Diecimila euro di multa per aver preso a calci un gatto

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E’ arrivata la sentenza per il direttore del supermercato di piazza Armerina, nell’Ennese, che l’estate scorsa aveva preso a calci un gatto che si era rifugiato nel motore della sua auto, fratturandogli una zampa.

La scorsa estate, a giugno, il direttore di un supermercato di Piazza Armerina (Enna) si era infuriato perché un piccolo micio si era rifugiato dentro il motore della sua macchina. Quando il piccolo esce dall’auto viene preso a calci in malo modo e riporta la frattura di una zampa. L’episodio incivile era stato denunciato alla polizia dal segretario nazionale del Partito Animalista Europeo (PAE), Enrico Rizzi, che aveva raccolto la testimonianza di un cittadino che aveva assistito al fatto.
A distanza di cinque mesi arriva la sentenza di condanna a pagare 10 mila euro di multa, molto importante nella lotta per i diritti degli animali perché lancia un segnale preciso, quello che è finito il tempo dell’impunità e che la vecchia mentalità del “tanto sono animali” inizia ad essere superata. Enrico Rizzi, dice sulla sua pagina Facebook di essere stato l’unico ad andare a manifestare davanti al supermercato di questo “signore”, nel silenzio delle grandi associazioni, comprese le sedi locali. Chi maltratta gli animali meriterebbe il carcere, commenta. Ed è per questo che continuo giornalmente a sentire telefonicamente Deputati e Senatori della Repubblica Italiana affinché la legge venga modificata quanto prima, prosegue. Questa condanna, conclude, intanto è un segnale forte per chi ritiene che la vita di un povero, piccolo e indifeso animale, valga come un pezzo di carta da lanciare via. L’articolo 544-bis del nostro Codice Penale prevede una pena massima di circa due anni di reclusione per chi uccide un animale per crudeltà e senza necessità, oppure una multa da 5.000 a 30.000 euro. L’impostazione legislativa però rimane ancora legata alla mentalità tradizionale che nega il pieno diritto soggettivo all’animale. Per il micio la disavventura si è conclusa bene: è stato curato e ha trovato una famiglia.

Gli amici degli Aristogatti

a cura di Barbara e Cristina Civinini