La Consapevolezza tra cielo e terra, Viviana Valenza presenta il suo libro a Ladispoli

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Appuntamento giovedì 16 giugno allo stabilimento balneare Tritone.

Scrivere un libro dopo un grave lutto. Prendere la penna e trasferire su un foglio, poi su altri ancora, tutte le emozioni che si hanno dentro. Non è facile accettare di non avere più al proprio fianco la dolce metà, però Viviana Valenza, è il nome della scrittrice romana che ha lanciato “La consapevolezza, tra cielo e terra”, ha il desiderio di vedere la vita attraverso un’altra prospettiva. Con l’intenzione, se possibile, di fornire un prezioso contributo a chi si ritrova ad aver perso un caro e il futuro lo vede tutto nero. La presentazione del suo libro parte da Ladispoli, città del mare, della sabbia nera, perché, ci ha confessato Viviana, lei ama il mare, e osservare il tramonto che va piano piano a scomparire tra le onde lontane. L’appuntamento è fissato per giovedì 16 giugno alle ore 18 presso lo stabilimento “Tritone” del lungomare di via Marco Polo. È una scelta mirata. Non solo per la location (il tramonto si potrà gustare in una prospettiva ideale) ma il titolare, Marco Lazzeri, in passato ha sempre promosso le presentazioni dei libri nell’ambito di “Un aperitivo letterario” ospitando numerosi scrittori del territorio e non solo.

Viviana nel suo libro ha voluto trasferire un concetto semplice, anche se nella quotidianità della vita appare assai complicato. «In ogni istante della nostra vita – afferma – abbiamo la possibilità di scegliere se entrare nelle acque dell’esistenza e fluire, oppure se cercare di nuotare controcorrente. Se impariamo a fluire, la vita ci sosterrà e ci porterà esattamente dove vogliamo andare. Dovremmo permettere a questa sensazione di fiducia e di rilassamento di crescere sempre di più, arrivando alla consapevolezza». Già, la consapevolezza, ciò che Viviana riporta nel messaggio sul retro dell’opera. Libro che però vale la pena iniziare a scoprire dalla prima pagina, dalla dedica, per scoprire subito che si legge tutto d’un fiato.

«La natura è una grande maestra, ci aiuta a capire che facciamo parte del sistema, che abbiamo la struttura psicofisica uguale all’universo, che facciamo parte del tutto. Basta osservarla questa natura. Ci può rendere felici guardare il cielo stellato, i pesci, il mare. La connessione con essa è un metodo di guarigione. Nel libro parlo della resilienza, la trovo una bellissima cosa». A pensarci bene, la natura ci fa da maestra, anche un albero ci dice che la vita è ciclica. Con la primavera nascono i fiori, con l’estate germogliano, l’autunno e il cadere delle foglie cadenzano il percorso umano verso il giro di boa, e i rami spogli ci confermano che siamo in inverno, al punto di partenza. Siamo come gli alberi.