LITORALE IN GINOCCHIO PER IL MALTEMPO

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INTERE ZONE DI LADISPOLI E CERVETERI AL BUIO,STRADE ALLAGATE E DETRITI NEI FOSSI.

Giornate senza tregua per il maltempo sul litorale nord che ha messo a nudo diverse criticità. A cominciare dalle reti fognarie saltate in alcuni punti del territorio per la mancata pulizia dei tombini. A Cerveteri, ad esempio, duro lavoro martedì per la protezione civile costretta agli straordinari per liberare i punti più critici nella frazione di Cerenova. Il parcheggio di via Navigatori etruschi è stato inondato. Stesso discorso a Ladispoli nella zona di Torre Flavia e in altre vie per altro massacrate dalle buche. Si sono allagate cantine, garage, oltre alle strade.

maltempoLe abbondanti piogge cadute hanno ingrossati i torrenti. Forse nulla di così anomalo se non che sulle spiagge e nell’approdo di Porto Pidocchio le canne tritate e i detriti sono finiti sulla riva ostacolando l’attività dei pescatori professionisti. Insomma, un film visto e rivisto. Poi l’emergenza nell’emergenza.

Intrappolato sotto al ponte in balia della piena. Salvataggio miracoloso sul fiume Vaccina di Ladispoli dove due cittadini, tra cui un pescatore e i volontari della protezione civile “La Fenice” hanno recuperato un clochard di 50 anni in serio pericolo. L’allarme era stato lanciato da altri senzatetto che condividono con l’amico, rimasto paralizzato sette anni fa in seguito ad un brutto incidente stradale, una tendopoli ormai spazzata via dall’acqua. Non c’era più un minuto da perdere per l’ingrossamento del torrente che ha rischiato quasi di tracimare tra via Firenze e via Flavia.

maltempoEd è lì che si concentrati i vigili urbani e la protezione civile comunale per monitorare da vicino la situazione. Come se non bastasse l’acqua per sicurezza non è stata dichiarata potabile martedì dal primo cittadino Alessandro Grando. Intere vie dei quartieri Campo Sportivo, Miami e Cerreto senza luce dalle prime ore del mattino di martedì e addirittura fino al giorno successivo. Un’odissea infinita che si verifica da mesi. «Ogni volta che piove via Stoccolma e via Atene – segnala Angelo un residente – restano al buio per tutto il giorno. Non è possibile. In questa zona vivono anziani e disabili, oltre al fatto che tutti i generi alimentati in frigo e nel surgelatore finiscono nella spazzatura. Chi di dovere intervenga al più presto». Un giorno festivo da cestinare per i residenti (e a dire il vero anche il 9 dicembre) che si sono attaccati al numero dell’Enel non trovando praticamente delle risposte concrete.
Sos lanciato in via delle Rose, in via Stoccolma, via Atene, viale Alabama e tante altre vie completamente in black out. In particolare da tempo la cabina di via Atene secondo l’accusa dei cittadini non funzionerebbe nei giorni di pioggia perché ci sarebbe bisogno di un riarmo manuale dell’ingranaggio in situazioni critiche ma nessuno a quanto pare è intervenuto. Analogo scenario a Cerveteri dove a causa del forte maltempo nella frazione del Sasso e in alcune zone a Cerveteri si sono verificati dei disagi alle linee elettriche che per diverse ore hanno lasciato tante famiglie senza luce nelle abitazioni.

L’erosione. Le onde avanzano, le spiagge vengono cancellate. La legge del mare è implacabile non risparmia la costa, soprattutto in questi giorni. Mentre i balneari proteggono loro stessi con barriere di legno improvvisate di fronte alle verande degli stabilimenti, c’è molta preoccupazione per le aree pubbliche dell’arenile. Da nord a sud le mareggiate hanno inflitto un altro durissimo colpo. In via Santa Severa ampi tratti sono stati divorati, così ugualmente procedendo verso Torre Flavia. A rischio inevitabilmente la limitrofa Palude, sito naturale e protetto per la presenza di rari uccelli, anfibi e pesci. «Sarebbero necessarie delle protezioni – lancia un grido di allarme Corrado Battisti, responsabile della Palude di Torre Flavia per conto di Città Metropolitana – visto che l’erosione ha provocato dei danni soprattutto nella giornata di venerdì scorso. Occorre fare presto, sappiamo tutti cosa accadrebbe se l’acqua salata entrasse per molto tempo a contatto con quella dolce».