Riccardo Agresti, ultimo anno di direzione?

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riccardo agresti

Con oltre 43 anni di contributi versati, mi è giunta la nota di preavviso di collocamento a riposo: da settembre 2024 dovrò lasciare il mondo della Scuola che frequento ininterrottamente da quando avevo 5 anni, inizialmente come studente, poi come docente ed infine come dirigente scolastico.

Nel mio lavoro non ho mai dimenticato i ragazzi. Io stesso sono stato studente ed io stesso ho avuto gratificazioni e vissuto ingiustizie, ma al di là dei riscontri immediati, studiare mi ha permesso di riuscire a tenere gli occhi aperti e saper distinguere i turlupinatori dalle persone di buona fede che sono sparsi ovunque. Per questo da anni non ho più in tasca la tessera di alcun partito: non sono stato mai protetto da nessuno, ma sono rimasto sempre una persona libera. Il mio “partito” sono sempre stati i bambini ed i ragazzi affidati alle Scuole in cui ho insegnato o ho dirette. Qualsiasi mia azione ha sempre avuto il loro interesse come scopo principale e pur avendo avuto possibilità di poter svolgere lavori più remunerativi, ho preferito diffondere cultura e offrire istruzione nella convinzione che la conoscenza consenta di potersi difendere da chi ci vuole servi e potersi quindi restare liberi.

Negli anni, vuoi per ignoranza, vuoi per malafede, sono stato attaccato pesantemente, prevalentemente da una sola parte, ma anche da chi si professava amico. Sono stato denunciato più volte uscendone sempre illeso, anzi attualmente ho in corso due cause in cui le denunce nei miei confronti si sono ribaltate ed ora sono parte lesa per calunnia. Mi dispiace solo che molti non abbiano capito il senso delle mie azioni, evidentemente, come insegnante, non sono riuscito a farmi comprendere e chiedo quindi scusa a chi mi ha insultato o denunciato o rigettato: non è stata colpa loro, io non sono riuscito a far capire loro che agivi per il bene dei bambini.

Mi rincresce non aver potuto fare tutto ciò che mi ero prefissato e la stessa nota di preavviso di collocamento a riposo è giunta inaspettata perché mi sono sempre dedicato prima ai bambini e non ho mai pensato a verificare la mia situazione lavorativa nonostante l’avanzare dell’età. Molto avevo in cantere, ma il corpo docenti della “Melone” è forte, preparato, appassionato, dedicato ai ragazzi e la mia mancanza non si sentirà.

So che qualcuno si sta muovendo a livello politico per farmi restare al lavoro per qualche anno ancora. Sono loro gratissimo, ma credo che qualcuno dei politici con cui ho avuto a che dire, si muoverà per far emanare un decreto per anticiparmi la pensione a giugno.

A tutti voi che avete letto invio il mio ringraziamento dando appuntamento per l’ultimo mio messaggio da dirigente al 31 agosto 2024 per ringraziare chi ha supportato una idea di Scuola che è amore per il prossimo, amore per la Natura, amore per la vita di tutti.

Riccardo Agresti