Attività balneari, dal 2024 al via bandi e gare

0
689
concessioni demaniali

La sentenza del Consiglio di Stato.

Ha suscitato apprensione e protesta nel settore balneare la sentenza del Consiglio di Stato che ha anticipato al 2023 l’obbligo di messa al bando delle concessioni delle spiagge.

Una sentenza che sta provocando un vero e proprio terremoto: “concessioni balneari prorogate fino al 2023 poi dal 2024 bandi e gare. La rabbia degli imprenditori del litorale laziale per molti dei quali “l’attività è il patrimonio della nostra famiglia, abbiamo venduto casa per tutelarlo, speso molti soldi per contrastare l’erosione, e non ce lo faremo portare via così facilmente”.
Il demanio incassa poco più di 100 milioni di euro a fronte di un giro d’affari stimato intorno ai 15 miliardi di euro l’anno. Non tutte le concessioni sono uguali, alcune, anche prestigiose, pagano allo Stato canoni irrisori che non superano i 5000 euro l’anno, per altre il canone oscilla tra i 60 e gli 80mila.
«Il rischio di questa decisione è quello di trovarsi impreparati difronte al meccanismo e cadere nelle mani della malavita – denuncia un balneare – con patrimoni illegali facilmente si potrà accedera la bando e vincerlo. Riciclando soldi rilevano attività in regola» (Gemma Giovannelli – tgrLazio)