Roma, “Lucha y Siesta”: Atac vende l’immobile

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La data scelta dal tribunale per lo svolgimento dell’asta è il 7 aprile 2020. Prezzo di partenza:2,6 milioni di euro.

È stata decisa la data per lo svolgimento dell’asta giudiziaria in merito alla vendita della palazzina Atac di via Lucio Sestio 10 al Tuscolano, che ospita le attività dell’associazione Lucha y Siesta, la casa rifugio per le donne vittime di violenza di cui si è parlato nel mese di novembre quando, per risanare il bilancio del Comune, ‘Lucha y Siesta’, ha rischiato lo sfratto. Di queste ore la notizia della data del 7 aprile 2020 per lo svolgimento dell’asta, azione che, forse, chiude il cerchio di una vicenda iniziata ad agosto 2019. Le notizie.

4 febbraio 2020 – “Oggi, a Roma, il valore di una concreta esperienza contro la violenza e per la cultura di genere vale una quota in un debito milionario. L’immobile di Lucha y Siesta è all’asta ma questo non significa che il portato di vite e storie che lo abitano finirà: il Comitato Lucha alla città sta lavorando per trovare soluzioni e rispettare tutti i percorsi che devono continuare a crescere per dare ad altre il diritto di viverla“. Si legge in un posto sulla pagina Fb del centro di accoglienza.

Sempre social il messaggio dell’amministrazione capitolina:

La Casa Internazionale delle Donne è salva. Abbiamo trovato una soluzione in Parlamento grazie a un emendamento condiviso tra M5s e le altre forze politiche. Le donne unite fanno la differenza. Una vittoria di tutti!”. Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Il Campidoglio forse parteciperà all’asta.

“Restano aperti gli interrogativi sul perché la Giunta si muova solo ora, sul perché intenda partecipare ad un’asta pubblica con fondi pubblici per sanare il bilancio di una società partecipata al 100% dal Comune di Roma, quando l’immobile avrebbe potuto essere acquisito prima in forza di un evidente interesse pubblico; ci domandiamo inoltre come si pensa di tenere in vita l’esperienza della casa delle donne Lucha y Siesta con tutto il suo valore sociale dentro e fuori il territorio”. Le parole delle attiviste di Lucha y Siesta.