APRONO I CONSULTORI MA NON CI SONO LE AMBULANZE

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L’EMERGENZA DA CODICE ROSSO QUESTA VOLTA SCATTA PER LA SANITÀ DI LADISPOLI E CERVETERI.

Consultori inaugurati a Cerveteri e Ladispoli. Sfilata di politici con tanto di foto. Senz’altro servizi importanti meritevoli di un taglio del nastro a beneficio della popolazione. Quello che però manca, restando sul tema della sanità, sono le ambulanze. Ed è forse una delle emergenze più grandi di questo territorio che in estate supera abbondantemente, tra residenti e turisti, 150mila persone.

Sono stati sufficienti le critiche di alcuni cittadini per far tornare agli onori della cronaca questa lacuna. Una donna che cade a terra e resta lì sul lungomare di via Regina Elena a Ladispoli. Passano minuti, più di mezz’ora ma non succede nulla, i soccorsi non arrivano. «Eravamo in attesa – interviene Vincenzo V., un altro residente – e l’ambulanza è arrivata quasi un’ora dopo da Palidoro». Un episodio, a cui hanno assistito decine e decine di passanti, che fa suonare un nuovo campanello d’allarme. Dalle 20 in poi in servizio resta solo un’ambulanza Ares del 118 tra Ladispoli e Cerveteri. Un altro mezzo privato è disponibile nella frazione balneare di Marina San Nicola, con il medico a bordo e sempre in convenzione con Ares, principalmente utilizzato però nei casi di codice rosso, perciò quelli più gravi. Ma è troppo poco.

Il sindaco ladispolano era stato già molto duro in primavera e torna a farsi sentire. «Nei mesi scorsi – commenta Alessandro Grando – avevamo chiesto all’Ares 118 di potenziare almeno in estate il servizio delle ambulanze in dotazione alla postazione di via Aurelia e di valutare la proposta di renderle operative anche durante il periodo invernale. A malincuore dico che non si sono degnati nemmeno di darci una risposta. Non è accettabile ormai tutto questo, il nostro territorio deve essere garantito da una maggiore copertura, ne va della sicurezza». Nel giorno dell’inaugurazione del nuovo consultorio di via Martiri delle Foibe, il quesito lo ha rivolto anche il sindaco etrusco, Elena Gubetti, all’assessore regionale, Alessio D’Amato, presente alla cerimonia. «Sono ben cosciente di questa criticità – afferma il sindaco etrusco, Elena Gubetti – e cercherò di capire come poter sollecitare i referenti di questo importantissimo servizio. Anzi, ho rigirato questa domanda a D’Amato che ringraziamo per essere venuto qui a Cerveteri». Istanza a quanto pare recepita.

«Monitoreremo flussi e copertura – promette l’assessore D’Amato in un video – e ci vedremo con Ares ma potrebbe essere inserito un mezzo in più». Già, potrebbe ma non verrà fatto sicuramente. E siamo in piena estate.

L’Sos scatta anche per il personale. Se gli autisti sono sette e gli infermieri otto, quindi un numero sufficiente a garantire il servizio sul litorale nord, le difficoltà riguardano prevalentemente i barellieri che non ci sono sempre perché in sotto organico. A Ladispoli ne mancherebbero tre. Qualora arrivasse un’altra ambulanza durante le ore notturne, dovrebbero essere integrati ulteriori due infermieri e anche tre autisti. «A volte – è quanto raccontato da un operatore del 118 – succede che un’ambulanza debba dare l’allerta ad un’altra ambulanza per portare giù dai piani alti degli edifici una persona di corporatura massiccia o chiedere aiuto ai parenti del ferito».  E il nuovo ospedale? Il sindaco ladispolano rilancia: «Ambulanze a parte – aggiunge – è arrivato il momento che queste due città possano contare su un vero ospedale. Noi lo pretendiamo e continueremo a chiederlo alla Regione». Un assist respinto al mittente da D’Amato che avrebbe lasciato intendere che l’iter sembra piuttosto difficile in questo tratto del litorale. Si vedrà.