Medicina cinese: i punti riflessi da stimolare in caso di ipotensione

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Laura Vanni
Operatore tuina, istruttore
di taijiquan e qi gong

Dal punto di vista della medicina cinese, l’ipotensione arteriosa rappresenta una sorta di “prolasso” ed in tal senso è, quindi, spesso coinvolto l’Organo Zang Milza.

In tal senso, l’ipotensione arteriosa risulta spesso associata ad un deficit energetico a carico di Milza che “non solleva”.

Situazioni frequenti possono rimandare ad un quadro energetico di deficit di Qi e/o di Sangue, con sintomi associati all’ipotensione come, per esempio, vertigini, capogiri che peggiorano con la fatica fisica, colorito pallido, senso di debolezza…

In tutti questi casi, la valutazione energetica condotta con i metodi tradizionali cinesi (osservazione della lingua, palpazione dei polsi…) aiuta a comprendere il quadro energetico di fondo in modo da mettere a punto un piano di trattamento coerente ricorrendo alle tecniche della medicina cinese (tuina, alimentazione energetica, agopuntura, qi gong…) al fine di innalzare il Qi oppure, a seconda dei casi, tonificare Qi e Sangue.

L’autotrattamento energetico può aiutare in caso di ipotensione arteriosa?

L’ipotensione arteriosa costituisce, per la medicina cinese, non una “malattia” vera e propria ma un “sintomo” o manifestazione da osservare e valutare per ricostruire il contesto generale in cui si manifesta, da punto di vista energetico (sul mio sito trovi un articolo su “Salute e malattia in medicina cinese)

L’ipotensione è, in altri termini, ritenuta dalla medicina cinese come una manifestazione in presenza della quale è necessario trattare la radice. A tal fine, è indispensabile un progetto di trattamento da parte di un operatore-medico esperto in medicina cinese.

Oltre che con il trattamento della radice – che è indispensabile per affrontare in modo profondo la disarmonia – è possibile intervenire con alcune stimolazioni riflesse in autotrattamento per cercare di migliorare le proprie condizioni di benessere al bisogno.

Nel caso, quindi, in cui la pressione scenda eccessivamente in modo inatteso o nel caso in cui ci si senta in procinto di perdere i sensi, è – in primo luogo – utile sdraiarsi immediatamente e cercare aiuto.

Se possibile, è poi utile stimolare alcuni semplici punti energetici.

Tra le tante opzioni, sul mio sito indico alcuni punti presenti sul volto e sull’orecchio, indicati dalla riflessologia facciale vietnamita Dien Chan e dalla riflessologia auricolare.

Vediamo qui due di questi: il punto 19 della riflessologia facciale vietnamita e il punto AT della riflessologia auricolare

Punto 19 – riflessologia facciale vietnamita

Localizzazione: al centro del solco naso-labiale, nel punto in cui il naso si unisce al volto.

punto 19 – riflessologia facciale vietnamita

Azione: aumenta09 la pressione arteriosa e provoca la secrezione di adrenalina. Controindicato in caso di ipertensione e gravidanza, è un punto efficace per rianimare.

Stimolare con piccoli movimenti verticali utilizzando un oggetto con punta rotondeggiante.

Punto AT – riflessologia auricolare

localizzazione: leggermente al di sotto del centro dell’incisura intertragica.

punto AT / punto ipotensione – riflessologia auricolare

Azione: aumenta la pressione sanguigna tanto da prendere il nome di “punto ipotensione”

Stimolare premendo e massaggiando utilizzando un oggetto con punta rotondeggiante.