Voi litigate mentre Roma brucia…

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Era una mannaia che pendeva da anni sulla testa dei cittadini di Ladispoli che non vogliono vivere sotto una colata di cemento. La mannaia si è abbattuta, l’allarme lanciato dal nostro giornale si è purtroppo materializzato, vincere questa battaglia sarà molto complicato senza una mobilitazione popolare e politica. La storia è nota, parliamo di quel fazzoletto di terra alle porte del bosco di Palo Laziale, terreno dove in anni lontani era sorta una discoteca. Da alcuni giorni è stato aperto un cantiere che prevede la costruzione di, sembrerebbe, decine di migliaia di metri quadri di cemento residenziale e forse commerciale con un conseguente aumento almeno del 10% della popolazione di Ladispoli. Città che di tutto ha bisogno meno che di altri nuovi residenti che andrebbero ad intasare servizi, traffico e vivibilità già al livello di guardia. Perché costruire altre case a Punta di Palo, a pochi metri dall’oasi verde del bosco, significherebbe dover portare infrastrutture, fogne, condutture idriche, stravolgendo l’ingresso sud di Ladispoli con una colata di mattoni che appare veramente inutile. Anche commercialmente parlando visto che le case da tempo non si vendono, i costruttori sono in crisi, non ci sono soldi in giro, le banche sono restie a concedere mutui. Legalmente sarà una battaglia complicata, la società che sta edificando a Punta di Palo ha applicato la normativa del famoso Piano Casa, appare evidente che i precedenti amministratori comunali avrebbero dovuto opporsi in modo ferreo invece di girarsi dall’altra parte.

Con questo articolo L’Ortica, che si è sempre schierata contro una nuova operazione edilizia, intende lanciare un appello alla classe politica di Ladispoli. Abbiamo letto in questi giorni uno scambio di accuse tra il Movimento 5 Stelle e l’amministrazione comunale sul progetto di Punta di Palo. Premesso che forse qualcuno dei penta stellati ha le idee un pò confuse sulle reali responsabilità di questa vicenda visto che attaccano un’amministrazione che si è insediata da nemmeno un anno e ha trovato la lottizzazione già approvata, siamo dell’idea che la strada da seguire sarebbe un’altra. Il Movimento 5 stelle è al governo, ha in quota il ministro dell’ambiente, ebbene attraverso interrogazioni parlamentari coinvolga l’esecutivo su questa vicenda. Polemiche nel recinto di casa servono a poco, il sindaco ha duramente replicato ai Grillini, ora servono atti concreti nelle stanze del potere di Roma. Basta litigare a Ladispoli, ora c’è un governo che può intervenire. Così come la Regione Lazio, competente per l’urbanistica, dove la pattuglia di consiglieri di 5 Stelle e Lega è ben nutrita. Non suonate la lira mentre Roma, anzi Punta di Palo, brucia…