DIVERTICOLOSI E DIVERTICOLITE DEL COLON

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diverticoli

Le malattie a livello gastrointestinale del colon, nei paesi occidentali, è la causa più comune per lo sviluppo dei diverticoli.

dolore toracico
Dottor Professor
Aldo Ercoli

Infatti la malattia diverticolare nell’80% dei casi interessa il colon. Si tratta di erniazioni o protrusioni a forma di sacco della mucosa attraverso la porzione muscolare nel punto di penetrazione delle arterie nutritizie, quelle che portano il sangue al colon. Anche se possono essere diffusi a tutto il colon (vi sono forme su base genetica eredo – familiari) sono prevalenti nel sigma, nell’ultima parte prima del retto. Perché si formano? Qual è l’eziopatogenesi? I fattori coinvolti comprendono i disturbi della motilità intestinale, una dieta povera di fibre tale da produrre feci di piccolo volume che a loro volta aumentano la pressione endoluminale. La patologia si riscontra più frequentemente negli anziani che presentano una stipsi cronica. Quali sono i sintomi clinici? Nell’80% dei casi la sintomatologia può essere completamente assente. La diagnosi si avvale della colonscopia o del clisma opaco a doppio contrasto. Quest’ultimo ne evidenzia l’estensione e la gravità.

La colonscopia può non solo confermare la diagnosi ma anche escludere patologie concomitanti quali le neoplasie. Le diverticolosi non complicate oltre a poter essere asintomatiche possono darci un quadro clinico di colon irritabile associato sovente ad una distensione addominale. Vi può essere sia stipsi che diarrea, che talora si alternano. I dolori addominali, quando presenti, sono ricorrenti e localizzati al quadrante inferiore sinistro. Sono allevati dalla defecazione con alternanza di stipsi e diarrea. La diverticolite è una flogosi dei diverticoli. Vi è febbre, un dolore acuto a livello del quadrante inferiore sinistro, alterazioni dell’alvo. Tachicardia, aumento dei globuli bianchi all’esame emocromocitometrico (leucocitosi). Il disagio addominale, associato ripeto a turbe dell’alvo, meteorismo (addome gonfio) e flatulenza presenta la caratteristica di essere intermittente. Una più seria complicanza della diverticolite è l’emorragia profusa che spesso prende origine a livello del colon ascendente (non trasverso e discendente). Spesso la risoluzione è spontanea.
Quali sono le complicanze della diverticolite? La perforazione dell’intestino, un ascesso pericolico, varie forme di fistole (enterovescicali, enterovaginali, enterocutanee, e dei tessuti molli), un ascesso a carico del fegato, stenosi serrata del colon. Nella perforazione intestinale è presente lo shock. In ogni quadro clinico sia asintomatico, dolorifico o con diverticolite la diagnostica poggia sul clisma opaco e la colonscopia. In particolare nella diverticolite è più utile quest’ultima.
Qual è la terapia? Tutto dipende dalla gravità dell’affezione. Una lieve crisi di diverticolite acuta non complicata può essere trattata a domicilio. Bere molta acqua, una compressa due volte al giorno di ciprofloxacina da 500 mg (se non si è allergici ai chinolonici). Alcuni associano due compresse di metronidazolo al giorno (500 mg). Personalmente non lo ritengo necessario anche perché non approvato dalla FDA. La chirurgia è riservata ai pazienti che non rispondono alla terapia medica oppure a intervento endoscopico. In caso di sanguinamento abbondante si deve effettuare un’angiografia mentre per i pazienti con sanguinamento modesto è bene ricorrere alla colonscopia. Ciò al fine di escludere un sanguinamento che derivi dal tratto digestivo superiore. L’emicolectomia è riservata quando viene correttamente individualità la sede del sanguinamento mentre la colectomia subtotale può essere necessaria in coloro in cui la sede non viene localizzata.
La terapia chirurgica? Nei pazienti che guariscono con terapia medica è bene eseguire un clisma opaco a doppio contrasto o meglio ancora una colonscopia entro 4 – 6 settimane al fine di escludere una neoplasia. <Il ricovero ospedaliero nella diverticolite acuta non complicata può essere indicato per i pazienti anziani, gravemente malati, immunodepressi o affetti da altre malattie concomitanti>.
(E.J.Zarling – F.U.Ahmad. Diverticoli del tratto gastroenterico – Conn’s Current Therapy.2002). Nelle diverticoliti con serie complicazioni sopracitate è frequentemente richiesto l’intervento chirurgico o, nel caso di ascesso, il drenaggio percutaneo.