Cerveteri, capolinea: ma dice sul serio?

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Dillo all’Ortica

Chi deve prendere un autobus, può continuare a farlo dalla fermata di piazza Aldo Moro, non serve un capolinea” è la recente dichiarazione di Matteo Luchetti su stampa locale.

«Non è così.L’assessore non spiega  “per andare dove”. Mi spiego meglio. A piazza Aldo Moro, davanti al Pit, c’è una fermata dove le navette che arrivano in centro si fermano e le persone scendono (la prendo ogni giorno da Ladispoli per venire a Cerveteri); si può certamente salire sulla navetta che prosegue dirigendosi al capolinea per poi fermarsi. (se è quello delle arriva fino alla Banditaccia ti fai un giro tutistico prima!). L’aveva suggerito anche un gentile autista che si può usare il mezzo in transito per evitare la passeggiata a piedi fino a viale Manzoni.

Una volta lì, l’autobus si ferma e ovunque si debba andare è necessario attendere la navetta utile nell’orario previsto da calendario­.Dunque siamo di fronte ad una informazione parziale  che tende a far passare i cittadini per idioti o bugiardi che criticano la scelta senza motivo. Il motivo c’è, eccome! Così come il disagio avuto nei mesi più caldi dell’anno dove si è reso necessario arrivare a viale Manzoni per prendere una navetta. Diciamolo che si va a fortuna assessore: se coincide l’orario e transita una navetta qualunque si ha un passaggio, altrimenti suola e tacchi. É una casualità non una coincidenza programmata a tavolino per eliminare il disagio, magari! Dichiamole bene le cose ai cittadini. Lo spostamento del capolinea è una scelta estetica che danneggia i cittadini più deboli (e per deboli intendo chi non possiede un’automobile, i minorenni e gli over60 che non sono più in grado di guidare). Io sono una di quest’ultime persone».

Maddalena