La gestione della Palude di Torre Flavia

0
889

Bilancio positivo per l’Oasi grazie al contributo di città metropolitana. Incontro con Federico Ascani: “verso un etichetta che certifica il sito come polo turistico sostenibile”

Nell’incantevole cornice dell’agriturismo Torre Flavia si è svolto questa mattina, 23 aprile 2022, l’incontro tra istituzioni, ambientalisti e cittadini di Ladispoli per dare importanza al Monumento naturale Palude di Torre Flavia, un patrimonio della città dal potenziale immenso, che necessita di essere tutelato. Scopo dell’incontro, evidenziare il lavoro svolto come città metropolitana, Federico Ascani, Consigliere metropolitano della Città metropolitana di Roma Capitale:”il più rilevante è stato un contributo di circa trecentomila euro, il più importante arrivato a questa palude per opere di manutenzione straordinaria”. Corrado Battisti, direttore della Palude ne ha ripercorso la storia: conoscere il passato per comprendere la situazione attuale di un bene comune di difficile gestione, l’enorme ricchezza che rappresenta. Tra le associazioni ambientaliste presenti, Marevivo nella figura di Rita Paone, ha ribadito l’importanza di prendere una posizione netta di fronte alle iniziative che rappresentano un pericolo per la sopravvivenza della biodiversità. Sensibilità che si ritrova nelle parole di Silvia Filippi, cittadina attiva nella tutela della Palude di Torre Flavia che ha ricordato la sventata apertura del benzinaio nei pressi dell’oasi, area ancora a rischio cementificazione.

Federico Ascani – “Inizialmente l’obiettivo era quello di creare un percorso ciclopedonale che collegasse Campo di Mare a Ladispoli, per rendere l’area più fruibile a cittadini e turisti,  non è stato possibile per problematiche di bilancio non avevamo i tempi per presentare un progetto del genere, però ci siamo occupati dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di cui l’area necessitava. Ma l’obiettivo di tutelare e potenziare l’area naturalistica resta e lavoreremo in quella direzione puntando ad un turismo sostenibile quale risorsa per la città di Ladispoli. Progetto futuro: etichetta che certifichi la palude come sito turistico sostenibile a livello internazionale.

Corrado Battisti – “Quando venne assegnata quest’area protetta alla provincia di Roma, succede che l’ente pubblico è lontano dal parco, dal territorio, e la gestione per lunghi anni è stata difficoltosa fino a quando, stanco, nel 2004/2005 grazie al supporto dei social, si è partiti dal basso, dall’azione dei cittadini volontari verso il rilancio del sito. Adesso abbiamo creato un parco: panchine, staccionate, cartelli e finalmente abbiamo aperto un nuovo sentiero all’interno, un anello meraviglioso che consente di trascorrere due ore nella natura”.

Rita Paone – “L’Oasi di Torre Flavia è un bellissimo esempio di intento comune tra amministrazioni e mondo del volontariato, un ambiente unico oggi conosciuto in ogni parte d’Italia, ma allo stesso tempo molto fragile e per la gestione del quale saranno sempre più necessarie attenzione e professionalità. La spiaggia particolarmente ricca di biodiversità, le dune, gli uccelli protetti che la abitano in estate, devono essere di interesse ed oggetto di protezione ancora maggiore oggi, che nella nostra Costituzione è stata inserita la tutela dell’ambiente”.