PREMIO FERDINANDO IMPOSIMATO

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A Francesca Toto il «Premio Speciale Ferdinando Imposimato»

Il Premio Ferdinando Imposimato nasce dalla volontà della famiglia Imposimato e delle Ass.ni NONSOLOCHIARA ONLUS, Comitato per la Legalità e l’Anticorruzione, AGI Ass.ne Giuriste Italiane con l’intento di promuovere la cultura della legalità e giustizia, la ricerca della verità, la difesa della democrazia e della dignità, sollecitare la società civile nella lotta alle mafie, alla violenza in tutte le sue accezioni, ai comportamenti discriminatori.

Il Premio, alla sua I Edizione, si svolgerà in collaborazione con il Comune di Roma e la cerimonia di premiazione si terrà nella giornata di lunedì 11 aprile 2022, presso la sala della Protomoteca del Comune di Roma in piazza del Campidoglio, con inizio fissato per le ore 16,00, in occasione dell’86° compleanno del Presidente Ferdinando Imposimato.

Il Premio Ferdinando Imposimato intende testimoniare gratitudine, affetto e ammirazione a tutte quelle Personalità che si contraddistinguono per il loro impegno sociale e civile ed offrono un’azione significativa contro ogni forma di potere mafioso e contro ogni forma d’ingiustizia e di violenza; a chi, con passione e resilienza, fa della propria azione nella vita quotidiana, della propria professione e del proprio dire, esempio di rettitudine e bellezza per la collettività, divenendo esempio di così profonda intensità, da destare orgoglio e ammirazione nella società civile per il non comune senso civico e della legalità mostrati nell’affrontare gravi avversità personali, lavorative e, nel denunciare, perseguire illegalità e ingiustizie che danneggiano l’intera collettività in ambito nazionale.

Le Aree individuate per la concessione dei riconoscimenti sono:
Istituzioni e Politica
Imprese
Sociale
Comunicazione e Giornalismo
Arte e Cultura
Sport
Sanità

Ritirano il Premio Ferdinando Imposimato 2022

Questo l’elenco delle personalità alle quali è stato assegnato il riconoscimento quest’anno: Gabriella Di Michele, ex Direttrice generale dell’INPS, per il settore Istituzioni e Politica. Nella sua carriera lavorativa ha sempre ricoperto ruoli di prestigio e responsabilità. Ha guidato l’INPS, in qualità di DG dal 2017 al 2022 ed in tale veste ha posto in essere molte azioni, che incidono positivamente sulla cultura organizzativa della P.A., a favore della parità di genere, del cambio culturale, del superamento di stereotipi, (Codice di condotta; campagna raccolta fondi a favore dei figli orfani delle dipendenti INPS rimaste vittime di violenza maschile; iniziative per abbattere gli stereotipi di genere; ecc.). Premia Elio Lannutti, senatore della Repubblica italiana “Per il suo quotidiano e instancabile impegno teso alla sensibilizzazione e promozione di una cultura di genere e di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni nell’ambito della P.A.”.
Martino Ceravolo, il cui figlio Filippo vittima di mafia, per il settore Imprese. Un dolore ancora vivo, il tormento di non aver avuto giustizia, la sete di verità che è forte più che mai dopo oltre dieci anni di attesa; sono stati anni di profonda disperazione e dignitosa speranza in una giustizia che funzioni, che è un punto cardine di un sistema volto a tutelare i diritti di tutti, della società. Era il 2012 quando Filippo Ceravolo venne ucciso per errore dalla ‘ndrangheta, aveva 19 anni e la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il padre Martino è diventato simbolo di tenacia e capace di gesti forti, come quando nel 2016 si è incatenato dinanzi la Corte d’Appello di Catanzaro, sede, anche, della Procura distrettuale antimafia, dopo la richiesta dell’archiviazione delle indagini per l’assassinio del figlio, riconosciuto vittima innocente della mafia 2 anni prima. Premia Simone Lupi, Consigliere per la regione Lazio “Personalità fuori dal comune, che ha saputo trarre da una grande tragedia familiare la forza, la determinazione nel difendere ed affermare i valori della legalità, del rispetto delle regole democratiche, della convivenza civile e, soprattutto, l’orientamento giusto verso la ricerca della verità”, Maria Grazia Passeri per il settore Sociale.  Presidente dell’Ass.ne no profit Salvabebé – Salvamamme, che offre un aiuto concreto a migliaia di famiglie, donando vestiti per neonati e bambini, alimenti per gestanti e nutrici. Libri, giocattoli, lettini, carrozzine, passeggini, oltre a formazione e consulenze professionali gratuite. Salvamamme è diventata la meta di oltre 10 mila nuclei familiari. Viene premiata per il Progetto Valigia di Salvataggio. Si tratta di un trolley, assicurato gratuitamente a donne che fuggono da situazioni violente, che contiene abbigliamento, biancheria e prodotti per la cura e l’igiene personale, un prontuario di numeri utili ai quali rivolgersi nelle situazioni di emergenza (1522 numero di pubblica utilità del Ministero per le Pari Opportunità). Premia Enza Maria Musolino, mediatrice familiare “Per l’encomiabile esempio di generosità, solidarietà e totale dedizione con cui da sempre opera a supporto delle persone emarginate e bisognose”. Andrea Cinquegrani, giornalista e direttore della testata antimafia “La Voce delle Voci”, per il settore Comunicazione e Giornalismo. Direttore responsabile La Voce delle Voci (primo numero nel 2007 – è l’edizione nazionale dello storico periodico La Voce della Campania, fondato nel 1975 e fino al 1980 quindicinale del PCI). Alla sua redazione si è formata in quegli anni un’intera leva di giornalisti che oggi occupa posizioni di rilievo nel panorama nazionale, a cominciare da Michele Santoro, che è stato l’ultimo direttore della prima edizione. Nel 1984 Andrea Cinquegrani, che era stato tra quei giovani collaboratori, riprende e rilancia la storica testata antimafia, che assume cadenza mensile. Le prime inchieste, subito destinate a suscitare l’attenzione di media nazionali, magistrati e parlamentari, riguardano i grandi affari del dopo sisma, nonché una serie di vicende e personaggi ad essi collegati, come il caso Cirillo o l’affaire Monteruscello, che tirano in ballo grossi nomi finiti solo molti anni dopo nelle cronache giudiziarie. Nel ’92 Giorgio Bocca definisce il giornale diretto da Andrea Cinquegrani «una voce nel deserto, un mensile dove compaiono i puzzle delle società fasulle in cui politici, camorristi e finti galantuomini intrecciano instancabilmente le loro trame di furti e malversazioni» (da L’Inferno, pagina 193). Premia Anna Maria Giorgione Imposimato “Per rappresentare un modello positivo che, con la sua rivista, i suoi articoli e il suo impegno ha dimostrato di credere fino in fondo nella funzione sociale e civile di chi racconta e ragiona sui fatti senza celare le verità, perché solo in una comunità consapevole, capace di raccontarsi con onestà, può crescere una democrazia sana, una democrazia viva”; Diana Iacometti, attrice, autrice e regista teatrale, per il settore Arte e Cultura “Per essere voce sensibile, pronta ad interpretare ruoli che possono farci riflettere su realtà a volte ignorate e poco considerate; ma, soprattutto per essere un importante contributo alla promozione di una cultura di contrasto alla violenza sulle donne e di recupero delle vittime di abusi”, mentre a WT ACTION, Ass.ne sportiva, per il settore Sport. Associazione sportiva che promuove l’insegnamento della difesa personale e wing chun in chiave moderna, ponendo l’accento sull’efficacia in situazioni reali e quotidiane.
Il Wing Chun è una disciplina cinese nata circa 400 anni fa come forma di difesa personale nato dall’ingegno di una suora buddista esperta conoscitrice del Kung Fu (antica arte marziale orientale) al solo scopo di insegnare alle donne a difendersi dalle violenze fisiche e sessuali alle quali, in tempo di guerra, le sottoponevano i soldati che invadevano e saccheggiavano i villaggi. Con questo sistema le donne imparano a gestire la paura e l’aggressività. Premia Chiara Imposimato “Per essere orecchio sensibile ai bisogni delle donne; per la dedizione a una pratica sportiva posta come occasione di riscatto sociale, senza perdere di vista gli obiettivi dei bisogni dei singoli nella costruzione delle relazioni umane”. Rodolfo Lena, Presidente della Commissione Consiliare alla Sanità, Politiche Sociali, Integrazione socio-sanitaria e Welfare del Consiglio regionale del Lazio, per il settore Sanità.

Riceve il «Premio Speciale Ferdinando Imposimato» Francesca Toto, collaboratrice personale del Presidente Ferdinando Imposimato. Premia Paolo Maddalena, Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale “Per il suo impegno teso alla legalità negli ambiti sociali e culturali, nonché per la dedizione e lealtà al giudice Ferdinando Imposimato”.