“Per la prima volta a Ladispoli in mostra le opere di Sergio Bonafaccia”

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“L’amministrazione comunale invita a partecipare alla cerimonia di inaugurazione della mostra del nostro concittadino Sergio Bonafaccia, in programma venerdì 28giugno alle ore 17, nella sala Caravaggio dell’Hotel Villa Margherita di Ladispoli. Evento patrocinato gratuitamente dal Comune per sostenere gli artisti che contribuiscono a tenere alto il nome della nostra città a livello culturale”.

il delegato all’arte Andrea Cerqua

Le parole sono del delegato all’arte, Andrea Cerqua, che ha presentato la mostra in via Duca degli Abruzzi nella quale, per la prima volta nella storia di Ladispoli, saranno esposte anche riproduzioni delle opere realizzate da Caravaggio.

“Il rapporto tra Ladispoli e Michelangelo Merisi – prosegue il delegato Cerqua – è molto stretto, in più occasioni l’amministrazione comunale ha sollevato dubbi sulla ricostruzione storica degli eventi che portarono alla presunta morte del grande pittore a Porto Ercole. Esistono prove documentali, come quelle fornite dal compianto professor Vincenzo Pacelli dell’Università di Napoli,  che evidenziarono come Caravaggio fu arrestato a Palo Laziale e tradotto nella fortezza degli Orsini dove potrebbe anche aver trovato la morte. E’ un tema che il Comune lo scorso anno aveva sollevato, attraverso una lettera inviata dall’assessorato alla cultura al Ministro dei Beni Culturali, chiamando in causa anche il professor Vittorio Sgarbi, per segnalare le considerazioni dell’amministrazione di Ladispoli dopo la proiezione del film Caravaggio, l’anima ed il sangue. Pellicola di cui alcuni aspetti della ricostruzione degli ultimi giorni di vita del grande pittore contestiamo fermamente. La mostra del concittadino Bonafaccia è il primo passo di una serie di iniziative che a breve scadenza confermeranno come Ladispoli torni a chiedere chiarezza sulla morte di Caravaggio”.

Visitando la mostra permanente, di Caravaggio si potranno ammirare le copie de  “La cena in Emmaus” e “La conversione di San Paolo”, realizzate nella bottega d’arte del maestro Guido Venanzoni,“La medusa”, e oltre ad alcune riproduzioni di pittori del ‘700.