POLITICHE, ALESSIO CATONI SI PRESENTA CON ITALEXIT

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Italexit

«VOGLIAMO ASCOLTARE I REALI BISOGNO DEL POPOLO. LE MINORANZE IN QUESTI ANNI SONO STATE SCHIACCIATE»

Gli italiani torneranno al voto (finalmente) il prossimo 25 settembre. Alessio Catoni, in campo anche nelle ultime comunali cerveterane, si è schierato apertamente con Italexit di Paragone e ha concesso un’intervista.

Perché ora ha deciso di sostenere Italexit? «Il progetto politico parte da molto lontano, esattamente sette anni fa iniziammo, congiuntamente ad altri cittadini, un percorso civico entusiasmante. All’epoca un movimento aveva risvegliato nel cuore delle persone un’idea politica interessante, in contrapposizione alla casta politica. Avevamo preso coscienza che la “Res publica” apparteneva a tutti e non era solo un affare per politici senza scrupoli. Come ho potuto affermare già nelle passate elezioni amministrative, dopo un intenso studio e di battaglie in prima linea, siamo diventati maturi per poterci proporre alla popolazione. La discesa in campo è solo la fase finale di un lungo percorso intrapreso insieme a tanti valorosi cittadini, che tutt’ oggi sono al mio fianco».

Chi e cosa rappresentate e perché dare fiducia al progetto di Italexit? «Il mio impegno politico è sempre stato rivolto ai problemi reali delle persone, tutti si aspettano dalla politica un aiuto concreto. Oggi Italexit è uno dei pochi partiti che può affermare di poter ascoltare i reali bisogni del popolo. Il nome indica la via da seguire, è impensabile credere di risollevare il nostro paese con queste condizioni economiche, dobbiamo riacquistare la sovranità nazionale che abbiamo perso. Questa Europa così concepita è nemica dei popoli e ostile a Paesi come il nostro, che fortunatamente mantiene ancora una buona costituzione a favore dei cittadini».

Più specificatamente, che significato dare a questo movimento? «Siamo un partito antisistema, non vogliamo più sottostare a logiche economiche che minano la libertà dei popoli. L’ attacco alla nostra costituzione parte da lontano, nel 2013 la JP Morgan affermava che gli stati dell’Eurozona dovessero liberarsi dalle vere costituzioni antifasciste: troppi diritti ai lavoratori, troppa licenza di protestare e soprattutto bloccare la nascita di partiti populisti. Lo abbiamo visto durante la nascita del Green pass e dell’obbligo vaccinale quale sia la morsa stringente dello Stato».

Cosa è accaduto per voi in questi anni? «Semplice, le minoranze, che dovrebbero essere sempre tutelate, sono state schiacciate con una ferocia inaudita. Ormai è cosa nota a tutti che l’ultimo vero Governo nato dalle urne sia stato quello di Berlusconi, finito, per volere dei banchieri europei, nel novembre 2011. Lo stato italiano è entrato ormai in un’aspirale di emergenze continue, non si fermeranno più. Abbiamo bisogno di rappresentanti in parlamento che siano una vera opposizione di denuncia. La legge elettorale attuale, il Rosatellum, produrrà un governo di larghe intese, si pensa di votare per qualcuno, per poi ritrovarsi l’opposto insieme al governo. E’ importante ragionare sul voto, valutare bene chi potrà superare realmente la soglia di sbarramento fissata al 3%».

Parliamo del vostro programma. In cosa consiste? «Nasce intanto dal popolo, è stato scritto insieme alle persone, siamo un partito che corre verso la libertà di scelta. E’ difficile ridurre 120 pagine di programma in pochi punti, a mio buon cuore penso alla battaglia contro il Green pass, all’obbligo vaccinale, il no alle aste delle concessioni balneari, ai diritti degli animali, a più sanità e scuola pubblica e fondamentale anche il “No” alle riforme Colao».

Alessio Catoni candidato per ITALEXIT nel collegio uninominale LAZIO 2 U 02 e Plurinominale P01.