L’ANETO, ANETHUM GRAVEOLENS

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LA PIANTA NUMERO UNO NEL METEORISMO INTESTINALE.

di Aldo Ercoli

Non conoscevo né avevo mai sentito parlare di Aneto, un vegetale il cui nome deriva dal greco “anetos” e significa sciolto, scapigliato. Lo vidi per la prima volta in una frutteria, gestita da Egiziani, nelle mani di una cliente alla cassa del negozio. Gli domandai che pianta fosse. <E’ prezzemolo> mi rispose. Poi ci fu dietro di lei un uomo di una certa età che la corresse. <E’ Aneto, un “finocchio bastardo”>. Mi incuriosì e lo studiai.

E’ una pianta aromatica, come la Mentha piperita (menta), la curcuma domestica (curcuma), il Cuminum cyminum (Cumino), utilizzata in cucina per dare spore ai cibi ma soprattutto per favorire la digestione, eliminare “l’aria dalla pancia” (meteorismo). In effetti l’appellativo “scapigliato” calzava a pennello, perché l’aspetto è quello di lunghi capelli che non avevano mai conosciuto il pettine.

Questa pianta è ben conosciuta sui dall’antichità dagli Ebrei, anche per pagare il tributo al tempio, assieme appunto alla menta e al cumino (brano del Vangelo di Matteo). Questo vegetale è “leader” assoluto nella cura del meteorismo, poi segue il Cuminum cyminum, (Cumino,) il Carum carvi (Carvi).

I suoi principi attivi sono al’ olio essenziale ricco soprattutto in carvone, limone, l’olio grasso ricco di beta – sitosterolo. La parte utilizzata in fitoterapia sono i frutti, usati anche come aromatizzanti di liquori, salse, conserve e in pasticceria. Vengono consigliati, per l’aroma gradevole, di masticarli per eliminare “l’olio cattivo” (alitosi).

Quali sono le sue proprietà?

Ha un’azione spasmolitica a livello intestinale nei soggetti con difficoltà digestive e colon irritabile (colite spastica) che comportano meteorismo, aerofagia, alitosi. Favorisce un questo modo l’eliminazione dei gas intestinali. Tali proprietà antispasmodiche si sono rivelate utili nel trattamento del singhiozzo e nel vomito di origine nervosa. A ciò va aggiunto un’attività galattagoga (favorisce la secrezione del latte).

Il frutto essiccato di aneto possiede un’attività diuretica consentendo l’eliminazione renale dell’acqua (S. Bruneton. Pharmacognosie, TechniquE e documentation. Lavoisier. Paris 1993).

Quali sono gli impieghi terapeutici?

Soprattutto nel meteorismo, colon irritabile, difficoltà digestive, alitosi. Poi anche, come già detto, il singhiozzo ed il vomito nervoso. Utile nelle coliche addominali infantili, specie quelle gassose del lattante che comportano sovente difficoltà nel dormire. Quali le forme farmaceutiche?

Qual’è la posologia?

Personalmente ho prescritto Anethum graveolens in T.M. (Tintura Madre) 40 gocce, diluite in un po’ d’acqua, tre volte al giorno, quindici minuti prima dei pasti. Altre forme sono l’infuso (cinque grammi di frutti in 200 ml di acqua bollente, dopo 15 minuti, filtrare e bere nel corso della giornata) e l’aneto frutti (1-3 grammi, al giorno).

Tossicologia. La letteratura non evidenzia (nel dosaggio terapeutico) effetti secondari tossici. Va comunque evitato l’uso in gravidanza e in corso di allattamento perché provoca un’eccessiva secrezione lattea. All’opposto nell’ipogalattorrea può essere utile, sempre alle dosi terapeutiche, e sotto controllo medico.

Formulario: Si possono associare, come gocce contro il meteorismo, l’Anethum graveolens al Carum Carvi in T.M. ana parti (30 gtt per tazza d’infuso caldo. Da due o tre tazze al giorno, dopo i pasti). Alcuni fitoterapeuti vi aggiungono anche la Matricaria nobilis (Camomilla comune o tedesca) o l’Anthemis nobilis (Camomilla romana o inglese). Quest’ultima, pur vendo le stesse indicazioni terapeutiche (antiflogistica, antispasmodica intestinale) presenta un’attività più blanda. Manifesta però una più marcata azione emmenogoga (provoca o regolarizza il flusso mestruale).

Seguendo il concetto “paracelsiano” dei “segnali della natura”, quelle erbette cosi “scapigliate” mi fanno pensare a quel “groviglio delle anse intestinali” del colon irritabile con conseguente meteorismo, aerofagia ed alitosi. Quello che è certo l’Anetum graveolens, è una “pianta intestinale”, ripeto la più efficace nell’eliminare l’eccessiva “area alla pancia”.