Lazio in zona gialla da gennaio 2022

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zona gialla

Dal Ministero della Salute si pianifica la data del cambio di colore, fissato per venerdì 31 dicembre il verdetto salverebbe il Capodanno. 

Davanti alle farmacie si registrano file lunghissime per eseguire un tampone rapido richiesto per entrare in albergo, riprendere gli allenamenti, scacciare lo spauracchio del virus dopo il primo starnuto o solo per accedere al pranzo di famiglia. Non solo sono tante le famiglie a cui è stato richiesto un tampone il 24 dicembre, un’altro in data 29 dicembre per non essere sottoposti a quarantena preventiva dopo la segnalazione di un positivo tra i compagni di classe. Ancora più complesso è riuscire a fare un tampone molecolare dopo  l’esito positivo di quello rapido, e per il quale serve la ricetta a meno che non lo si faccia a pagamento in un centro privato.

I drive – in della Regione Lazio, accessibili solo su prenotazione, sono completamente saturi. A Roma la prima disponibilità è al 28 dicembre.
A questo si affianca il diffondersi dell’influenza invernale che ha bussato alla porta di centinaia di italiani, a quanto registrano i medici di base, alle prese in queste ore con una valanga di richieste di assistenza. Il caos era prevedibile, ne parlavano da giorni ma emerge un dato registrato anche a marzo 2020, quello del vuoto assistenziale per chi si ritrova a casa con la febbre. Se da una parte la campagna vaccinale è andata a gonfie vele, la macchina organizzativa delle regioni per il malato covid pecca e non di poco. Ci si ritrova soli a casa con la necessità di una terapia da iniziare tempestivamente, con la paura di non essere seguiti.

Però dal ministero della salute si pianifica la data del cambio di colore, fissato per venerdì 31 dicembre il verdetto salverebbe il Capodanno.

Stando a quanto si legge nel bollettino di oggi diffuso dalla Regione Lazio i pazienti ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali della rete Covid sono 963, con un tasso di occupazione che arriva esattamente a quota 15 per cento. L’unica differenza ( al momento) tra la zona bianca e la zona gialla secondo le regole del governo è rappresentata dall’obbligo di mascherina anche all’aperto nell’area con più restrizioni.