FOCUS SULL’ASBESTOSI

0
1453
ASBESTOSI

A cura del Dottor Professor Aldo Ercoli

Dottor Professor
Aldo Ercoli

L’asbestosi è una patologia dell’apparato respiratorio dovuto ad agenti ambientali e occupazionali. Colpisce i lavoratori coinvolti nella produzione di asbesto non solo nelle miniere ma anche coloro che sono addetti alla costruzione delle navi o di palazzi. L’asbesto per le sue proprietà di isolante termico ed elettrico era anche molto manipolato dagli assemblatori di tubi e di oggetti di metallo ed inoltre, un tempo, era componente di materiali plastici, cemento, piastrelle.

L’esposizione all’asbesto non riguarda solo coloro che la manipolano direttamente ma anche, in modo occasionale, nei pittori o elettricisti che hanno lavorato o stretto contatto con gli operai addetti al rivestimento delle navi. Fortunatamente nei paesi sviluppati, l’asbesto è stato completamente sostituito da fibre minerali sintetiche quali quelle di vetro e di ceramica refrattari. Lo stesso non si può dire per i paesi in via di sviluppo ove invece continua ad essere utilizzato in maniera massiccia. Aggiungerei inoltre che l’esposizione può manifestarsi dall’alterazione dell’asbesto presente in modo naturale. Un esempio può essere quello che accade ai piedi delle colline della Sierra Mountain in California dove vi è stato un aumento dello sviluppo residenziale. Per questi motivi, vista la globalizzazione in cui viviamo, non possiamo ignorare queste malattia polmonare ambientale.

Quali sono le principali patologie dovute all’asbesto? La fibrosi pleurica e polmonare, le neoplasie del tratto respiratorio ed il mesotelioma pleurico e peritoneale. La pneumopatia fibrotica interstiziale diffusa è la malattia più frequente ed e correlata con il grado e la durata dell’esposizione. La neoplasia polmonare è il più frequente tumore associato all’esposizione all’asbesto. Lo sono altresì anche i mesoteliomi (sia pleurici che peritoneali, che hanno un’esposizione all’asbesto più breve (meno di 1-2 anni contro i 15-20 anni dei tumori polmonari che sono più frequenti nei fumatori). Il rischio di mesotelioma è molto minore di quello di tumore polmonare purtuttavia tra i lavoratori esposti all’asbesto si sono registrati circa duemila casi l’anno negli Usa all’inizio del XXI secolo (Y.R. Balmes, F.E. Speizer – Harrison’s. Malattie dell’apparato respiratorio 2012).

Quali sono le indagini diagnostiche? La radiografia del torace può essere molto utile perché un’esposizione pregressa è rivelata da placche pleuriche (ispessimenti lungo la pleura parietale specie nei campi polmonari inferiori, sul diaframma e sui margini cardiaci). Queste placche, in assenza di altre manifestazioni, stanno ad indicare solo l’esposizione ma non un danno polmonare. Infatti quest’ultimo si evidenzia radiologicamente dalla presenza di opacità irregolari o lineari, prima nei campi polmonari inferiori e successivamente diffuse a quelli superiori (quando la malattia progredisce). Talora si osserva anche un’area cardiaca mal definita o un aspetto a “vetro smerigliato” (Harrison). Altro esame importante sono le prove di funzionalità respiratoria che nell’asbestosi possono evidenziare una sindrome restrittiva dovuta alla fibrosi. Vi è una riduzione dei volumi polmonari oppure anche una modesta ostruzione delle vie aeree. La TC (tomografia computerizzata) ha una maggiore sensibilità rispetto all’Rx del torace nell’identificare gli ispessimenti pleurici e le neoplasie.