La Palude di Torre Flavia va preservata

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torre flavia

Riceviamo e pubblichiamo dalla lista Anno Zero.

La Palude di Torre Flavia va preservata. Da tutto e da tutti. A maggior ragione dopo il terribile incendio della notte del 16 luglio scorso quando fiamme altissime distrussero canneti, giuncheti e arbusti mediterranei, nonché parte delle staccionate e dei cartelli informativi. A maggior ragione quando dietro la furia della natura si cela la misera mano (e, diciamolo pure, i vili interessi) dell’uomo. A prescindere, certi gioielli faunistici vanno preservati, tirando in ballo, dove possibile, anche le istituzioni.

 

Immediato quest’estate, a seguito dell’incendio, l’appello delle associazioni del territorio e di singoli cittadini con l’intento di richiamare l’attenzione sulle condizioni della Palude di Torre Flavia, una Zona di Protezione Speciale ai sensi della Dir. 79/409/CEE con oltre 500 specie di piante e animali, tra cui 180 specie di uccelli osservabili grazie ad una stazione di ricerca scientifica LTER (Long Term Ecological Research) del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Un’area frequentata – gratuitamente –  ogni anno da migliaia di cittadini, grandi e piccoli. 3500 gli studenti solo in quest’ultimo anno scolastico. Alunni di scuole primarie e secondarie che da anni, grazie al lavoro di alcune associazioni, frequentano l’area approfondendo la propria conoscenza su questo eco-sistema di grande rilevanza. Grazie alla didattica pratica nella Palude di Torre Flavia, questa è diventata la prima area protetta gestita dai bambini.

 

Un appello affinché venisse ripristinato, il prima possibile, quanto andato distrutto dal terribile rogo, in modo da tutelare e migliorare l’intera area, incrementando l’attività didattica anche con la presenza sul posto di personale qualificato e intensificando la realizzazione di capanni di osservazione, pannelli didattici,  sentieri e mappe, migliorando anche il centro visite. Con soddisfazione, il nostro appello non è caduto nel vuoto e martedì 12 settembre il Consiglio Regionale, con la mozione presentata dal consigliere Gino De Paolis – capogruppo Insieme per il Lazio – ha approvato l’Ordine del Giorno per tutelare la Palude di Torre Flavia. Un intervento per impegnare il Presidente Nicola Zingaretti e la Giunta ad attivare tutti i canali necessari per la salvaguardia e la promozione dell’area, sollecitando anche l’ente Città metropolitana di Roma Capitale per i servizi di vigilanza e controllo, a supporto del lavoro del personale del Parco che da venti anni si impegna incessantemente, con mezzi irrisori, nella pulizia della spiaggia, la manutenzione dei sentieri, l’installazione e la sostituzione delle staccionate e della pannellistica, l’approvvigionamento di acqua, la tutela e il monitoraggio della biodiversità.

Roberto Giardina  -Annozero-