SEGGIOLINI SMART OBBLIGATORI: COME CUOCERE A MICROONDE IL BEBÈ

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Un business fatto passare come legge di salute pubblica che espone la popolazione infantile ad ulteriori elettrofrequenze.

Migliaia di bimbi affetti da patologie oncologiche sembrano non destare alcun interesse: non ne parlano né giornali nazionali né i TG né tanto meno i nostri rappresentanti in Parlamento. Non preoccupa neppure il fatto che l’Italia detenga il lugubre primato europeo di casi di cancro in età pediatrica.

“Uno su 500-600 nuovi nati si ammalerà di cancro prima del compimento dei 15 anni” ha dichiarato Ernesto Burgio, membro dell’European Cancer and Environment Research Institute di Bruxelles. Ed ha aggiunto: “I tumori infantili rappresentano la prima causa di morte per malattia nei bambini che non hanno superato i 12 mesi. Sottolineando che in questa fascia d’età, a partire dagli anni 80-90 si è assistito a un aumento significativo delle patologie oncologiche.

Davvero sorprendente è soprattutto la totale noncuranza da parte di tutti gli schieramenti politici e dell’esecutivo giallo rosso nei confronti dell’allarme lanciato da scienziati e medici di tutto il mondo nei confronti dell’inquinamento elettromagnetico come concausa di cancro ed altre malattie cronico degenerative. Incredibile, ma vero, come siano sistematicamente ignorate le reiterate raccomandazioni della Società italiana malattie ambientali, Sima e di Medici per l’ambiente ISDE che invitano a proteggere i bambini dall’esposizione ai campi elettromagnetici, specie in ambienti chiusi come scuole, case ed automobili.

seggiolino
Seggiolino smart obbligatorio

IL SEGGIOLINO SMART OBBLIGATORIO

In questo clima di istituzionale menefreghismo nei confronti della salute dei nostri figli, la
scorsa settimana, non solo è stata respinta la mozione presentata dalla deputata Sara Cunial che chiedeva una moratoria per il wireless di quinta generazione, in attesa di studi scientifici, ad ora inesistenti, che dimostrassero l’innocuità di tale tecnologia, ma è stato dato il via libera all’OBBLIGO di istallazione di dispositivi “antiabbandono” sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai 4 anni. Sui seggiolini ci dovrà essere un allarme connesso allo smartphone per ricordare al guidatore, prima di uscire dal veicolo, la presenza del piccolo passeggero a bordo tramite un segnale sonoro.

Ed è logica conseguenza che sarà obbligatorio che il guidatore possegga uno smartphone, e che lo tenga pure acceso durante la guida. Insomma festa grande e fiumi di champagne per l’industria dell’hi-tech e del farmaco alla faccia della salute del bambino che si troverebbe, per obbligo di Legge di Stato, bombardato da elettrofrequenze, dentro un veicolo in cammino. Forse sono state eseguite delle ricerche scientifiche autonome per attestare senza ombra di dubbio che la somma di radiazioni a cui sarebbe esposto il bambino in siffatte condizioni siano innocue? Manco per idea.

E chi avrebbe firmato una legge del genere? La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Ossia colei che dovrebbe piuttosto preoccuparsi di rendere sicure le strade italiane, luogo in cui perdono la vita migliaia di persone ogni anno: 3500 sono le previsioni Istat per il 2019. Prima firmataria della legge Giorgia Meloni che non ha mancato di vantarsi ed auto elogiarsi. Il tutto in barba alle raccomandazioni di Enti autorevoli intervenuti in materia.

In auto ed in treno i pericoli derivanti dall’elettrosmog aumentano, come sottolineato
dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), per cui occorre evitare
l’utilizzo dei dispositivi: il cellulare emette più radiazioni perché, saltando da una cella
all’altra, varia anche la sua ricezione e quindi calano o aumentano le barre di segnale.
Inoltre, all’interno di un’automobile si sviluppa l’effetto ‘gabbia di Faraday’: le radiazioni
emesse dai cellulari all’interno dell’autovettura vengono trattenute dalla gabbia di ferro che non le fa uscire.

I bambini, poi, suggerisce l’Snpa (e in particolare Arpa Bolzano e Arpa Friuli Venezia Giulia che al tema hanno dedicato spazi e contributi) non dovrebbero utilizzare cellulari, smartphone, tablet e cordless. Questi strumenti andrebbero tenuti a distanza, e ancor meglio SPENTI visto che il loro corpo, ancora in fase di sviluppo, assorbe maggiormente la radiazione elettromagnetica rispetto a un adulto.

BAMBINI DECEDUTI PER ABBANDONO IN AUTO: 10 IN 20 ANNI

Il decreto attuativo dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada, è stato presentato con la
maschera benevola, di una legge necessaria per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli. Non è un caso se in questi anni siamo stati tempestati di notizie terrificanti riguardanti le morti di bambini abbandonati in auto da genitori colti da improvvise amnesie transitorie. Fatti che hanno destato orrore e preoccupazione nell’opinione pubblica. Anche perché l’informazione di regime, ci ha voluto far credere, senza uno straccio di studio scientifico degno di questo nome, che  potrebbe capitare a chiunque sia sotto stress.

E chi non lo è al giorno d’oggi? Pertanto tutti ci siamo sentiti chiamati in causa. Ci hanno convinto, ce lo hanno fatto credere in tutti i modi, che sì, potrebbe succedere anche a noi.Ma una domanda sorge spontanea: quanti mai saranno i casi di bambini deceduti in auto al punto da attirare l’attenzione dei media e al punto da rendere necessaria una legge di Stato che obblighi tutte le famiglie all’acquisto di seggiolini smart? E addirittura da considerare inevitabile mettere a rischio la salute dell’intera popolazione infantile italiana tra i 0 e i 4 anni irradiandola di elettrofrequenze durante i viaggi in auto?

La risposta è sorprendente: 10 in 20 anni. 1 ogni 2 anni. Il primo episodio ci fu nel 1998, guarda caso dopo l’introduzione massiccia dei cellulari. E guarda caso l’abbandono del minore in auto fu ad opera di un ingegnere che lavorava nell’elettronica. Prima di allora nessun genitore si era mai dimenticato un figlio in macchina al punto da farlo morire. Non sarà forse logico indagare in questo senso dato che gli effetti dell’elettrosmog sul sistema nervoso sono ampiamente documentati?

Siamo alle solite: uno Stato sempre più amico del grande Capitale e sempre più nemico dei cittadini, ha decretato che i bambini, quando viaggiano in auto, debbano essere “cotti” lentamente a microonde tramite dispositivi fatti passare come indispensabili salvavita. Con la presunzione di salvare 10 bambini in 20 anni, si espongono – per obbligo- milioni di bambini ad ulteriori radiazioni elettromagnetiche, in aggiunta a quelle già esistenti. Ovviamente il dispositivo emanerà le frequenze in vigore. Ed ormai si viaggia di gran carriera verso il 5g.

SEGGIOLINO SMART: IL BEBÈ TRANSUMANO

Per chi ancora non lo sapesse, il nuovo corredino raccomandato per un bebè moderno ed al passo dei tempi è composto oltre che dal seggiolino smart, anche da un ciuccio smart per controllare la temperatura corporea, dai pannolini smart che ci avvertono quando il bimbo fa la pipì, da un braccialetto smart per sapere sempre dove si trova, da tutine e canottierine smart che si connettono tramite Bluetooth allo smartphone, al tablet o al pc inviando statistiche sullo stato di salute del bambino, sulla respirazione e sui movimenti.

Vi faranno credere che siano prodotti indispensabili e che se non li acquistate, siete dei genitori obsoleti e sfigati nella migliore delle ipotesi, degeneri ed irresponsabili nella peggiore. Di smart in smart fino a farci ritenere auspicabile, buona e giusta la microchippattura universale, con una rivoluzione evolutiva epocale dall’Umano
al Transumano, transitando per il  Cyber bebè, il passo sarà davvero breve.

di Miriam Alborghetti