CINE-TEATRO: CIAK, NON SI GIRA!

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ANCORA FERMI I LAVORI PER IL NUOVO AUDITORIUM DI LADISPOLI. L’OPPOSIZIONE INCALZA.

«Che fine ha fatto il cine-teatro Freccia?». Una domanda molto ricorrente di questi tempi a Ladispoli. Anche perché non è stata indicata alcuna tempistica riguardo all’apertura del nuovo auditorium. È una delle grandi opere attese da anni.

L’imminente inaugurazione era stata indicata nel periodo di dicembre scorso. Poi a ridosso delle feste di Pasqua ma in realtà nessuna comunicazione. Tutta colpa – era stato chiarito dai proprietari della società incaricata Frontera – dei ritardi di consegna del materiale necessario per poter ultimare il cantiere.

In poche parole l’auditorium di via Settevene Palo appare alla vista così com’era, con il tetto scoperchiato e i ponteggi ancora lì. Mancava il controsoffitto, l’impianto di proiezione e di aerazione. Il comune di Ladispoli continua a non si sbilanciarsi ma fa sapere di essere più determinato a chiedere chiarimenti. «Siamo in attesa della risposta della società – risponde il sindaco, Alessandro Grando – ho inoltrato loro una pec». Rassicura anche l’assessore a Turismo e spettacolo. «Abbiamo avuto un incontro – chiarisce Marco Porro – e credo che dopo l’estate ci saremo. Nel frattempo però potrebbe un’idea quella di programmare una arena estiva alla Grottaccia. Vedremo».

La struttura potrà contare su due sale contenenti almeno 500 posti. La gestione sarà mista dopo l’accordo raggiunto tra i privati e Palazzo Falcone che avrà a disposizione 80 giorni l’anno per promuovere le varie attività.

L’opposizione però si fa sentire, in particolare il Pd. «Sei anni fa – è l’affondo dei dem – il sindaco Grando si trovò a gestire, oltre a progetti già finanziati con lavori iniziati, un grande Auditorium, nel quale erano già stati ospitati eventi di grande livello. Il nuovo sindaco bloccò tutto dicendo che c’era qualcosa che non andava, che c’era il tetto con tegole rotte. Per due anni tutto restò fermo e abbandonato. Nel 2019 il sindaco annuncia, con tanto di foto celebrativa, l’inizio di lavori di sistemazione della struttura per farla diventare cinema. I lavori li avrebbe dovuti fare il privato a cui era stato affidato l’auditorium per un affitto (incredibile) di 500 euro al mese. Per altri tre anni non accade nulla».

Ancora polemiche: «Invece di cambiare ditta il sindaco Grando nel 2022, in piena campagna elettorale, annuncia di nuovo l’inizio dei lavori. E rilancia con la stessa ditta: annulla l’affitto portandolo a zero euro al mese per la durata di 20 anni. Poi il Ministero della Cultura concede alla ditta 915mila euro per i lavori sull’Auditorium. Risultato: invece di annullare la concessione gratuita e pretendere l’affitto a favore delle Casse comunali a un canone equo, il sindaco non cambia nulla e non pretende il rispetto dei tempi. Oggi le foto dimostrano che i lavori sono fermi da mesi e che il tetto è scoperto perché non sono state posizionate le tegole».

I ladispolani da oltre sei anni non hanno un cinema in una città con oltre 40mila abitanti, popolazione che nella stagione estiva arriva a 100mila con tanti villeggianti che vorrebbero godersi spettacoli del cinema o del teatro.