20 ANNI PRIMA DELLA MORTE DI NERONE L’IMPERATORE

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nerone
immagine scultura

L’IMPERATORE CLAUDIO (IL MIGLIORE DOPO AUGUSTO).

 

Claudio, divenuto imperatore nel 41 d.C., dopo la morte violenta di Caligola è stato un uomo di elevata cultura e capacità amministrative (41 – 54 d.C.). Pur avendo scritto moltissimo (storia degli Etruschi in cui rivalutò Mastarna il plebeo vulcente divenuto Tullio Ostilio; studi sui Fenici ect.

Di lui ci restano degli otto libri autobiografici solamente un frammento pertinente le crudeli punizioni da lui subite da parte del suo pedagogo. Ci restano anche i molti discorsi tenuti in Senato (Acta Diurna). Due autori, semisconosciuti, suoi contemporanei scrissero sia in maniera benevola che malevola.

Aufidio Basso è benevole sia per la politica che per l’amministrazione pur lamentandosi per l’eccessiva ingerenza delle donne e dei liberti. Cluvio Rufo è assai meno benevolo. Scrisse una storia parallela, definendolo sanguigno venale, di certo influenzato dalle “memorie”della passionale, sanguinaria Agrippina minore, sua ultima moglie. Dopo la morte di Claudio anche Seneca scrisse una dura satira contro di lui.

I quattro più grandi autori che ci danno informazioni scritte a tal riguardo sono Svetonio, Tacito, Cassio Dione e Plinio il Vecchio. Il primo Svetonio , ha descritto la prima parte del regno rifacendosi a Cluvio Rufo; per la seconda parte si rifece a Plinio il Vecchio che non approvava i suoi discorsi in Senato. Tacito, si affida invece alle notizie di Aufidio Basso, parlandone bene, specie nella prima parte del regno.

Nella seconda parte, specie negli “Acta diurna” anche lui segue Plinio il Vecchio. Cassio Dione segue per la prima parte l’imposizione negativa di Cluvio Rufo, nella seconda si accoda a Plinio il Vecchio. Claudio nacque a Lione nel 10 a.C. e morì a Roma nel 54 d.C. E’ strettamente imparentato con l’imperatore Augusto. Sua madre è Antonia minore . La maggiore, figlia di Marco Antonio e di Ottavia, sorella di Augusto e nonna di Nerone (aveva sposato Domizio Enobarbo, da cui ebbe Gneo Domizio, padre di Nerone).

Il padre di Claudio, Nerone Claudio Druso, nato sei mesi dopo che Augusto aveva sposato Livia Drusilla, era un generale valoroso ma claudicante (piede torto congenito, deformazione che trasmisse al figlio). Tra le quattro tipologie di piede torto congenito quella più frequente (prediligie il sesso maschile) è il piede equino – cavo – varo – addotto – supinato, molto spesso bilaterale. Che significa? Il piede presenta una torsione che porta la faccia plantare a guardare medialmente (verso l’intero) e l’appoggio al suolo può avvenire solo sul margine estremo del piede.

Gli autori dell’epoca ci riferiscono che Claudio oltre ad essere “claudicante”(zoppetto) era anche balbuziente, aveva un certo tremore del volto. Era goffo, timido. E’ falso che fosse anche epilettico. Non svenne mai. Tipologicamente era un cerebrale (fosforico , di una intelligenza fuori dal comune), colto ma non idealista, direi piuttosto concreto ed efficiente.

di Aldo Ercoli