I Meccanismi di Difesa: ostacolo o risorsa?

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dottoressa Anna Maria Rita Masin Psicologa - Psicoterapauta
dottoressa
Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapauta

Quando una persona sceglie di intraprendere un percorso psicoterapico pensa che debba raccontare allo psicoterapeuta tutto e subito della sua vita. Molto spesso questo non succede tranne quando l’inizio del percorso coincide con un evento doloroso.

La più importante scoperta ed intuizione che Freud ha avuto, è il riconoscimento e la decodifica dei Meccanismi di Difesa, ossia i modi che le persone hanno per difendersi da eventi esterni o intrapsichici che potrebbero mettere in pericolo l’integrità del loro equilibrio. I Meccanismi di Difesa hanno queste caratteristiche:

1- sono “automatici ed inconsci”: automatici perché si attivano senza la volontà ed inconsci, perché attuati dall’inconscio;

2- sono reversibili, cioè possono cambiare;

3- nascono da una relazione, o con altre persone o con il mondo esterno;

4- sono un modo per gestire l’ansia e il conflitto;

5- sono comunicativi perché indicano una comunicazione con l’altro. I meccanismi di difesa più conosciuti sono la rimozione (quando un evento viene dimenticato), la proiezione (quando una propria caratteristica considerata negativa, viene attribuita ad altri), l’identificazione (quando la persona assume delle caratteristiche di un’altra persona), il diniego (quando la persona nega un evento veramente accaduto), la negazione (quando un’emozione o un’intenzione viene detta con il suo negativo), isolamento (quando la persona isola un evento da altri ad esso collegato per non farlo affiorare), ecc.

I meccanismi di difesa sono adattativi (cioè favoriscono l’adattamento della persona agli eventi) quando intervengono in difesa dell’equilibrio ma in modo flessibile, sono disadattativi (cioè impediscono l’adattamento della persona agli eventi) quando il risultato della loro azione è la distorsione della realtà che non è più condivisibile con gli altri. Questo succede quando l’attivazione è rigida, cioè quando alcuni meccanismi vengono attivati in modo prevalente, quando non cambiano nelle varie fasi evolutive e quando si attivano sempre gli stessi, indipendentemente dalla situazione.

Per esempio: una persona dice che il suo malessere è sempre causato dagli altri, oppure sono gli altri a sbagliare, oppure una persona evita qualsiasi evento che potrebbe procurare disagio o ansia, oppure una persona razionalizza qualsiasi evento emotivo. I meccanismi di difesa emergono anche e soprattutto nel percorso terapeutico perché l’inconscio ha l’obiettivo di evitare il cambiamento. Nei colloqui emergono frequentemente queste difese: la persona scorda degli eventi che riteneva importanti oppure racconta eventi apparentemente superficiali.

Il modo in cui il professionista affronta i meccanismi di difesa è diverso, a seconda dell’approccio utilizzato. Secondo alcuni, i meccanismi di difesa sono ostacoli al processo terapeutico, secondo altri sono modalità interattive usuali di quella persona da conoscere e da utilizzare in psicoterapia, altri ancora non li considerano proprio.

 

P.S.: i meccanismi di difesa vanno rispettati perché sono una risorsa come qualsiasi altra caratteristica della persona.