UN DELITTO SENZA MOVENTE?

0
1114

Arriva al cinema “Non sono un assassino”, un legal thriller all’italiana tratto dal romanzo omonimo dell’ex magistrato Carigella, firmato da Zaccariello. Tra gli interpreti Boni, Scamarcio e Gerini. Il film è una produzione Pepito, Viola Film e Rai Cinema.di Barbara Civinini

Due ore di macchina per un colloquio di poche parole. Una domanda. Una risposta. Quella stessa mattina il giudice Giovanni Mastropaolo (A.Boni) è trovato morto, freddato da un colpo di pistola alla testa. Il vice questore Francesco Prencipe (R.Scamarcio) è l’ultimo ad averlo visto. Inizia così l’ultimo film di Andrea Zaccariello, Non sono un assassino, arrivato in questi giorni al cinema e tratto dal romanzo omonimo di Francesco Carigella che in Italia ha venduto 500 mila copie. Una storia, come racconta lo stesso autore – ex magistrato penale – che si trasforma in un ritratto del nostro del sistema giudiziario. Una sorta di giostra infinta, come in ogni processo in cui le prove sono solo indiziarie. La verità la conosce solo l’imputato e la sua ricerca per il giudice è molto difficile. Il regista emiliano – conosciuto soprattutto per aver diretto spot pubblicitari di prodotti famosi – intraprende la strada del legal thriller, genere poco diffuso nel nostro Paese, dove il protagonista è proprio il processo. Ma in questo caso è anche qualche cosa di più: è un modo per spiare dal buco della serratura e studiare l’animo umano. Infatti, nonostante la scelta di genere, il regista ha dichiarato apertamente la sua intenzione di portare avanti una storia di esseri umani, di ricordi, di amicizia e di amore. Zaccariello ha definito il film una tragedia greca al contrario, come riporta Libero quotidiano. Sì, perché nella tragedia greca – prosegue il regista – gli dei comandano gli uomini e gli uomini fanno quello che gli dicono gli dei. Per me sta succedendo qualcosa che rovescia tutto questo, afferma. Certo accostare la figura di Alcmena alla bellissima donna bionda che dorme accanto al vicequestore, prima che tutto si compia, è davvero improbabile, ma forse questa storia ci fa comprendere come ci troviamo in presenza di un nuovo giallo all’italiana, che ha una qualche lontana parentela con il filone portato sul grande schermo negli anni sessanta da Mario Bava, ma certamente nessuna con il thrilling degli anni settanta, al confine con il dark e il gotico, inaugurato da Dario Argento, con pellicole che, nel bene o nel male, sono rimaste impresse nell’immaginario collettivo di casa, come L’uccello dalle piume di cristallo. La comunanza vera propria la ritroviamo casomai con un genere made in America, il thriller giudiziario, dove i protagonisti sono gli avvocati, i giudici e i pubblici ministeri, le cui origini risalgono a romanzieri chi chiara fama, come John Grisham. La bella Claudia Gerini presta il volto, con entusiasmo, al PM Maralfa che accusa il magistrato caduto in trappola. In conferenza stampa ha confessato che di conoscere e amare tutti i film di Argento. Una cosa è certa, riconoscere Alessio Boni – che ha prestato il volto persino all’eroe più amato di Omero, Odisseo – nei panni del giudice Mastropalolo sarà davvero complicato. Credo che non mi riconoscerà neanche mia madre, ha dichiarato l’attore a Vanity Fair, che l’ha intervistato.