Consorzio a Cerenova, il Comune indica un referendum popolare per i residenti

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Nonostante sia ancora un periodo di ferie, a Cerenova si sta incendiando il dibattito sulla proposta di istituire un Consorzio che, prendendo a modello quello della vicina Marina di San Nicola, possa risollevare le sorti di una frazione abbandonata da decenni nel degrado. L’iniziativa di un Comitato locale di sondare il terreno per verificare se i residenti siano favorevoli alla proposta sta suscitando l’effetto voluto. Ovvero, sui social, gli abitanti di Cerenova si stanno esprimendo sull’ipotesi, confermando l’impressione che la percentuale di favorevoli e contrari sia in equilibrio. Ora, escludendo gli stolti che sui social accusano la stampa di non avere nulla di meglio da scrivere in agosto, occorre notare come la preoccupazione principale dei contrari al progetto Consorzio sia solo quella di dover pagare una cosiddetta tassa in più. E, se da un lato è vero che la nascita di un Consorzio comporterebbe delle spese da sostenere da parte dei proprietari degli immobili a Cerenova, è altrettanto innegabile che l’esempio di Marina di San Nicola non possa essere ignorato. Dove c’è un Consorzio come quello della frazione di Ladispoli è palese che servizi pubblici, igiene urbana e sicurezza funzionino molto meglio. E che le strade non siano coperte di buche o il verde pubblico abbandonato come accade a Cerenova. Ci sono zone della frazione che sembrano il terzo mondo, valga per tutti l’esempio dei parcheggi in via Angelucci dove tra smottamenti, radici degli alberi che hanno sollevato il selciato e verde abbandonato, lo scenario è davvero mortificante per i residenti ed i villeggianti. Tutte considerazioni che i fautori del progetto propongono nel loro disegno di istituire un Consorzio che prenda in carico Cerenova visto che da tantissimi anni nessuna amministrazione comunale di Cerveteri è mai riuscita realmente a risolvere i gravi problemi che attanagliano la frazione. Dove la gente paga le tasse allo Stato, alla Regione ed al Comune senza ottenere riscontri e servizi almeno decorosi.

Il nostro giornale è dell’opinione che, mai come in questo caso, sarebbe necessario dare la parola ai residenti di Cerenova per verificare cosa ne pensi la maggioranza degli abitanti. La formula è molto semplice, si potrebbe indire un referendum popolare chiedendo alle persone se sarebbero favorevoli all’istituzione di un Consorzio, spiegando i pro ed i contro di tale scelta. E’ doveroso da parte del Comune di Cerveteri occuparsi di questa situazione che sta dividendo una frazione intera, organizzare un consultazione popolare non appare un’impresa difficile. Sarebbe così la maggioranza dei residenti della frazione a decidere se affidarsi ad un Consorzio o rimanere nelle mani dell’amministrazione di Cerveteri per la gestione di tutti i servizi pubblici.