Il “miracolo” ladispolano: il mattone è di casa

0
716

Sinistra Italiana: “Perché vado in vacanza a Ladispoli? “

C’era un ragazzo che come molti di noi diceva di amare il territorio e si era impegnato a rispettarlo tanto che in campagna elettorale lo slogan più potente che aveva era “BASTA CEMENTO!”

Quel ragazzo venne eletto sindaco di Ladispoli nel giugno del 2017, ed è stato riconfermato quattro mesi fa per il secondo mandato.

Ricordando quelle promesse elettorali fa specie girare per la città e vedere i cantieri aperti che ci sono.

Nuove palazzine, oppure edifici giganteschi al posto dei villini dove prima abitava una famiglia sola, che sono potuti lievitare grazie alla magia dello “spostamento delle cubature”, un gioco di prestigio meraviglioso.

 Però poi si nota che molti dei palazzi costruiti dal 2017 ad oggi hanno appartamenti invenduti, per ora, e girando per le campagne limitrofe ci sono addirittura degli ecomostri abbandonati da tempo immemore, tipo la struttura di Via Rimessa Nuova.

Il 4 dicembre 2019 addirittura il sindaco ufficialmente rilanciò: “Con la nostra amministrazione il consumo di suolo diminuirà di 980.000 metri quadrati”.

Dato che non si sa da dove provenga questo numero, che lascia di stucco tanti cittadini, che invece notano che nel nostro panorama, all’orizzonte, ci sono più gru che bei tramonti.

Il nostro comune dovrebbe offrire ciò che nella vicina Roma, dalla quale molti proveniamo, non c’è più: la natura a portata di mano, la tranquillità, la vista di bei paesaggi, il mare pulito, il buon mangiare.

Il valorizzare e promuovere le risorse naturali presenti risulta sconfitto dal sempre vincente “partito del cemento”, portavoce di fatto di grandi interessi speculativi, mossi solo dalla cupidigia del denaro con il più totale e sprezzante disprezzo per i luoghi, l’ambiente e l’amore verso gli altri cittadini.

Il potere del mattone, i danni della cementificazione, la connivenza tra politici e palazzinari: in poche parole Ladispoli non è diversa da altre realtà italiane.

La casa oltre ad essere uno dei primi bisogni di ogni famiglia,  non rappresenta solo un tetto sulla testa, ma è l’emblema dell’arrichimento di pochi a scapito di tutti.

È evidente che le nuove costruzioni edificate, non rispondono ad una reale richiesta di mercato. La difficoltà per molti, di stipulare un mutuo, o semplicemente pagare un affitto, è sempre più diffusa. 

 I prezzi, per poco più di 100 metri quadri, magari su due livelli, sono più di € 300mila per una villetta, con un solo pannello fotovoltaico per l’acqua calda.

L’ostinazione poi, di costruire a ridosso della ferrovia o in aree ad alta densità, ci pongono davanti al problema della sicurezza, con strade strette e auto parcheggiate ovunque, con difficoltà a passare e fare manovra, per qualsiasi mezzo di emergenza.

Lo scheletro della palazzina a ridosso dell’autostrada, è ancora ben visibile, un dito puntato verso gli speculatori del territorio.

Dove finiscono i progetti per le case, arrivano quelli per le case di cure, gli alberghi, i centri commerciali, i parcheggi multipiano.

I cittadini ormai vivono su un pianeta parallelo, di cui ci si ricorda solo in campagna elettorale.

Ladispoli, terra di conquista cementifera, continua ad essere violentata fino in riva al mare. L’amministrazione stende tappeti rossi anche per chi vuole occupare le spiagge libere: campi da beach volley, strutture invadenti promettendo una spiaggia per disabili che in 6 anni nessuno è stato capace di realizzare, con una passerella ridicola e pagata a peso d’oro, dove spuntano sempre i soliti noti a metterci mano.

Sapevamo che sarebbe stato difficile fermarli, in consiglio comunale, per quanto riguarda il PUA.

Ci stupisce e addolora nello stesso momento che con questo si prevedono (quanti kmq?!?) di consumo di suolo nelle spiagge ora libere, senza, a detta della giunta comunale, presentare la VAS!! Il loro PUA prevede costruzioni anche a ridosso della Palude di Torre Flavia, il nostro gioiello di protezione della natura e delle biodiversità.

La Palude, il Bosco di Palo, i siti archeologici e culturali, le aree verdi della nostra città andrebbero valorizzati e offerti ai turisti non solo quelli del fine settimana o provenienti da Roma, dovremmo essere in grado di rispondere con offerte reali alla domanda: Perché vado in vacanza a Ladispoli? “

Sinistra Italiana, fuori dal palazzetto, continua la campagna di informazione per i cittadini affinché tutti conoscano e comprendano ciò che di male viene fatto alla nostra città!