Traffico, incidenti e poca sicurezza: la viabilità di Cerveteri è un incubo

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Il Comune intanto pensa di incassare dalle multe 3 milioni in 3 anni.

Traffico, incidenti, se va bene al massimo un tamponamento. Il caos a Cerveteri, sul fronte della viabilità, riguarda sempre gli stessi punti dove praticamente non è stato fatto nulla dalla classe politica per migliorare la situazione. Anche questa settimana si è aperta all’insegna dei disagi su via Settevene Palo all’imbocco con la A12: un camioncino si è ribaltato e la circolazione stradale ne ha risentito parecchio. Un film visto e rivisto. Il progetto della rotatoria sembra essere sparito e tra le tante realizzate sul territorio forse sarebbe stata l’unica fondamentale per la sicurezza.
Non va meglio tra via Fontana Morella via Aurelia. Un’altra storia nota: l’apertura del centro commerciale prima, la farmacia comunale dopo, non hanno fatto altro che peggiorare la vivibilità di automobilisti e pendolari, ogni santo giorno. Anche in questo caso non si è saputo più nulla della variante prevista dietro alla cantina sociale.
Per non parlare di via Doganale dove gli incidenti si ripetono con una certa frequenza e dove non ci sono i soldi per riparare l’arteria provinciale piena di buche. Così Città Metropolitana ha posizionato i cartelli a 30 chilometri orari mentre in altri tratti si va a 40, in altri ancora a 50. Una confusione totale. Di recente almeno se n’è parlato in aula consiliare con la mozione al Question Time presentata dal consigliere comunale di opposizione Luigino Bucchi. Il bilancio dell’ultimo mese e mezzo parla di quattro scontri di cui purtroppo uno di cui mortale in cui ha perso la vita il 68enne pensionato Mario Scannelli travolto da un tir tra le frazioni di Borgo San Martino e I Terzi. Poi un furgone che ha scardinato un cancello finendo nel giardino di un’abitazione e altri due schianti nella stessa zona. Troppi per non far suonare un nuovo campanello allarme.
Se si parla di viabilità non si può non menzionare via di Ceri chiusa dal 3 ottobre scorso. Per sfortuna dei cerveterani e dei turisti che vogliono raggiungere l’antico Borgo di Ceri, non ha ancora una risposta la domanda su quando riaprirà. Anzi, rischiano di slittare ancora i lavori per rimettere in sesto il costone tufaceo crollato dopo il maltempo che ha provocato lo smottamento minacciando alcuni automobilisti di passaggio. Il rimbalzo di competenze tra Comune e Regione al momento non ha prodotto passi in avanti significativi e ora il rischio è che nemmeno entro Natale si saprà chi dovrà intervenire mettendo sul piatto svariati milioni di euro, e soprattutto quando. Un quadro desolante.
Il report sulle multe. Si parla almeno di migliorare alcune strade. C’è la previsione di quanto il comune di Cerveteri potrà incassare dalle contravvenzioni nei prossimi 3 anni: circa 3 milioni di euro, soldi appunto delle multe. Oltre 200mila euro saranno investiti per la sicurezza stradale e i controlli sulla velocità nel 2025 e la stessa cifra anche nei successivi due anni. È quanto emerge nella delibera di Giunta relativa ai proventi delle sanzioni votata al Granarone dal sindaco, Elena Gubetti e dagli assessori Alessandro Gnazi, Riccardo Ferri e Francesca Appetiti. La squadra di Governo (seppur in versione ridotta per la crisi politica che da maggio ha colpito una maggioranza sempre più traballante) ha inserito le varie voci nel capitolo mettendole nero su bianco e recependo le istanze della Polizia Locale e della Protezione civile comunale.
Precisamente il 25% di 600mila euro sarà riservato alla sostituzione e all’ammodernamento e messa a norma della segnaletica stradale sul territorio etrusco. Stessi numeri praticamente per il controllo e l’accertamento delle violazioni in merito alla circolazione stradale anche con l’acquisto, se necessario, di mezzi e attrezzature come ad esempio dei velox mobili.
La metà, 300mila euro, il comune cerveterano lo impiegherà per la manutenzione delle strade, quelle di proprietà naturalmente, posizionando anche delle barriere a bordo della carreggiata. Contributo economico per il piano del traffico, per migliorare la sicurezza degli utenti più deboli: bambini, anziani, ciclisti, disabili e pedoni. Previsti pure dei corsi specifici finalizzati all’educazione stradale negli istituti scolastici e in più «forme di previdenza assistenza complementare per il personale addetto alla polizia locale, interventi a favore mobilità ciclistica, finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana, all’acquisto automezzi e mezzi per la Municipale», riporta il documento. Infine verranno assunti agenti stagionali nel periodo estivo quando raddoppia la popolazione.