OSPEDALE DI COMUNITÀ: «LAVORI AL VIA TRA POCHI MESI»

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ospedale di comunità
Via aurelia, casa della salute

L’ANNUNCIO È DELLA DIRETTRICE ASL CRISTINA MATRANGA. OPERA PRONTA ENTRO IL 2026.

La posa della prima pietra lo scorso inverno, poi dell’opera non si era saputo più niente. Giorni fa Francesca Badini, assessore alle Politiche sociali di Cerveteri, ha annunciato una riunione tra le parti, incontro propedeutico al tanto atteso Ospedale di comunità.

E l’ufficialità dell’avvio del cantiere lo ha dato la direttrice sanitaria dell’Asl Rm 4. «Siamo molto vicini alla data di inizio lavori, entro due o tre mesi si partirà con il progetto esecutivo», è quanto confermato da Cristina Matranga. L’ospedale per Ladispoli e Cerveteri sarà realtà e lo sarà entro i due anni dall’avvio dei lavori perché dovrà essere inaugurato entro il 2026 dopo l’investimento di 2 milioni e 400mila euro, fondi arrivati dal Pnrr.

«Ci saranno 20 posti letto – precisa la dottoressa Matranga – ma quello che possiamo dire è che punteremo comunque su una sperimentazione gestionale con 5 posti relativi all’Unità di degenza infermieristica anche per arrivare preparati quando sarà il momento di aprire l’ospedale. In più è previsto un accordo con gli assessori ai Servizi sociali affinché siano poi i Comuni a farsi carico dei pazienti fragili, su tempestiva segnalazione naturalmente, per facilitare il percorso delle dimissioni e far inserire altri cittadini».

Attualmente è attiva la Casa della salute. Cosa accadrà tra fine 2023 e inizio del nuovo anno visto che sarà riqualificata anche la Casa della Comunità?

«Vedremo dove dislocare i servizi – risponde la direttrice dell’Asl – naturalmente ogni variazione verrà comunicata all’utenza».

Non sarà un ospedale vero e proprio, piuttosto si posizionerà come centrO di ricovero, destinato a persone che necessitano di interventi sanitari a media o bassa intensità clinica. La struttura potrebbe anche essere considerata di passaggio, accogliendo pazienti di ospedali pronti ad essere dimessi e tornare a casa, consentendo però alle rispettive famiglie di avere poi il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei malati già sottoposti ad operazione chirurgica.

Si parla quindi di soggetti con un’elevata complessità assistenziale a fronte di una bassa intensità di cure. La finalità è quella di ridurre gli accessi impropri nei pronto soccorso degli ospedali. C’è stato un vertice tra Asl e Comuni l’altro pomeriggio.

«Tra gli argomenti trattati – spiega Francesca Badini – la possibilità della stipula di un protocollo per i pazienti in degenza infermieristica presso la Casa della Salute, che attualmente dispone di 5 posti. Una manovra pensata in previsione della nascita dell’ospedale di Comunità. Inoltre è stato annunciato l’avvio di corsi per operatori socio sanitari, a cui la Asl intende dare luce entro la fine del 2023. Si è trattato di un incontro estremamente utile e ringrazio la dottoressa Matranga e l’intera struttura della Asl».

Soddisfatto il sindaco di Ladispoli per la costruzione di un edificio che avvicinerà ulteriormente il cittadino alla sanità pubblica. «Seguiamo con particolare attenzione la questione – parla Alessandro Grando – anche perché ci siamo sempre battuti per il potenziamento del servizio territoriale e continueremo a farlo.