Stress e stanchezza: cambia abitudini!

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IV e ultima parte – piante adattogene, essenze e fitoterapici contro la stanchezza cronica

Monique Bert – Naturopata

Per scrollarci di dosso quel senso di fatica cronica che accompagna l’esistenza di molti di noi e ritrovare la vitalità e la passione dobbiamo innanzitutto avere il coraggio di modificare le nostre abitudini ed il nostro stile di vita. Si tratta di una scelta necessaria e imprescindibile se vogliamo tornare a stare bene. In questo difficile percorso di cambiamento, i rimedi naturali che la millenaria tradizione naturopatica ci mette a disposizione rappresentano i nostri alleati preziosi purché siano utilizzati con cognizione di causa.  “Quando il cortisolo è carente, compaiono i sintomi classici dello stress ed è utile ricorrere alle piante adattogene. Si definisce “adattogena” qualsiasi sostanza, farmaco o rimedio naturale in grado di aumentare in maniera aspecifica la resistenza dell’organismo. La loro assunzione ritarda lo stadio di esaurimento, per cui possono essere usate sia nella stanchezza acuta che cronica, anche da iposurrenalismo” spiega la naturopata Monica Bertoletti, alias Monique Bert, ideatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva Naturopatia e Detox e coautrice di Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi.

PIANTE ADATTOGENE

ELEUTEROCOCCO: Incrementa le energie fisiche psicologiche che permettono all’organismo di gestire lo stress, riducendo l’ansia, l’indebolimento immunitario e gli scompensi metabolici (sbalzi glicemici). Agisce sull’asse ipotalamo-ipofisi-surreni, riducendo la fatica.

WITHANIA: Aumenta l’apprendimento e la capacità mnemonica, oltre che avere una potente azione antiossidante. Contiene sostanze steroidee con attività simili al cortisolo. Ottimizza la memoria, in tutti.Molto indicata in caso di insonnia, ansia, fobie, crampi e algie muscolari. Contrasta inoltre l’impotenza e l’eiaculazione precoce.

LIQUIRIZIA: Nelle carenze lievi di cortisolo, è ottima e anche nei periodi di forte stress. Nelle affezioni del tratto digerente è lenitiva, dallo stomaco all’intestino spastico. Aumenta la secrezione della bile e diminuisce il colesterolo. Usatela tranquillamente a cicli, per brevi periodi, quando avete necessità di un sostegno, anche in tisana. Servono ben 50 grammi di liquirizia al giorno, per almeno 2/4 settimane, per avere un effetto ipertensivo. Assumendo i normali preparati che contengono dai 300 ai 500 mg di estratto, non si corre alcun rischio! E comunque gli ipocortisolemici non hanno questo problema, di solito.

SANTOREGGIA OE: utile per stimolare l’attività fisica sia a livello cerebrale che cortico-surrenale. E’ positivante, eccellente per l’affaticamento nervoso e fisico, contro l’astenia e l’astenia sessuale. Ha anche un elevato potere antisettico e serve per la candidosi e altre patologie funghi. Incoraggia all’azione e aumenta la precisione. Ci aiuta a lavorare in modo energico ma senza bruciare la nostra energia in modo eccessivo. Mettere su un fazzoletto e annusare o diffondere 7 -10 gtt nel brucia essenze nell’arco della giornata. Aiuta a recuperare energie.

PICEA MARIANA OE: dà una vera e propria ricarica energetica, tonico generale, tonico endocrino, effetto simile al cortisone: spalmare poche gocce su plesso solare e zona surrenale (zona dei reni, sotto le costole). E’ indicato sia nell’iper tiroidismo che nell’ipotiroidismo, dà forza, energia profonda e ricarica le pile. In caso di ipertiroidismo calma la tiroide. Si possono massaggiare direttamente i surreni la mattina con l’olio puro, bastano 2-3 gtt, oppure diluire in 100 ml di olio vegetale a scelta, 50 gtt di oe, per massaggiare tutto il corpo. E’ possibile usarlo anche nell’acqua del bagno: 10/15 gtt in una vasca, diluito in miele o latte vegetale o bagnoschiuma neutro. In caso di rassegnazione e mancanza di spirito di iniziativa si possono inalare 2 gtt direttamente da un fazzoletto al bisogno. Alle dosi qui riportate non ha nessun effetto collaterale, fatto salvo intolleranze personali di cui non possiamo essere a conoscenza.

GEMMOTERAPICI

QUERCUS PEDUNCOLATA M.G:  presenta un’attività cortisone-like, esercitando un’azione a livello della corteccia surrenale un aumento della secrezione dei 17-chetosteroidi. E’ un utile tonico e stimolante generale negli stati di convalescenza prolungata, nel surmenage, nell’astenia, nell’ipotensione arteriosa.

RIBES NIGRUM M.G: Rimedio versatile dalle molte proprietà, indicato nelle manifestazioni cliniche in cui è necessario stimolare la corteccia surrenale (come nelle manifestazioni allergiche), in quelle di natura infiammatoria, generali e locali, in particolare a carico dell’apparto locomotore, ma anche respiratorio, digestivo e urinario. Aumenta il tono generale per stimolazione diretta sulla corteccia surrenale che aumenta la concentrazione di cortisolo ematico. Non possiede gli effetti collaterali iatrogeni dei corticoidi. Inoltre assicura il drenaggio generale dal corpo di tutte le sue tossine. Aumenta la resistenza alla fatica, al freddo. Potenzia la risposta della vitamina C attraverso un delicatissimo meccanismo di regolazione sulla permeabilità delle biomembrane, con migliore attivazione della risposta immunitaria e dei globuli bianchi.

Uno schema terapeutico di base nella insufficienza surrenalica:

50 gtt di Ribes nigrum prima di colazione, in poca acqua.

50 gtt di Quercus Peduncolata prima di cena, in poca acqua.

Per 20 giorni al mese per due mesi. Ripetibili dopo una pausa.

PROTEGGERE I MITOCONDRI

Una raccomandazione: proteggere i mitocondri moderando l’insulina è un’altra strategia winwin. L’equilibrio degli zuccheri è fondamentale, per molte ragioni. Tutto ciò che aiuta i mitocondri, aiuta il cervello e tutto ciò che migliora il controllo del livello di zuccheri nei sangue, migliora la resistenza all’insulina e aiuta anche il nostro cervello. Alcuni fra i migliori nutrienti per i mitocondri sono i grassi omega-3 che costruiscono le membrane dei mitocondri e alcune vitamine del gruppo B necessarie per aiutare gli enzimi coinvolti nella trasformazione del cibo in energia, all’interno dei mitocondri. Normalmente li assumiamo dalla dieta, o vengono prodotti dal nostro organismo, ma invecchiando o in caso di esposizione a ogni tipo di stress fisico, tossico o emozionale, abbiamo bisogno di supplire alla mancanza di questi nutrienti. Si tratta di due integratori che debbono avere certi requisiti di qualità e biodisponibilità: non sono tutti uguali. Chiedete al vostro terapeuta di fiducia.

LA PILLOLA MAGICA NON C’E’

“Per quanto io sostenga l’utilizzo degli integratori e sia consapevole dell’importanza dei fitonutrienti, tutta l’euforia riguardante la capacità curativa di certe sostanze dovrebbe essere ridimensionata.

E’ molto importante per star bene avere una visione di insieme più ampia, non basta semplicemente prendere la pillola magica, che difficilmente sarà in grado di ovviare a quella serie di cattivi comportamenti a cui andiamo incontro nella vita di tutti i giorni, come dieta impoverita, stress, tossine ambientali e stile di vita sedentario. Questo ci riporta all’alimentazione –conclude la naturopata – una delle chiavi per la salute prevede il riequilibrio della nostra dieta attraverso l’assunzione di cibo realmente sano, al posto di alimenti processati a livello industriale, ipercalorici e ad alto contenuto di pericolosi grassi come quelli trans, che causano squilibri al nostro livello di zuccheri e producono effetti disastrosi sui mitocondri”.

a cura di Miriam Alborghetti