Secondo i sondaggi la Lega oltre il 32,6% dei voti

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matteo salvini

Se si votasse oggi i due partiti attualmente al Governo otterrebbero oltre il 57% dei consensi. A conferma che gli italiani, almeno secondo i sondaggi SWG, mostrano di gradire l’operato di Lega e Movimento 5 stelle. Ad oggi il partito di Salvini otterrebbe il 32,6% dei consensi, una crescita costante che evidenzia come le posizioni della Lega su taluni argomenti sono condivise da una larga fascia di italiani. Il Movimento 5 stelle, nonostante divisioni interne ed una base sin troppo integralista, arriverebbe al 25% dei consensi, lontana però dall’exploit alle elezioni politiche dello scorso anno.

Sempre secondo i sondaggi, Forza Italia nonostante la discesa in campo di Berlusconi, non andrebbe oltre l’8,1% dei voti, un risultato deludente che relegherebbe gli azzurri a comprimari all’interno del Centro destra dove Fratelli d’Italia si attesterebbe stabilmente al 4,5% dei consensi.

A Sinistra le cose non andrebbero meglio. Il Partito democratico orbiterebbe attorno al 17%, un dato insignificante e specchio fedele di come talune iniziative, più mediatiche che efficaci, non convincano più l’elettorato. Percentuali da prefisso telefonico per le altre forze della Sinistra, compreso il movimento Italia in Comune che vede tra i leader il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci. Il sondaggio vedrebbe la forza politica dei sindaci, unito ai Verdi alle elezioni europee del prossimo maggio, non sfondare la barriera dell’1,2% dei voti, un risultato deludente e lontanissimo da quel 4% che rappresenta lo sbarramento per eleggere euro deputati. Come dire che l’esposizione mediatica alla fine potrebbe non pagare.

Tirando le somme del sondaggio, emerge come il Centro destra unito oltrepasserebbe la soglia del 45%, un quorum più che sufficiente, con la legge elettorale vigente per le politiche, a prendere la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. Un pensiero che potrebbe venire in mente al ministro Salvini dopo la tornata europea per far cadere il Governo in estate, andare al voto in autunno e diventare primo ministro con un esecutivo di Centro destra.