Cerveteri, Gambini si è costituito dopo le pressanti indagini

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caserma dei carabinieri di Ladispoli
Caserma dei Carabinieri di Ladispoli

E’ quanto hanno detto i carabinieri in una nota stampa. Pedinamenti e perquisizioni nelle case dei familiari del 41enne. La sua fuga è durata 10 giorni. 

Stremato, forse perché braccato dalle continue ricerche delle forze dell’ordine, Manolo Gambini, l’evaso di Rebibbia, si è costituito ieri nella caserma dei carabinieri di Cerveteri. Si è presentato intorno a mezzogiorno in compagnia del suo avvocato. Perché Cerveteri? Intanto è la città dove il 41enne viveva prima dell’arresto per diversi reati e proprio nella città etrusca risiedono diversi suoi familiari sottoposti a perquisizioni da parte dei carabinieri e della polizia penitenziaria che ritenevano potesse essere nascosto a Cerveteri o comunque sul litorale Nord magari con la copertura di qualche parente. Semmai emergerà nelle successive indagini che non sono ancora concluse, al momento nessun altro sarebbe indagato per favoreggiamento. Gambini era stato ammanettato l’ultima volta a Cerveteri su disposizione del Gip di Grosseto, perché proprio in Toscana aveva commesso una serie di furti in appartamento. Da marzo dell’anno scorso si trovava a Rebibbia, trasferito dal Nuovo Penitenziario di Civitavecchia. Poi la clamorosa fuga il 17 gennaio scorso calandosi da alcuni tubi del muro perimetrale.

 

In una nota stampa del Comando Provinciale, è stato riportato che “le incessanti indagini dei Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di individuare le possibili aree dove l’evaso poteva trascorrere la sua latitanza e dopo le prime battute di ricerca su tutte le piste possibili, grazie alla perspicacia degli investigatori dei Carabinieri e del Nucleo Investigativo della Polizia Penitenziaria, veniva individuata la zona di interesse dove sono state eseguite ripetute perquisizioni, che hanno interessato persone e locali, e diversi servizi che hanno permesso di stringere il cerchio. Gli inquirenti hanno continuato l’attività investigativa in maniera certosina, monitorando tutti i luoghi e le persone con cui l’evaso aveva contatti in quella zona, fino ad arrivare a stamane quando Manolo Gambini, sentitosi ormai braccato, a seguito di tutti gli accorgimenti adottati per fargli terra bruciata intorno, ha deciso di consegnarsi. Dalla stazione di Cerveteri l’uomo è stato condotto presso la Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia per il fotosegnalamento”.