TERRACINA: LE TARTARUGHE CARETTA CARETTA HANNO REGALANO EMOZIONI

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IN UN CONTESTO AMBIENTALE INNATURALE DOVE LE MUTAZIONI DEL CLIMA ALZANO LA FEBBRE DEL PIANETA.

Ancora vivide in chi le ha vissute sulla spiaggia le immagini delle prime 32 tartarughe nate dalle uova dischiuse sulla spiaggia e poi altre e ancora altre. Nel Lazio fino ad oggi sono stati rilevati otto siti seguiti e protetti dai volontari a partire dalla deposizione più un sito nel quale si sono trovate tartarughine dopo la schiusa. Tre di questi nidi sono a Terracina.

A dried up river bed in the Anti Atlas mountains of Morocco, North Africa. In recent years, rainfall totals have reduced by around 75% as a result of climate change. This has led to many Berber villagers abandoning their fields and migrating to the cities to try and find work, as they can no longer grow food to support themselves.

Ma non possiamo non rilevare  – riferiscono i volontari del WWF Roma e Lazio –    che il contesto in cui tutto questo accade mostra l’evidenza di fenomeni climatici sempre più estremi, frequenti e devastanti. Molte specie stanno reagendo al cambiamento: alcuni uccelli migratori stanno cambiando le date di arrivo e di partenza anno dopo anno, le fioriture stanno anticipando, le specie montane si spingono, finché possono, in alta quota, a causa dell’innalzamento delle temperature.

In questo quadro si inseriscono anche le deposizioni di uova delle tartarughe marine che sono avvenute lungo il litorale del Lazio e che hanno visto i volontari del WWF, collaborare attivamente con Tartalazio nel monitoraggio e controllo dei siti, finché, avvenuta la schiusa, le tartarughine hanno raggiunto il mare, loro habitat naturale.

La missione della nostra Associazione però, non può fermarsi a questo intervento, seppur preciso, puntuale ed appassionato ma traendo spunto dalla eccezionalità di questi eventi, deve allargare il campo di visione e porre all’attenzione di tutti i fenomeni di meridionalizzazione e tropicalizzazione del nostro Mare Mediterraneo.

In estrema sintesi, la meridionalizzazione consiste nello spostamento verso nord e comunque verso aree originariamente più temperate, di specie marine che normalmente non le abitavano, mentre si parla di tropicalizzazione quando specie non presenti in Mediterraneo lo raggiungono e vi si stabiliscono, passando dal canale di Suez e/o da Gibilterra. Per esemplificare, la schiusa di uova di tartarughe Caretta dalle nostre parti, è prova della meridionalizzazione mentre la presenza ormai diffusa di Barracuda, lo è della tropicalizzazione dei nostri mari.

Per concludere i volontari del WWF sono stati e saranno sempre in prima linea nella salvaguardia delle specie marine ma non possono tacere sulla innaturalità di taluni eventi e richiamare l’attenzione di tutti, sulla necessità di variare gli stili di vita affinché la febbre del nostro Pianeta cali e si normalizzi.