Bere: come, quando e quanto?

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L’idratazione corretta e il top delle bevande antiossidanti: acqua di vegetazione e te matcha

Monique Bert – Naturopata

L’acqua è la nostra ancora di salvezza! Mantenersi idratati è importantissimo e innalza i livelli di energia, favorendo la lucidità di pensiero, immediatamente.
L’acqua è essenziale per l’assorbimento del cibo, la digestione, il trasporto dei nutrienti in tutto il corpo, il corretto funzionamento delle cellule e la rimozione delle tossine attraverso fegato e reni: le basi per un buon funzionamento ormonale” così spiega l’importanza di una idratazione corretta la naturopata Monica Bertoletti, Naturalmente Sani, alias Monique Bert, creatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva Naturopatia e Detox nonché coautrice di Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb del dr. Andrea Luchi.

IDRATAZIONE CORRETTA

“La sete può essere un sintomo importante, a seconda di quando si presenta: se avete sete di notte o in frangenti specifici, raccontatelo a chi vi segue, potreste migliorare la vostra salute integrando nuove informazioni sul vostro organismo. L’assunzione di liquidi non è uguale per tutti: fatevi aiutare a comprendere quanto dovete bere, un’assunzione forzata in tutti gli individui, in qualsiasi condizione climatica, metabolica e patologica, è insensata.
L’aumento non richiesto di acqua costringe il rene a un lavoro non fisiologico, che può avere valenza terapeutica se si è intossicati. Normalmente l’inutile incremento della diuresi provoca solamente una perdita di elettroliti in modo improprio. Tutti i pazienti in trattamento con diuretici, ad esempio, riferiscono frequenti astenie e vertigini dopo un eccesso di diuresi. Quello che ci tengo a sottolineare è che i numerosi meccanismi di autoregolazione dell’organismo non possono essere riequilibrati attraverso modalità terapeutiche che non tengano conto della fisiologia di ciascuno.

ACQUA DI VEGETAZIONE

Il nostro organismo, di base, è predisposto in condizioni fisiologiche, a reintegrare le sue perdite liquide a partire esclusivamente dall’acqua contenuta negli alimenti. Questa è molto diversa dall’acqua “esterna”, in quanto è stata filtrata ed elaborata da un organismo vivente, tanto da potersi definire acqua di vegetazione, paragonabile al nostro liquido interstiziale.

In condizioni medie non dovremmo avere una gran sete, se ci nutriamo correttamente, cioè abusando letteralmente di vegetali. Se le condizioni digestive e intestinali non ci consentono di mangiare verdure in abbondanza è opportuno risanare il tratto digestivo, cioè dalla bocca all’ano, piuttosto che usare rimedi sintomatici e tirare avanti malamente. L’acqua di vegetazione che i vegetali contengono sempre in grande percentuale è pura e priva di residuo fisso rispetto a quella di qualsiasi sorgente, in quanto è filtrata, elaborata e arricchita di nutrienti dai processi metabolici dell’organismo vegetale. I sali minerali che contiene vengono assorbiti, utilizzati e il loro eccesso eliminato, espressione di un dinamismo senza che ci sia ristagno o imbibizione dei tessuti organici.

ACQUA DI RUBINETTO O BOTTIGLIA

Per quanto riguarda la comune acqua del rubinetto, voglio solo ricordare che il cloro contenuto aumenta acidità gastrica, peggiora i disturbi cardiovascolari e aggrava le coronaropatie.

Per non parlare dei danni alle ghiandole, come la tiroide, un vero flagello, cerchiamo di evitarla.
I sali contenuti nelle acque, rubinetto o bottiglia, non hanno un ciclo vitale, per cui provocano un sovraccarico di elettroliti ematici che costringe il rene a un faticoso lavoro di eliminazione, molte acque definite “diuretiche” stanno mettendo solamente a dura prova i nostri reni e non è detto che sia benefico.

Nel tempo molti sali non vengono più eliminati e formano degli aggregati che sono causa di diverse patologie cronico degenerative: dalla litiasi renale e colecistica (in cui sappiamo intervengono anche fattori nutrizionali importanti), alle calcificazioni osteoarticolari (anche qui intervengono i fattori alimentari), calcificazioni cerebrali e polmonari (eh sì qualcuno ha veramente le sinapsi calcificate!), calcificazioni delle placche ateromasiche, cataratta, otosclerosi (sordità) ecc.

Una valutazione personalizzata ed  accurata è sempre necessaria. Bere acque a casaccio o succubi di qualche pubblicità fuorviante, non aiuterà il nostro corpo.

COME E QUANDO BERE?

Vi ricordo inoltre che è utile bere a sorsi, lungo la giornata e lontano dai pasti, altrimenti l’acqua diluisce i succhi gastrici. Ma questo non significa affatto che non sia un bene bere durante i pasti, perché in realtà questo facilita l’azione degli enzimi pancreatici e le funzioni epatiche. Sfatiamo il mito che faccia male, ma non esageriamo e soprattutto ricordiamoci che anche l’acqua più adatta a noi, sia per qualità che quantità, che per gestione della sete, andrebbe ottimizzata con chi vi segue per la salute, considerando che aver sete in certi specifici momenti è una importante indicazione riguardo al nostro benessere.

TE MATCHA

Un buon modo per bere antiossidante è il te Matcha, che oltre ad avere una quantità molto più elevata di polifenoli (epigallocatechina gallato) ha un potere antiossidante globale veramente alto: 1500 orac, insomma se ne prendete una tazza è come una decina di tazze di te verde. Ricco di catechine antinfiammatorie che aiutano anche nel controllo dei livelli di glucosio nel sangue e riducono il processo di ossidazione.

Un dato interessante è che riduce il livello di estrogeni di circa il 13% se lo bevete regolarmente, come spiega uno studio del 2005 sulla rivista Carcinogenesis, inoltre un altro studio del 2006 presentato alla American Association of Cancer Research mostra che sembra potenziare gli effetti del Tamoxifen: utile a chi ha problematiche da eccesso di estrogeni o in premenopausa per evitare un eccesso di stimolazione.

Stabilizza inoltre la glicemia, riduce il colesterolo, potenzia l’attenzione rilassandovi, grazie alla L-teanina. Detossifica e contiene clorofilla. Aumenta il metabolismo. Insomma, trovatene uno buono e provatelo. Teniamo presente che non dovete assolutamente usare acqua bollente, ma solo calda e mi raccomando bevete tutto: la preziosa polvere va ingoiata.

a cura di Miriam Alborghetti

Per completezza sullo stesso argomento è consigliabile leggere: https://www.orticaweb.it/acqua-quanto-bere/