Pietro Tidei: “Alleanze? Io guardo ai moderati”

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L’esponente Pd al secondo mandato da sindaco a Santa Marinella tra nuove sfida e scenari che guardano al centro

Tidei l’intramontabile. Le ultime amministrative lo hanno riconfermato sindaco di Santa Marinella. L’ennesimo mandato istituzionale. Dalla sua Allumiere ha “conquistato” Civitavecchia, poi è stato Consigliere provinciale, consigliere regionale e deputato della Repubblica. Dopo tanti scranni non ha perso la verve, tutto mentre il suo partito, il PCI, si è andato via via trasformando.

Pietro Tidei, ancora sindaco. Cosa significa per lei essere sindaco di una comunità?

Sono onorato di essere nuovamente al governo di Santa Marinella e ringrazio tutti i cittadini che mi hanno dato il loro consenso. Voglio ringraziare anche tutta la squadra di candidati che si è schierata al mio fianco affinché potessimo vincere al primo turno. Essere sindaco vuol dire abbattere le barriere esistenti tra cittadinanza e amministrazione e collaborare in un percorso costruttivo volto al benessere di tutti coloro che ne fanno parte. Ho sempre cercato di ricoprire l’incarico con responsabilità, ascoltando le esigenze della cittadinanza, impegnandomi per restituire ai cittadini una città più vivibile, nuova ed accogliente, con il sostegno di un’amministrazione comunale formata da professionisti del settore. Insieme abbiamo risanato debiti, collaborato con le istituzioni locali e regionali, con le associazioni culturali, sociali, sportive e imprenditoriali, immaginando e strutturando un’azione efficace per un rilancio complessivo.

Quali le sfide del secondo mandato per Santa Marinella?

Completare in primo luogo le importanti opere avviate. Adesso occorre pensare al futuro e dare ampio spazio ai giovani, supportarli ed inserirli nel mondo del lavoro. Sono loro a rappresentare il futuro di Santa Marinella.

Ha governato Civitavecchia, Santa Marinella, è stato se non erro deputato e consigliere regionale. Cosa manca al territorio tra il mare e il lago per decollare davvero?

Oggi Santa Marinella è una città che si distingue per colori, turismo, servizi, mare e bellezza, con un ricco patrimonio storico, artistico, culturale ed archeologico da fare invidia ad altri Comuni. Ha importanti potenzialità e attraverso un ampio progetto di riqualificazione che attueremo su tutto il territorio comunale, Santa Marinella e Santa Severa torneranno ad essere il fiore all’occhiello del Mar Mediterraneo.

Nel suo Comune è forte l’emergenza abitativa. Quali risposte ha dato e darà?

Tra le molteplici cose fatte, è stato possibile anche intervenire nel sociale sostenendo le persone in difficoltà con sussidi ed agevolazioni con cui almeno in parte, è stato possibile alleviarne il disagio, in accordo con l’Ater. Abbiamo cercato di mettere a freno l’emergenza abitativa, consegnando i primi appartamenti agli aventi diritto, i quali hanno potuto beneficiare di soluzioni abitative ristrutturate, nuove, accoglienti, con spazi esterni e parcheggi. Un sollievo, ma anche un primo step con cui sarà possibile proseguire per garantire ai restanti cittadini che ne hanno titolo una vera e propria abitazione.

Lei è un esponente di sinistra. Proviene dal PCI vecchia maniera. Secondo lei la sinistra avrà un futuro e con quale programma e quale alleanza?

Io sono uno di sinistra ma oggi la sfida è quella di creare un polo di progressisti e soprattutto dei moderati – quello che era il famoso “campo largo” ma che non può essere il campo largo come lo intendevano né i Cinque Stelle, nè Bettini – ma deve essere un campo progressista in cui ci sia il Pd con le forze progressiste e con le forze moderate. Ovviamente guardo a Forza Italia che più di quella percentuale non prende, guardo a Renzi, guardo a queste forze moderate che oggi costituiscono la vera attrattiva del popolo moderato e dell’Italia centrista che sicuramente deve trovare momenti di aggregazione e questo momento di aggregazione non lo può fare Fratelli d’Italia perché è ancora ancorato a vecchi sistemi nazionalisti, populisti cioè vecchi sistemi che sono quelli, diciamo così, dell’eredità dei fascisti e comunque della Fiamma Tricolore, quella è l’anima vera della Meloni, è l’anima vera della destra nazionale che c’è in Italia. Forza Italia da Berlusconi in poi non rappresenta quest’anima ma un’anima, diciamo, moderata; loro non dicono mai progressisti ma conservatori ma non è così. Noi lo abbiamo visto a Santa Marinella: la lista che poi era di Forza Italia, anche se ha cambiato nome perchè non gli hanno dato il simbolo, è’ una lista di persone per bene progressiste che vengono da varie anime della borghesia italiana e dalla borghesia romana che però si sentono più vicino alle forze progressiste che non a Fratelli d’Italia. Quindi è chiaro che noi guardiamo a questo e allora se guardiamo a questo credo che c’è uno spazio enorme di lavoro per il centrosinistra ovviamente anche per il Pd che non può presentarsi in questo contesto come una figura egemone, non può essere il partito egemone ma deve essere invece un partito che con il suo collante, con la sua storia, con le sue persone progressiste, riesca non sono a dialogare ma a mettersi d’accordo con quel popolo di moderati. Credo che sicuramente oggi ci sia una grande autostrada davanti a noi ed è su quello che lavoreremo. Io a Santa Marinella ho fatto la scommessa su questo mi sono portato dentro questo partito che poi è il partito di Forza Italia che ha cambiato nome .. la sfida è questa: aggregare diciamo un’alleanza forte con questi personaggi del centro che domani saranno in grado di vincere qualsiasi sfida a livello amministrativo ed è quello su cui puntiamo noi.

Giovani e politica. Dal suo osservatorio ci sono margini di coinvolgimento delle nuove generazioni?

Assolutamente sì. Dopo aver riconsegnato ai cittadini le “chiavi” della Città dello Sport con impianti ristrutturati divenuti cornice per eventi sportivi di carattere nazionale ed internazionale e della Città della Scuola, dando la possibilità ai giovanissimi di ritornare ad aprire cancelli scolastici, seguendo lezioni in aule nuovamente agibili, è arrivato il momento di puntare sul sociale, sui giovani e sul loro divertimento, continuando a riqualificare aree verdi, valorizzare parchi e realizzando sempre più centri di aggregazione giovanili.