“SEI CIÒ CHE MANGI”

0
379
sei cosa mangi
immagine di due persone che mangiano

IL DOCUMENTARIO NETFLIX HA MOSTRATO LO STUDIO SU 22 COPPIE DI GEMELLI MONOZIGOTI CHE HANNO SEGUITO DIETE DIFFERENTI: VEGANA E ONNIVORA. I RISULTATI SONO SORPRENDENTI

“La gente non capisce che ciò che mangiamo è più importante di qualsiasi altra cosa. Modificando la propria dieta, è possibile cambiare la propria biologia. Tutto ciò è rivoluzionario”. Inizia così il trailer di “Sei ciò che mangi: gemelli a confronto”, la nuova serie Netflix uscita sulla piattaforma a gennaio di quest’anno.

22 coppie di gemelli monozigoti hanno cambiato dieta e stile di vita per 8 settimane: si tratta di un esperimento scientifico e uno studio sulle differenze (su persone con lo stesso Dna) tra alimentazione onnivora e alimentazione vegana.

I gemelli hanno seguito una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e legumi e povera di zuccheri e amidi raffinati, e una onnivora, cioè con la presenza anche di pollo, pesce, uova e latticini. Ambedue i gruppi hanno svolto attività fisica.

La ricerca è stata effettuata da studiosi dell’Università di Stanford (California). Sono anni che vengono studiate varie diete per cercare le più sane, una delle sfide più grandi è il fatto che ogni individuo è unico, perciò ognuno di noi risponde agli stessi cibi in maniera diversa. Con questo studio, dato che i gemelli condividono lo stesso Dna, si potrebbe provare che l’alimentazione conta più della genetica.

Accanto al genoma (l’insieme dei geni che compone il nostro DNA), i ricercatori studiano oggi anche l’epigenoma, ovvero l’insieme di tutte le molecole che rendono possibili i cambiamenti epigenetici presenti nell’organismo. La nutrizione e l’attività fisica possono influire sul nostro epigenoma? Una sana alimentazione e una corretta attività fisica ci possono rallentare l’invecchiamento? Si possono registrare sostanziali cambiamenti in sole 8 settimane? “Malattie cerebrovascolari e tumori sono le principali cause di morte nel mondo e la dieta influisce direttamente.

Ciò che mangiamo conta più di ogni altra cosa, ma chi detta le linee guida ha dei grossi conflitti di interesse. Il sistema non difende la salute dei consumatori, ma sostiene coloro che traggono profitto dal sistema stesso. Sembra di rivivere gli anni ’50 in cui l’American Medical Assocition diceva che fumare faceva bene, nonostante ci fossero già evidenze scientifiche che dimostravano l’esatto contrario.

Furono necessari 7000 studi specifici per far ammettere ai vertici sanitari che il fumo fosse dannoso.” Troppe persone stanno perdendo la vita per malattie legate all’alimentazione. La qualità del cibo sta crollando a ritmi vertiginosi: cibi pronti a basso costo, carne lavorata, alimenti ultra processati, eccesso di alcool e zuccheri provocano malattie cardiovascolari, diabete e cancro. In particolare la carne lavorata (wurstel, salumi, hamburger, salsicce ecc.) provocano il cancro tanto quanto sigarette, amianto e plutonio.

A dirlo è l’Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’industria del latte ha investito tanto per aumentare i consumi, anche con l’aiuto di star e personaggi famosi.

Ma latte e latticini sono realmente così indispensabili? Nella serie appare un bodybuilder che sfata il mito delle proteine animali indispensabili per mettere massa. Viene messo in evidenza che il problema delle diete non è perdere peso, ma grasso. Le percentuali di muscoli (massa magra) e massa grassa devono essere in equilibrio.

Una persona con pochi muscoli non è in salute, anche se pesa poco. Inoltre va distinto il grasso corporeo dal grasso viscerale. Quest’ultimo si trova intorno agli organi ed è quello più pericoloso. Un’assunzione eccessiva di grassi saturi provoca un accumulo di grasso viscerale intorno agli organi, con il conseguente aumento di malattie cardiovascolari.

VEDIAMO I RISULTATI DELLO STUDIO

COLESTEROLO
I gemelli che hanno seguito la dieta vegana hanno ridotto sensibilmente il colesterolo LDL (quello “cattivo”), mentre i gemelli onnivori lo hanno aumentato, anche se di poco. Inoltre i primi hanno mostrato un miglioramento significativo della concentrazione di colesterolo lipoproteico a bassa densità, oltre che del livello di insulina a digiuno rispetto ai fratelli che avevano seguito la dieta onnivora.

TMAO
Per TMAO s’intende una sostanza prodotta dal corpo quando ingeriamo carne e si ritiene associata ad un aumento di rischio di cardiopatie.
Nei gemelli vegani è risultata diminuita del 350%, negli onnivori aumentata del 160%.

COMPOSIZIONE CORPOREA
I gemelli che seguivano una dieta vegana hanno perso più peso rispetto ai gemelli che seguivano una dieta onnivora.
Tutti hanno ridotto il grasso viscerale verosimilmente per la costante attività fisica.

EPIGENOMA (OROLOGIO BIOLOGICO)
Esistono “età cronologica”, il tempo trascorso dalla nascita, e “età biologica”, quella che indica la reale età di cellule e tessuti. Dallo studio è emerso che i gemelli che hanno assunto una dieta vegana hanno abbassato l’età biologica rispetto ai loro gemelli.
Inoltre i telomeri dei vegani sono risultati più lunghi (quindi biologicamente più giovani) rispetto agli onnivori (rimasti invariati).
Questi risultati sono incredibili: una dieta vegana può rallentare o addirittura invertire l’invecchiamento cellulare. E ciò è stato dimostrato in sole 8 settimane!
Quindi con la dieta possiamo introdurre molti alimenti protettivi che modulano il DNA e proteggono dal cancro. Un buon apporto di fibre delle verdure e dei cereali in chicco ha un ruolo protettivo grazie al contenuto di betaglucani, e polifenoli. Un’alimentazione ricca di grassi trans, povera di fibre e la presenza di pesticidi come residui negli alimenti aumentano tutti il rischio di ammalarsi di tumore.
Un lavoro scientifico pubblicato su donne asiatiche ha dimostrato che avevano un bassissimo rischio di tumore al seno, grazie al tipo di alimentazione. Una volta trasferite in America questo effetto protettivo si è perso proprio a causa dell’alimentazione tipicamente occidentale ricca di grassi e zuccheri raffinati.

CERVELLO
Nel 90% dei casi l’alzhaimer si presenta a causa dello stile di vita. La letteratura scientifica afferma che i grassi saturi sono a rischio per il cervello. Nel caso specifico dello studio non si sono evidenziate differenze significative tra gemelli sia perché 8 settimane sono un lasso di tempo troppo basso, sia perché i soggetti in esame erano in perfetta salute.

MICROBIOMA
Il numero di batteri bifidobacterium, importanti per ridurre le infezioni e per produrre vitamine e altre sostanze necessarie, è aumentato nei vegani ed è rimasto immutato negli onnivori. Quindi sembra che nutrirsi prevalentemente di verdure, legumi e carboidrati migliori sensibilmente il microbioma.

A noi questa docu-serie è piaciuta molto, ma forse è passato troppo il messaggio del veganismo indiscriminato. In realtà non sempre vegan fa rima con salute, infatti leggendo la lista degli ingredienti in alcuni prodotti confezionati si resta inorriditi. Chi segue una dieta vegana spesso si interessa solo di eliminare i prodotti di derivazione animale e capita, quindi, che si sostituisca il burro con la margarina (un grasso idrogenato non esistente in natura, ottenuto in laboratorio: il grasso peggiore per la nostra salute) oppure con olii di pessima qualità, si cercano surrogati vegetali di “salumi” e “formaggi”, i cui sapori “emulanti” sono ottenuti da aromi chimici, esaltatori di sapidità, glutammato e altri additivi sintetici, che nulla hanno di naturale.
E allora la scelta perde la valenza etica e si ripercuote negativamente sulla nostra salute e su quella del pianeta. Quindi vanno privilegiati prodotti freschi non processati o comunque prodotti confezionati con pochi e buoni ingredienti.

Nella serie oltre a quello della salute viene trattato anche un altro tema: l’impatto socio-ambientale dell’industria alimentare e degli allevamenti intensivi. Dal disboscamento dell’Amazzonia per fare posto a pascoli per l’allevamento di bovini che daranno carne a basso costo allo sversamento di liquami dagli allevamenti intensivi di maiali e pollame. Immagini crude che non possono lasciare indifferenti. Ma questo è un correlato della serie Tv, mentre il nocciolo della questione è la salute individuale se non collettiva.

“Quasi tutto ciò che fa bene alla nostra salute giova anche all’ambiente. Abbiamo notato cambiamenti profondi a seconda della dieta, grafici agli antipodi, in soli due mesi. Possiamo risolvere molti dei problemi che ci danneggiano semplicemente ripensando al cibo che scegliamo di mangiare”.

Ma quindi si possono acquistare alimenti buoni, sani ed ecosostenibili? La risposta è decisamente “sì”.
Verdure, legumi, pasta e pane integrali, frutta fresca, frutta secca, funghi ma anche carne e formaggi vegani e latte vegetale devono essere i protagonisti delle nostre tavole.
Gli irriducibili onnivori dovrebbero almeno ridurre le proteine animali: meno carne, latte, latticini e uova, e rigorosamente biologici, a discapito degli allevamenti intensivi, devastanti per ambiente e salute.

Una precisazione è d’obbligo: in assenza di carne si rischia una carenza di vitamina B12. Ricordiamo che questa vitamina è essenziale e non si trova in altri alimenti e la sua assenza può predisporre a seri rischi per la salute. Per i vegani è vivamente consigliata l’assunzione di integratori di vitamina B12.

Questa docu-serie è da guardare senza preclusioni né prese di posizione preventive.
Fare un po’ i conti con le proprie scelte alimentari, sia in termini di quantità che di qualità, non può che far bene alla salute individuale e collettiva, compresa quella del pianeta.