsolete. Falle che si sono create persino in centro come in via La Spezia e via Milazzo. Emblematico il caso che riguarda l’incrocio tra via Napoli e via Flavia. Le rotture avvengono dalla scorsa estate e la pavimentazione ha iniziato a sbriciolarsi. Le squadre vengono per riparare, tempo pochi giorni e l’acqua fuoriesce ancora. Era accaduto al Cerreto in via Mosca.

In realtà le ultime proteste le avevano scatenate gli abitanti del quartiere Miami, in viale Alabama. «La perdita è stata segnalata – punta il dito la signora Paola – e ci hanno risposto che sarebbero intervenuti in 3, massimo 4 ore. Ne sono passate almeno 72 di ore e le ripetute chiamate non hanno sortito l’effetto sperato. Oltre al disagio per noi c’è anche il discorso dei litri di acqua sprecati. In sala hobby ho infiltrazioni». Da Ladispoli ai casi oltre regione perché a guardare i dati Istat – pubblicati sul Sole 24 Ore – emerge come con le perdite annuali delle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile si potrebbero soddisfare i bisogni di 43,4 milioni di persone, il 75% della popolazione italiana. Lo spreco di una risorsa sempre più preziosa è ancora a livelli critici, crescendo dal 42,2 al 42,4 % tra 2020 e 2022: in Italia ogni giorno si perdono 157 litri per abitante.

Lo sfogo di Palazzo Falcone. «Nonostante la grande disponibilità e la continua interazione che i tecnici comunali stanno cercando con il nuovo gestore ancora oggi si rilevano gravi problemi nella continuità della fornitura, nella manutenzione degli impianti, nella realizzazione di nuovi allacci e nell’erogazione dei servizi amministrativi». Il consigliere delegato alle Risorse idriche, Filippo Moretti, ha reso noto che una ulteriore missiva, a firma del sindaco, è stata inviata ad Acea per segnalare le criticità del servizio idrico e trasmessa la mozione sulla non potabilità dell’acqua nei quartiere Monteroni e Olmetto». «Sono mesi – prosegue Moretti – che da una parte stiamo sollecitando il gestore idrico ad intervenire sollecitamente e dall’altra stiamo proponendo delle soluzioni alle problematiche, ma finora abbiamo avuto ben pochi riscontri e i cittadini sono sempre più esasperati. Siamo anche in apprensione per la fornitura idrica durante l’estate visto il prevedibile forte incremento della popolazione. Visto anche l’aumentato costo del servizio i cittadini aspettano delle risposte concrete».