MODA, FUR FREE: IL MONDO E’ CAMBIATO

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Il Gruppo Kering, dal 2022, non utilizzerà più pellicce animali. L’ha annunciato ufficialmente il CEO François-Henri Pinault. La campagna PETA.  LAV chiede al ministro Speranza di far chiudere gli ultimi allevamenti di visoni ancora attivi.

Il Gruppo Kering, holding francese dell’alta moda, proprietaria di marchi come Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, e molti altri, ha annunciato ufficialmente la decisione di smettere di usare pellicce animali, a partire dalle collezioni Autunno 2022.

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Il Global Luxury Group rinuncia alle pellicce – Fonte: Gruppo Kering

Questo vuol dire che nessuna Maison del Gruppo utilizzerà più pellicce animali. L’ha dichiarato pubblicamente il CEO del colosso dell’extra lusso, François-Henri-Pinault. “Per molti anni, Kering ha cercato di aprire la strada allo sviluppo sostenibile, guidata da una visione del lusso che è indissolubilmente legata ai più alti valori e standard ambientali e sociali. In termini di benessere animale più in particolare, il nostro Gruppo ha sempre dimostrato la volontà di sviluppare pratiche all’interno della propria filiera e in tutto il settore. Ora è il momento di fare un ulteriore passo avanti ponendo fine all’uso della pelliccia in tutte le nostre collezioni. Il mondo è cambiato, i nostri clienti si sono evoluti e il lusso deve naturalmente adattarsi a esso”, ha detto.

Gucci è stato il primo a fare questo passo nel 2017, seguito poi dalle altre Maison del Gruppo. “Si tratta di una svolta storica frutto di un percorso che gradualmente, negli anni, ha portato i singoli brand a maturare la consapevolezza dell’insostenibilità di una filiera che non ha più ragioni di esistere, sempre più disprezzata dai consumatori, sempre più oggetto di provvedimenti restrittivi come i divieti nazionali agli allevamenti di animali per la produzione di pellicce”, ha commentato Simone Pavesi, Responsabile Area Moda Animal Free della Lega Anti Vivisezione. La scelta, fra l’altro, era stata sollecita proprio durante l’incontro ufficiale del Global Luxury Group, da Gillian Anderson per conto di PETA, la storica fondazione per il trattamento etico degli animali, nata nel 1980. L’attrice aveva anche scritto una lettera accorata al CEO sostenendo che è illogico mantenere a galla questo commercio in declino e pericoloso per il bene dei pochi stilisti senza scrupoli rimasti che non riescono a liberarsi della pelliccia. L’attrice amata dal pubblico soprattutto per aver interpretato il ruolo dell’agente Scully nella longeva serie TV “X Files” e premiata quest’anno con uno Screen Actors Guild Award e un Golden Globe Award per “The Crown”, ha recitato nella campagna di PETA “Id Rather Go Naked Than Wear Fur” (Preferisco andare nudo piuttosto che indossare una pelliccia).  

G.Anderson interpreta Margaret Thatcher-Pagina FB
Gillian Anderson in posa per la campagna PETA – Fonte: PETA A destra la Anderson interpreta Margaret Thatcher nella serie “The Crown” – Fonte: Pagina FB Gillian Anderson

Gli animali uccisi per la loro pelliccia spiega PETAtrascorrono la loro intera vita in gabbie anguste, dove camminano freneticamente avanti e indietro, rosicchiano le sbarre della gabbia e ricorrono persino all’automutilazione. Vengono spesso uccisi da gas, elettrocuzione, annegamento o avvelenamento, e alcuni sono persino scuoiati vivi.

Centinaia d’importanti designer e rivenditori – tra cui Armani, Prada, Chanel, e Versace – hanno già abbandonato la pelliccia. Con l’occasione la LAV ha rinnovato l’appello al Ministro della Salute, Roberto Speranza per far chiudere gli ultimi allevamenti di visoni ancora attivi nel nostro Paese.

Gli amici degli Aristogatti
a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com