Il Movimento 5 Stelle critico con la Giunta cerite

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Il consigliere Garbarino

Intervista al consigliere comunale pentastellato Saverio Garbarinodi Alberto Sava

Le linee guida giovani e brillanti annunciate dall’amministrazione Pascucci nel 2012, e rinnovate nel 2017, sono tutte saltate. Fuori rotta sembra andare anche la municipalizzata, impantanata nella strettoia di una spendingreviewcontradittoria per la scelta di chiudere alcune farmacie comunali il sabato, compresa quella storica in piazza Risorgimento, e nel contempo annuncia un bando di alto profilo professionale per un addetto stampa che deve essere un giornalista professionistae che percepirà un’ottima remunerazione. Ritorniamo a Pascucci. La politica del palazzo è alla resa dei conti: sono finiti i tempi per le slides, gli slogan e lo sfavillio delle promesse finite nel niente. L’amministrazione è chiusa in un angolo, Cerveteri è pietrificata, ed i cittadini tutti i giorni certificano sui social la delusione per gli appuntamenti mancati dalla coalizione Pascucci e dagli alleati. Sull’attuale situazione amministrativa di Cerveteri e sul futuro politico del Comune abbiamo intervistato il consigliere comunale pentastellato Saverio Garbarino.

Lungomare, zona artigianale e commerciale, cimitero in aperta campagna: ormai gli obiettivi qualificanti di Pascucci sembrano chiusi in un angolo. Quali sono le responsabilità politiche del sindaco e della sua maggioranza?

La principale responsabilità riguarda l’aver indotto gli elettori di Cerveteri a dare loro fiducia sulla base di proclami fasulli.Il lungomare era dato come fatto e il finanziamento già ottenuto a febbraio 2017 e come tale sbandierato da volantini, slide, annunci sui social e campagne mediatiche. Niente di più falso. Il progetto non è ancora partito anche perché il comune all’epoca non aveva inviato la documentazione completa. La gara sul cimitero è da rifare, la zona artigianale (a nostro parere, fortunatamente) ha subito ora lo stop dal Ministero della Difesa, stop anche questo evitabile con studi preliminari che invece sono stati pagati con soldi nostri, senza però evidenziarequestacriticità.Ecosìpossiamodireanchepertutti glialtriannuncicheneltemposisonosusseguiti,senzamaiperò arrivare a dama, dalle telecamere di videosorveglianza, alle strisce blu in centro, dalla riapertura di Caerelandia, all’asilo nido comunale e fino al potenziamento dei depuratori. Algrido di “non era mai stato fatto prima” o “#altrochechiacchiere”, questa coalizione ha ben dimostrato come si prende in giro l’elettorato, con qualche metro di asfalto e una buona dose di spot elettorali.

 

Quanto pesanti potranno essere le conseguenze di tanti gravi insuccessi sotto il profilo dello sviluppo economico ed occupazionale, tenendo conto che molti sono stati i giovani che hanno espresso consenso elettorale verso un loro ‘coetaneo’, tanto sicuro del proprio successo?

 

Cerveteri, salvo un paio di coraggiosi imprenditori che hanno deciso di aprire qui la propria attività, è morta dal punto di vista dello sviluppo economico e commerciale. Chi va a fare shopping a Cerveteri? Nessuno. Non parliamo poi delle frazioni, perlomeno quelle più abitate come Valcanneto o Cerenova che vivono nella più desolantedepressione commerciale, a fronte di richieste di affitto esorbitanti, per i locali commerciali. Con queste premesse è chiaro che anche il mercato del lavoro sia fortemente in declino. Recenti dati statisticisulladisoccupazioneaCerveteri,nel2016,riportavano 7228residentidietàparia15anniopiù.Diquesti6368occupati e 625 precedentemente occupati ma adesso disoccupati e in cerca di nuova occupazione. Quindi solo 5743 occupati su 7728 in età da lavoro. Questo significa il 20% di disoccupazione. Ma se contiamo che la stragrande maggioranza degli occupati lavora a Roma, capiamo che Cerveteri offre lavoro davvero a pochissimi suoi residenti. E’ proprio in questo contesto che è moltofacile,eanchemoltovigliacco,farelevasullapopolazione locale, promettendo posti di lavoro fantasma, salvo poi lasciare tutti a bocca asciutta. Ma per capire il mondo del lavoro nel contestostoricoodiernobisognaavereunminimodiesperienza sul campo. E in questa amministrazione, a cominciare dal Sindaco, sono veramente in pochi adaverla.

 

Da decenni Cerveteri è stretta nella morsa di un’edilizia locale sopravvissuta con iniziative imprenditoriali di corto respiro, che hanno garantito scarsa occupazione, tanta precarietà e guadagni solo per pochi. Cosa fare?

IlproblemaèchenonvièaCerveteriunavisioned’insiemedel sistema edilizio. Ci si è affidati a iniziative deisingoli

 

imprenditori che hanno fatto carne di porco del nostro territorio. Come conseguenza abbiamo quindi edificazioni sparsequaelà,slegateesenzaunprecisoordine.L’abusivismo ovviamente l’ha fatta da padrone, dando oltretutto sfogo al problema degli allacci fognari abusivi (ma qui dovremmo aprire un altro capitolo). Il territorio va tutelato. Sono moltissime le abitazioni sfitte o non abitate. Non ne occorrono altre. Ma il mercato edilizio è uno dei pochi che sostengono l’economia a Cerveteri, anche se, proprio per la dimensione locale e privata dei vari interventi, non riesce a garantirelivelli occupazionali stabili, alimentando invece un mercato di precarietà o, in alcuni casi, lavoro nero. Occorre quindi maggiore vigilanza da parte delle istituzioni e l’aggiornamento dei regolamenti comunali alle vigenti normative di settore. E’un problema complesso che si risolve anche modificando culturalmente il nostro approccio al mondo dellavoro.

Agricoltura e turismo archeologico, le due vocazioni naturale ceretane:possonoesserestilatedellerealistichelinee-guida,per possibili prospettive che non appartengano al mondo della fantasia?

Il nostro territorio ha risorse infinite dal punto di vista naturalistico ed archeologico. Anche in questo caso peròquesta amministrazione si è dimostrata carente nella promozione del tesoro a sua disposizione. E’ sufficiente scendere dal treno a Marina di Cerveteri per rendersi conto della desolazione che accompagna il turista che arriva da Roma o da Civitavecchia. Non vi è un info point. La navetta per il centro città passa ad orari distanti e incostanti e comunque non è presente un monitorounamappacheneillustrigliorarioipercorsi.Anche gli stessi biglietti sono spesso introvabili. Una mappa della necropoli,recentementedeturpataepoisostituitagrazieaduna

 

miasegnalazioneanchesecisonovoluti4mesi,èl’unicoepoco intuitivo mezzo che ha il turista per rendersi conto di percorsi e distanze. Non vengono distribuiti depliant o brochure, néalla stazione ma neanche ad esempio negli autogrill della Roma- Civitavecchia. Tutto fermo. Tutto demandato all’intraprendenza del turista. Nel nostro programma, unanno fa, noi parlavamo dell’istituzione di un punto informazioni al porto di Civitavecchia e uno alla stazione di Marina di Cerveteri, parlavamo del progetto dell’Ape-calesse, progetto avviatosempreaCivitavecchiaechepermettedieffettuaregiri turistici su percorsi predefiniti, naturalistici e archeologici, proprio a bordo di una simpatica e folkloristica Ape. Non parliamo di progetti irrealizzabili, ma di qualcosa che concretamente avrebbe potuto aiutare il nostro territorio, anche in termini occupazionali.

 

Qual è la proposta di M5S per un progetto politico globale che consenta a Cerveteri di riprendere un cammino di crescita?

Il M5S non ha la bacchetta magica. Nessuno ce l’ha. Ma Cerveteri può ripartire. Dall’economia locale. Dalle attivitàgià in essere (senza andare a scomodare fantomatiche ed irrealizzabili aree commerciali mascherate da areeartigianali). Troppi soldi vengono spesi male su progetti che poco hanno a che vedere con l’identità della nostra cittadina. Qualsiasi sia la forzapoliticaalgovernodellacittà,deveripartiredaquesto.Da una gestione sensata delle poche risorse a disposizione. Si prendono mutui da 500 mila euro, si destinano 400 mila euro a lavori di riqualificazione che poi non partono per problemi burocratici,siprendonodiscutibilisceltepolitichesuaree private a uso pubblico, che poi inesorabilmente portano a centinaiadimigliaiadieurodaspendereindannoeconestrema urgenza! Tutti soldi che potrebbero tornare utili alla promozione turistica del territorio e al suo sviluppo commerciale. E’ un cammino lungo, che deve iniziare da lontano. Da una consapevolezza comune, che passa anche dalla realizzazionediluoghidiritrovoediaggregazionesociale,come ad esempio piazza San Francesco, nostra proposta, bocciata dalla maggioranza. Va ascoltata la voce dei cittadini. Chi amministradevedimostrareunavoltapertuttecheilsuoruolo deve essere volto a tutelare e migliorare la cosa pubblica. Non c’è posto per ambizione e obiettivi privati. Per quello esistono altri palcoscenici. Chi vuole il bene di Cerveteri deve pensare solo a Cerveteri, senza essere distratto da altresirene.