CERVETERI: “PARENTI SERPENTI”, LA RESA DEI CONTI

0
1026

Sfiorata la rissa nel comitato elettorale del centro destra, domenica a tarda notte mentre si era in attesa dei risultati finali dello spoglio del ballottaggio.

Ciò che era cominciato con un capolavoro di “politica”, naturalmente si fa per dire, della destra cervetrana che si è “autocastrata” con una iniziale spaccatura voluta da alcuni capilista della stessa fazione, che ha visto Annalisa Belardinelli spodestata dei simboli dai politici romani  che con un becero sistema da “prima” repubblica ha imposto come candidato a sindaco Gianni Moscherini, manager politico, completamente estraneo alla “cosa cervetrana”, non poteva che finire come è finita: con la sconfitta del centro destra con tanto di rissa finale nella sede del comitato dove si aspettavano i risultati dello spoglio del ballottaggio.

Che “l’apparentamento” tra la Berardinelli e Moscherini sia stato un passaggio sofferto dalla prima, era chiaro dagli atteggiamenti assunti dalla stessa nella settimana dopo il primo turno, ma che non sia stato digerito dai suoi sostenitori si è visto palesemente nel voto del ballottaggio.

A nulla sono servite le rassicurazioni di Moscherini che continuava a credere e a dire che avrebbe trasformato questo paese in città. Non è stato chiaro nel dire per “CHI” e come. L’unica cosa che hanno capito i cittadini è che la trasformazione, se mai fosse avvenuta, non riguardava loro, la loro qualità della vita, il rispetto del territorio che sarebbe stato stravolto, per curare gli interessi dettati da Roma “I soliti noti”.

E così, domenica, a tarda notte, guardando sfumare anche questa volta, la vittoria attesa da venti anni, a vantaggio anche se per pochi punti, della discussa per varie vicende, ma più votata Gubetti, Roberta Angelillo, la moglie del fantomatico Augello, che guarda caso era lì a Cerveteri, chissà perché, non trattiene il suo risentimento nei confronti della Belardinelli, anch’essa presente, che risponde per le rime e non si sa come parte un superautorevole ceffone, improvvisa recrudescenza forse di un passato da giovane “fascista” che fa scoppiare un parapiglia che hanno sedato alcune pattuglie di carabinieri che sono intervenute, uno dei presenti, ha dovuto ricorrere alle cure mediche per una ferita al naso. E’ difficile commentare l’accaduto se non con un po’ di ironia ma viene da chiedersi, se avessero vinto loro, quanto sarebbero durati? Se lo è chiesto anche un loro strenuo sostenitore, che alla luce dei fatti ha detto: “ Forse è stato meglio così.”

Più intrigante invece l’analisi di un veterano della politica che vuole rimanere anonimo, Egli afferma che le cose sono state predisposte in modo che chiunque vincesse avrebbero vinto loro, i potentati, coloro che coltivano gli interessi trasversali “comprando” la politica di qualsiasi segno esso sia. E ne è convinto: Hanno vinto loro… Esclama.

Gli StraFatti di Toni Moretti