Raymond Carver, il padre delle short stories

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Macchina Da Scrivere, Scrivere, Testo

Raymond Carver fu uno scrittore americano nato nell’Oregon il 25 maggio 1938 e morto nel 1988. Poeta e saggista, è stato considerato uno dei maggiori scrittori statunitensi di short stories del XX secolo.

di Pamela Stracci ©

Nato in una famiglia disagiata economicamente, Carver sin da giovane si arrangiò in vari lavori per sbarcare il lunario pur coltivando sempre la forte passione per la lettura e la scrittura. Fino ai tre anni visse a Clatskaine una piccola cittadina fondata pochi decenni prima nell’Oregon nella Contea di Columbia ma con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si trasferì con la sua famiglia a Yakima, una cittadina agricola nello Stato di Washington, in una vallata che nel XIX era stata teatro di conflitti tra colonizzatori e la tribù nativa degli indiani Yakama. In quest’ultima città Carver formò la sua istruzione e conobbe la sua futura moglie Maryann Burk che avrà un ruolo fondamentale nella vita del marito: è lei che lo incita nel perseguire la sua carriera di scrittore e nel formarsi con gli studi superiori e universitari.

Tra i suoi mentori ricordiamo lo scrittore John Gardner, insegnante di scrittura creativa, che lo introdusse nell’ambiente intellettuale dell’epoca e alla lettura della letteratura mondiale. Carver brucia molte tappe: nel 1957, appena diciannovenne si sposa con la giovanissima Maryann incinta e dopo due anni è già padre per la seconda volta. Questa circostanza influenzò molto il modo di vedere il mondo di questo giovane scrittore tanto che nel suo saggio Fires scriverà, senza mezzi termini che:

“Devo dire che l’influsso più grande sulla mia vita, e sulla mia scrittura, è venuto, direttamente o indirettamente, dai miei due figli. Sono nati prima che avessi vent’anni, e dal primo all’ultimo giorno che abbiamo vissuto sotto lo stesso tetto, circa diciannove anni in tutto, non c’è stata una singola zona della mia vita nella quale il loro pesante, talora malefico influsso non sia arrivato”

Anni molto duri per il giovane laureato Carver (1963) che nonostante gli studi raggiunti fa fatica a trovare una situazione economica dignitosa per la sua famiglia e si sentirà “di diritto” appartenere alla categoria dei working poor, i lavoratori poveri.

Nel 1967 ottiene un impiego presso una casa editrice di testi scientifici come redattore e addetto alla pubblicità. Conosce l’editore Gordon Lish altro punto chiave nella vita dello scrittore perché diventerà il suo editor. Gli anni che seguono sono costellati da successi e incarichi prestigiosi che però non riescono a colmare il problema dei continui trasferimenti di città in città (anche oltreoceano) né la precaria situazione economica familiare che lo portarono al problema dell’alcolismo. Nulla valsero le terapie di disintossicazione dall’alcol e il suo matrimonio, nonostante un riavvicinamento con Maryann, finì. Carver sposerà in seconde nozze la poetessa Tess Gallagher.

Nonostante il discreto successo dei suoi testi fu solo nel 1981 che si vide intitolare la prima pagina del New York Times con una recensione della raccolta intitolata “What We Talk About When We Talk About Love” (Di cosa parliamo quando paliamo d’amore).  L’ottimo giudizio della critica che lo consacrerà al “minimalismo letterario”.

Tra i suoi più grandi successi, una serie di racconti e poesie in principio segate, riunite sotto il titolo di America oggi. Queste storie hanno dato spunto al regista americano Altman per il suo film cult “Schorts Cut”.