Grassi per la tiroide: a ciascuno il suo

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I lipidi sono importanti nutrienti per la funzionalità tiroidea ma occorre personalizzarli

Monique Bert – Naturopata

“I lipidi svolgono funzioni importantissime sull’organismo ma alcuni di loro sono decisamente distruttori endocrini: sono gli omega 6 raffinati e i grassi parzialmente idrogenati, che comunque infiammano anche tutti gli altri organi e pongono le basi per tutte le patologie cronico degenerative. Questi grassi vanno tenuti d’occhio affinché non ci devastino le membrane cellulari e contribuiscano alla nostra estinzione” ad affermarlo è la naturopata Monica Bertoletti, Naturalmente sani, alias Monique Bert, creatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva Naturopatia e Detox, e coautrice di Tiroide Approccio Evolutivo del dr. Andrea Luchi.

I grassi entrano nella parte più importante della vita di una cellula, ossia nella formazione della membrana cellulare e a seconda della sua composizione avremo un organismo più o meno ben funzionante e sano o infiammato. Cosa dobbiamo sapere per far sì che le nostre cellule si formino nel miglior modo possibile?

Innanzitutto la quantità di grassi introdotta non può essere ad libitum, né per qualità, né per quantità, per evitare di appesantire l’organismo, in molti modi, anche nel suo metabolismo lipidico e digestivo, ma soprattutto perché si formino cellule sane e abili al lavoro che devono svolgere.

OMEGA 6 E ACIDI GRASSI TRANS

Gli omega 6 hanno invaso prima il mercato USA e poi l’Europa che consumano 5 o 6 volte il fabbisogno di omega 6. Ottenebrano le nostre menti e le nostre membrane cellulari facendo disastri cardiovascolari, causando steatosi epatica, resistenza insulinica, obesità e tutta una lunga serie di disturbi cronici infiammatori, autoimmuni e degenerativi, accrescendo lo stato infiammatorio.

Abbiamo un fabbisogno minimo di omega 6 ma dobbiamo assumerli nella loro forma non raffinata e in rapporto agli omega 3 devono essere veramente dosi moderate. Ecco perché occorre stare ben lungi da prodotti confezionati contenenti oli vegetali come patatine, cibi pronti, semi oleosi tostati, fritti, brioches, biscotti ecc. Una delle ragioni per cui gli omega 6 sono aumentati vertiginosamente nella nostra alimentazione è data dall’utilizzo di prodotti animali, se le bestie sono nutrite con mangimi ricchi di omega 6, a base di soia, mais, grano e pellet di semi di cotone. Da qui la necessità di consumare carne grassfed, cioè derivante da animali che mangino il loro cibo specie: l’erba!

OMEGA 3

Gli omega 3 hanno un ruolo antagonista agli omega 6 e protettivo delle membrane cellulari, regolano l’omeostasi e i giusti scambi cellulari, assicurando il corretto flusso di informazioni e contrastano l’infiammazione. Inoltre, al contrario degli omega 6, regolano una corretta espressione genica, importantissima anche per la segnalazione cellulare tiroidea. Questi acidi grassi fanno sì che nelle cellule del fegato siano richiamati ormoni tiroidei che si affrettano a bruciare efficacemente i grassi, condizionando positivamente il metabolismo lipidico epatico.

I semi o l’olio di lino (alimenti gozzigeni) non sono una buona fonte di omega 3, infatti per assumere 20 mg di ALA (un precursore) servono ben 100 grammi di semi di lino: una cosa decisamente sciocca e controproducente per la tiroide visto che un cucchiaio (10 grammi circa) può già abbassarne la funzionalità.

Ripristinare un buon rapporto omega 3 e omega 6 è un passo fondamentale per la salute della tiroide in quanto gli omega 3 aumentano la sensibilità delle cellule all’ormone tiroideo e riducono le infiammazioni.

FONTI DI OMEGA 3

Assumiamo dal cibo principalmente i grassi omega 3 che si trovano in alcuni semi oleosi come le noci, nelle verdure a foglia verde, nei pesci pescati come il pesce azzurro di piccola taglia, così nel salmone selvaggio, che è vegetariano, consuma solo alghe e i suoi omega 3 sono più puliti da metalli tossici e altri inquinanti, rispetto agli altri pesci. Sono anche presenti nelle carni di animali nutriti ad erba e polli ruspanti.

Ricordo però che se un alimento fa bene, non è che in dosi da cavallo faccia necessariamente meglio! Gli omega 3 hanno effetti positivi se assunti in dosi ottimali per noi, anche sulla salute tiroidea, ma in eccesso ossidano e possono creare seri danni.

Se consumiamo carne di animali da pascolo abbiamo anche antiossidanti lipoprotettivi come vitamina E, pochi grassi saturi, alto contenuto di vitamine del gruppo B e minerali sinergici alla salute tiroidea.

Questi prodotti contengono inoltre CLA (Acido Linoleico Coniugato), un grasso protettivo che ha un effetto preciso sulla tiroide: stimola la tiroxina aumentando il tasso metabolico, abbassa la resistenza insulinica, sostiene l’immunità ed è anche antitumorale, che non guasta.

OLIO DI COCCO

Un altro grasso in grado di accelerare il metabolismo è l’olio di cocco, extra vergine, non deodorato, né idrogenato. Sopprime l’infiammazione e induce la riparazione dei tessuti. Ha un potente effetto antivirale e antibatterico, con effetti positivi sul microbiota (tanto importante per la tiroide!). Inoltre l’olio di cocco alza la temperatura corporea basale riscaldando i piedi e le mani fredde, oltre al fatto che dà un gran senso di sazietà. Gli acidi grassi dell’olio di cocco, a differenza degli altri grassi, riescono a penetrare nei mitocondri (la centrale di energia delle cellule) dove vengono convertiti direttamente in energia. Stimolano la tiroide pigra e aumentano vistosamente l’energia a disposizione. Non ingrassa!

Per chi soffre di ipertiroidismo e metabolizza velocemente i cibi, è assolutamente necessario consumare più grassi, assumendone almeno un paio di cucchiai ad ogni pasto, sia per ridurre la fame che per ridurre la perdita di peso e rallentare la velocità di ossidazione. Ottime fonti di grassi idonei a tal fine è l’olio extravergine di oliva, crudo. Ma anche le carni grasse, le uova e lo strutto, purché di ottima qualità, per le già citate ragioni.

L’olio di soia fa male sia perché la soia è gozzigena, sia perché il suo olio è ricco di omega 6 e abbonda nei cibi confezionati; se poi è pure parzialmente idrogenato, è ancora più insidioso!

Mica scrivono sull’etichetta che è OGM, estratto con solventi pericolosi, o che è pieno zeppo di omega 6, altamente e pericolosamente infiammatori! Così mentre le cellule utilizzano i grassi che hanno a disposizione per le loro membrane, incapaci di distinguere cosa nuoce loro, il sistema immunitario invece li distingue benissimo i cattivi e inizia ad aggredire i tessuti invasi da corpi estranei, infiammandoci e peggiorando i problemi di una immunità già disregolata, presente nella maggior parte delle tiroiditi.

a cura di Miriam Alborghetti