Gli amici degli Aristogatti a cura di Barbara e Cristina Civinini*

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La petizione contro la caccia alla volpe (orizzontale) – Fonte: ENPA
La petizione contro la caccia alla volpe (orizzontale) – Fonte: ENPA

IL MESE DELLA FAUNA SELVATICA
Il primo maggio è partita la campagna ENPA per gli animali selvatici. Chi possiamo contattare per aiutare un gabbiano ferito? Come possiamo capire se un animale selvatico ha veramente bisogno di essere soccorso? Cosa dice la legge? Queste sono soltanto alcune delle domande cui cerca di dare risposta il “Mese della fauna selvatica” organizzato sull’intero territorio nazionale. Al progetto hanno aderito ben 50 sezioni che in occasione dell’open day, l’11 e il 12 maggio, in altrettante piazze italiane, schiereranno i volontari in difesa dei loro piccoli amici. La campagna è partita il primo maggio con l’ampliamento del Centro Recupero Animali Selvatici di Trieste ed è proseguita il 5 maggio con l’inaugurazione del centro di recupero di Perugia.

La petizione contro la caccia alla volpe (orizzontale) – Fonte: ENPA
La petizione contro la caccia alla volpe – Fonte: ENPA

Ma l’appuntamento più importante, forse, è quello del 30 maggio, a San Giovanni Valdarno, con sua maestà il lupo, il più grande predatore delle nostre montagne. Chi si lamenta per il sovrannumero dei cinghiali dovrebbe accogliere la presenza del lupo come una benedizione, spiega Massimo Pigoni, vice ENPA. I lupi, infatti, sono le vere sentinelle della nostra biodiversità perché tengono sotto controllo l’accrescimento delle altre specie. L’iniziativa terminerà l’ultimo giorno del mese a Recco con una giornata dedicata alla fauna marina e in particolare alle Caretta caretta, monitorate e protette con il progetto “Nate libere”.

Cuccioli di volpe – Fonte: ENPA
Cuccioli di volpe – Fonte: ENPA

L’iniziativa è accompagnata da una petizione al Parlamento per chiedere lo stop della caccia alla volpe e della caccia in tana, che in pochi giorni ha già raccolto quasi 3.500 firme. Una pratica crudele e violenta che causa la morte di tantissime mamme e dei loro cuccioli, sbranati da mute di cani proprio nel posto che dovrebbe dare, ai volpacchiotti e alle loro mamme, riparo e sicurezza.
Per firmare la petizione: https://www.change.org/p/parlamento-italiano-salva-la-volpe-e-gli-animali-in-tana?recruiter=77689099&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition

Un’immagine tratta dal film Umberto D, recentemente restaurato – Fonte: Anonima Cinefili
Un’immagine tratta dal film Umberto D, recentemente restaurato – Fonte: Anonima Cinefili

INSIEME E’ MEGLIO
Adottare un animale da compagnia è una buona ricetta per vivere in salute e più a lungo, facendo risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale, oltre ad essere un atto di generosità che consente di dare una famiglia a tanti pet abbandonati in canili e gattili, rendendo disponibili nuove risorse economiche per i più bisognosi. Proprio per questo Senior Italia FederAnziani si è impegnata nel progetto “Insieme è meglio” in collaborazione con Federchimica AISA (Associazione Nazionale Imprese Salute Animale) che ha portato alla mappatura di tutti i canili e i gattili del nostro Paese, realizzando un database che consente a chiunque la ricerca della struttura più vicina. Adesso il database è disponibile anche in rete accedendo dal portale di FederAnziani (http://www.senioritalia.it/ricerca-strutture/) e consente di fare la ricerca per comune.

Logo Senior Italia FederAnziani – Fonte: Senior Italia FederAnziani
Logo Senior Italia FederAnziani – Fonte: Senior Italia FederAnziani

Il censimento ha individuato poco meno di mille strutture distribuite sull’intero territorio nazionale: la maggiore concentrazione si trova in Lombardia, con 128 strutture, seguita da Piemonte e Campania (99 strutture), Lazio (87) ed Emilia Romagna (73). Secondo l’ultimo rapporto della Federazione su “Over 65 e animali da compagnia” la percentuale di anziani proprietari di animali, tra il 2015 e il 2017, è salita dal 39% al 55%. Inoltre, ben il 68% degli intervistati afferma che l’amicizia con il pet ha un’influenza positiva sul proprio benessere fisico e mentale.

Il database di FederAnziani – Fonte: Senior Italia FederAnziani
Il database di FederAnziani – Fonte: Senior Italia FederAnziani

Ci auguriamo che questo progetto possa rappresentare un punto di partenza per un lavoro congiunto tra Ministero della Salute, Regioni e mondo dell’associazionismo, dice il presidente Roberto Messina. Chiediamo – afferma – l’istituzione di un tavolo congiunto per mettere a punto iniziative e soluzioni. Proponiamo l’introduzione d’incentivi per chi adotta un animale da compagnia, prosegue, sotto forma di detrazioni fiscali, e di rimodulazione delle aliquote IVA: esentare alcune prestazioni veterinarie di rilevanza pubblica, come la profilassi anti-zoonosi, e portare in fascia IVA agevolata le cure veterinarie.

Non usare sui gatti – Fonte: ENPA Monza
Non usare sui gatti – Fonte: ENPA Monza

CONSIGLI PER L’USO
Il conosciutissimo antiparassitario Frontline Combo, già da qualche tempo è stato affiancato da un nuovo prodotto, il Tri-Act, che nella linea cani oltre al Fipronil contiene anche la Permetrina, sostanza molto tossica per i gatti, come del resto indicato chiaramente sulla confezione. Purtroppo molti amici, non in buone condizioni finanziarie, che avevano preso l’abitudine di usare la dose Combo cani per i gatti frazionandola, hanno provato a ripetere l’esperienza con il Tri-Act. E’ importante avere bene a mente che non è possibile fare questa piccola economia, soprattutto con il nuovo antiparassitario. L’ENPA di Monza consiglia di utilizzare esclusivamente antiparassitari destinati ai gatti, nel dosaggio indicato per il peso ed età seguendo scrupolosamente le istruzioni sulla confezione. Il pericolo della Permetrina – spiega ENPA – non è affatto da sottovalutare: anche una goccia può essere letale. Sembra che sia anche rischioso usarlo nel caso di convivenza tra cane e gatto.

La responsabilità dei danni provati dal pet – Fonte: UNC
La responsabilità dei danni provati dal pet – Fonte: UNC

E SE IL PET COMBINA UN GUAIO, CHI PAGA?
In quasi tutte le nostre case c’è un piccolo amico a quattro zampe, che ogni tanto combina una marachella. Ma se invece si trattasse di un danno provocato a estranei, chi dovrebbe ripagarlo? Secondo il Codice Civile “il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito” (art. 2052). L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) sul suo notiziario web rileva che Corte di Cassazione ha chiarito, in diverse occasioni, il principio secondo il quale la persona che accudisce un animale è responsabile degli eventuali danni che dovesse causare. Dunque, è necessario fare attenzione ogni volta che si accetta di fare il pet-sitter, perché, come ha ricordato la Corte di Cassazione, l’obbligo di custodia sorge ogniqualvolta sussista una relazione anche di semplice detenzione tra l’animale e una data persona. Però c’è anche un’altra tesi – come sosteneva alcuni anni fa l’avvocato Franceschetti su Altalex – per cui, in linea di massima, la legge vuole far rispondere dei danni solamente coloro che traggono una qualsiasi utilità dall’animale (cuius commoda eius incommoda) e non chi lo detenga occasionalmente, magari per far piacere a un amico. In sostanza, secondo questa stesi, il responsabile del danno non sarebbe il custode in quanto tale, ma il proprietario o chi trae utilità dall’animale.

* ENPA Santa Marinella

Colonia felina del castello di Santa Severa
https://gliaristogatti.wordpress.com/
FB Gli Aristogatti di Santa Severa
santamarinella@enpa.org