FERRAGOSTO: RIFIUTI E GIOVANI IN OSPEDALE

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DUE RAGAZZI IN COMA ETILICO SALVATI DALLA CAPITANERIA DI PORTO.

Tante indicazioni, persino congratulazioni del giorno dopo. Ma la realtà – documentata dalle immagini di decine e decine di residenti – è che le spiagge, tra Ladispoli e Cerveteri, si sono trasformate in mini discariche per la presenza di party non autorizzati, campeggi e incivili.

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Non solo. Tre ragazzi giovanissimi hanno rischiato grosso, due dei quali finiti in coma etilico in ospedale. Ed è solo grazie all’intervento della Capitaneria di porto che è stato scongiurato il peggio. Insomma, l’appello dei Comuni è caduto nel vuoto. Poco prima dell’1 gli uomini della guardia costiera hanno trovato un 23enne romano in stato di incoscienza riverso sulle dune mediterranee della Palude a Cerveteri vicino ad un tronco e ricoperto quasi interamente di sabbia. Chiamata subito l’ambulanza che lo ha trasportato al San Paolo di Civitavecchia. Secondo la ricostruzione delle autorità marittime, il ragazzo era stato lasciato lì dai suoi amici che forse però non pensavano si trovasse in quelle condizioni. Sempre a Campo di Mare un 17enne era privo di sensi. Ad individuarlo sempre la Capitaneria coadiuvata dalla Protezione civile etrusca. In questo caso sono arrivati i genitori che si sono assunti la responsabilità di portare il figlio al pronto soccorso. Neanche il tempo di relazionare l’accaduto che i marinai si sono precipitati a Ladispoli, nel tratto nord, per salvare una 20enne in acqua, anche lei di Roma. La ragazza era svenuta durante il bagno notturno e i medici arrivati in seguito gli hanno dovuto applicare un lavaggio di endovena prima di trasportarla all’Aurelia Hospital intorno alle 2.30. A poca distanza un’auto si è anche ribaltata dopo un tamponamento con un’altra vettura e si è reso necessario l’intervento di una quarta ambulanza. Per fortuna in tutti i casi nessuno ha avuto conseguenze gravi.

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BILANCIO DI UN FERRAGOSTO SENZA CONTROLLO

Da Torre Flavia a San Nicola segnalati rifiuti ovunque nel week end e anche alcuni falò naturalmente non autorizzati lungo l’arenile tra Campo di Mare e Ladispoli la festa c’è stata e ha lasciato il segno. Al risveglio rifiuti, inciviltà e tanta la rabbia dei bagnanti per la natura non rispettata.