“Non è corretto usare la sala consiliare di Ladispoli per il convegno contro i vaccini”

0
1505

Si arroventa la diatriba sui vaccini obbligatori a Ladispoli.E la questione assume anche i toni politici, nonostante tutti i diretti interessati abbiano precisato di parlare a titolo personale e non nelle vesti di eletti dal popolo. Pomo della discordia è il convegno sui vaccini organizzato per la prossima settimana dal dottor Raffaele Cavaliere, consigliere di maggioranza dell’amministrazione di Centro destra. Convegno che si svolgerà nella sala consiliare di piazza Falcone per dare voce a tutti coloro che sono contrari, per svariati motivi, alla vaccinazione obbligatoria dei bambini per potersi iscrivere a scuola. In queste ore una netta presa di posizione è giunta dal consigliere di maggioranza, Patrizio Falasca che, come sua consuetudine, si è espresso in modo molto chiaro e diretto Ecco la lettera inviata dal consigliere Falasca alla stampa.

“Premetto che questa mia comunicazione è espressa a titolo personale nel libero esercizio della mia espressione, di cui non intendo assolutamente privarmi.  E aggiungo che sul tema della obbligatorietà dei vaccini condivido molte delle riserve espresse anche attraverso questo convegno e non mi sorprende che (al pari di altre situazioni) vi siano interessi di lobby.Ma sento il dovere, come cittadino, di rispettare le leggi dello Stato e come amministratore, di promuoverne la corretta attuazione, anche se non ne condivido il contenuto o i fini. Per questa ragione, pur riconoscendo al collega consigliere comunale la libertà di organizzare convegni sui temi che preferisce, ritengo che non sia opportuno e nemmeno corretto che utilizzi la sala consiliare per un convegno che ha l’intento esplicito di promuovere il mancato rispetto della legge sulla obbligatorietà dei vaccini. Comprendo benissimo tutte le ragioni che possano alimentare giustificate riserve sul provvedimento appena approvato. Ma poiché ormai è una legge dello Stato, il compito di noi tutti è quello di rispettarla e farla rispettare. Anche se il mancato Patrocinio, da parte dell’amministrazione, non lascia spazio a dubbi di sorta sulla questione, ritengo che tenere quel convegno, con quella finalità, in una sala istituzionale, come quella destinata alle sedute del Consiglio Comunale, può indurre i cittadini a ritenere che si tratti di una iniziativa dell’Amministrazione Comunale. La sede può avvalorare le tesi che sono sostenute e indurre le persone inconsapevoli a ritenere che l’adesione alle prescrizioni della legge non sia un obbligo, ma sia soggetto a interpretazioni politiche. E’ evidente a tutti che se nella nostra città si diffondesse la convinzione di non vaccinare i bambini in età scolare, oltre ai problemi riguardo il diritto alla frequentazione scolastica, si potrebbe manifestare la diffusione di quelle malattie che proprio le vaccinazioni dovrebbero prevenire e debellare”.