AFFITTI ESTIVI E ABBONAMENTI IN SPIAGGIA: È BOOM DI RICHIESTE TRA CERVETERI E LADISPOLI

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A MARINA SAN NICOLA PREZZI RADDOPPIATI: PER UNA VILLA AL MARE ANCHE 8-10MILA EURO PER UN MESE.

Affittare casa se possibile da settembre a maggio, tenersela libera per l’estate per i turisti in vacanza a Ladispoli. Un trend in forte crescita che certifica quanto il mercato sia in salita sul fronte dei prezzi sul litorale nord, soprattutto nella città ladispolana. Tutto dipende ovviamente se si parla di un appartamento o di una villetta, e incide anche la vicinanza o meno dal mare. Ma secondo una media si oscilla dai 1500 ai 2000 al mese nei mesi estivi.

Le maggiori richieste vanno dai 4 ai 6 posti letto, nella maggior parte si tratta quindi di famiglie che magari col passare del tempo poi decidono sempre più di acquistare casa a Ladispoli e di muoversi come pendolari a Roma. Anche questo è un andamento da seguire con particolare attenzione. La popolazione in effetti sta crescendo a dismisura e ora ha raggiunto quota 42mila e in estate circa 100mila, più del doppio. Esempio pratico per l’acquisto: 100 metri quadri si vendono anche a 190-200mila euro.

Discorso a parte merita la frazione balneare Marina San Nicola dove si parte dai 4mila euro mensili per l’affitto estivo per arrivare ai 7-8mila per una villa sul mare. Un contratto di acquisto di casa (150 mq da ristrutturare) è stato chiuso addirittura a 530mila euro l’altro giorno. A Cerveteri acquisti e affitti sono decisamente più bassi. Per l’estate l’affitto mensile nelle frazioni balneari di Cerenova-Campo di Mare è più basso rispetto a Ladispoli. «Più o meno i numeri sono questi – affermano i responsabili di Oby Casa, agenzia immobiliare da Roma a Civitavecchia con 11 punti vendita – un boom di richieste cresciuto sempre più dopo la pandemia». Confermato il dato su San Nicola. «Per una villa di nuova ristrutturazione – aggiunge il titolare – si è arrivati anche a 10mila. È una frazione tranquilla e signorile, forse per questo è così gettonata». E confermato anche il fatto che si fa fatica a trovare un affitto annuale piuttosto che stagionale. «È anche capitato però che i titolari non riuscissero a riscuotere l’affitto trovandosi in difficoltà, con l’estivo ovviamente è più facile».

Dalle case agli stabilimenti balneari presi letteralmente d’assalto. «Evidentemente questa città è sempre più ambita – parla Paolo Carnevalini, vicepresidente Assobalneari Ladispoli-San Nicola e titolare dello stabilimento Columbia – e in previsione, se non è sold out, poco ci manca. I clienti chiamano ma si fa a fatica a trovare appartamenti liberi per trascorrere qui luglio e agosto. I prezzi tutto sommato sono rimasti invariati». Lieve rincaro che non arriva nemmeno al 5% sugli abbonamenti.

Nelle oltre 30 strutture del litorale uno stagionale si può trovare a 1300 euro arrivando al massimo fino a 1400. Pressoché invariato il mensile che parte da 450 fino a 500 euro. Il giornaliero identico all’estate 2022: 20 euro compreso ombrellone e lettino. «Tutti i nostri colleghi – aggiunge Carnevalini – hanno mantenuto più o meno lo stesso standard dei prezzi nonostante l’aumento del canone del 25% e i rincari relativi alle materie prime. Come Assobalneari, in accordo con il Comune e la ditta che si occupa della nettezza urbana, ci siamo impegnati affinché le spiagge fossero pulite già dal mese di aprile e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».

Quello che preoccupa invece è l’erosione. Il mare negli ultimi anni è avanzato notevolmente divorando metri e metri di arenile e costringendo, dunque, i gestori degli stabilimenti ad arretrare e a rinunciare a file di ombrelloni. Un disagio che si accentua specialmente durante il fine settimana. «Se non ci uccide la Bolkestein, ci penserà l’erosione – mastica amaro Marco Lazzeri, titolare del Tritone – qui in via Marco Polo la situazione è notevolmente peggiorata. Abbiamo 80 ombrelloni, anni fa erano almeno il doppio. Nonostante tutte le difficoltà e i costi di gestione sempre più alti, non abbiamo aumentato i prezzi per i nostri clienti. Certo le barriere di protezione servirebbero per scongiurare ulteriori guai».

Le scogliere che la Regione Lazio dovrebbe finanziare per oltre 6 milioni di euro non si vedranno sicuramente prima del 2024 ma il rischio è che quei soldi potrebbero non bastare. Con la guerra in corso e i costi dei materiali aumentati a dismisura un po’ in tutti i settori, non è escluso che quel contributo economico della Pisana possa non essere sufficienti per coprire l’intero tratto costiero. Le mareggiate hanno inferto un duro colpo anche alle spiagge libere sempre di meno per villeggianti e residenti che non vogliono entrare in uno stabilimento. Si è formato uno scalino molto evidente nel tratto centrale di via Regina Elena. Arenile dimezzato in via Santa Marinella e sul versante sud di via Marina di Palo nel punto dove Palazzo Falcone ha previsto di realizzare una passeggiata archeologica.