Parco degli Angeli, la replica del presidente Filippo Bellantone

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foto di repertorio

Riceviamo e pubblichiamo da Filippo Bellantone – Presidente Associazione Parco degli Angeli Onlus.

Dalle pagine di “ortica web.it” odiernamente ho preso atto che, stigmatizzando quella che anch’io non esito a definire una “incomprensibile battaglia” che purtroppo grava sulla pelle di tanti ragazzi disabili di Cerveteri e Ladispoli, si è fatto riferimento – chiamandomi direttamente in causa – ad accadimenti e circostanze per porre all’attenzione problematiche che invero meritano di essere affrontate ed approfondite con animo scevro da pregiudizi.

Il redattore dell’articolo ha riportato pedissequamente dei “passaggi” di un intervento fatto sui social dal Sig. “P.A.” a sostegno di un post dal titolo “l’Associazione Nuove Frontiere spiega cosa è successo al Parco degli Angeli e la sua triste vicenda” pubblicato sulla pagina facebook dell’Associazione Nuove Frontiere Onlus.

Non mi appare che il redattore abbia assunto quella posizione neutrale che ci si sarebbe attesi da chi dichiara di intervenire per cercare soluzioni ai problemi che stanno angustiando la vita dei “Ragazzi del Parco degli Angeli” e nessun riferimento risulta ai numerosi inviti alla pace che, nella mia qualità di Presidente dell’Associazione Parco degli Angeli Onlus, ho rivolto alla mia omologa nell’altra Associazione, il cui nome non viene citato.

Ciononostante devo riconoscere che sono stati evidenziati almeno due aspetti per i quali non posso esimermi da doverose precisazioni, primo fra tutti quello concernente la convivenza di due organizzazioni associative speculari nell’area dove è stato edificato il “Parco degli Angeli”.

Il redattore riconduce ad un’iniziativa del proprietario del terreno la scelta di “far convivere su uno stesso luogo, già ampiamente dotato di strutture preesistenti, due associazioni identiche …” non rilevando che questi ha solo aderito ad una precisa richiesta che gli è stata rivolta, con l’accordo di tutti, nel lontano 2011 e che le odierne sue iniziative sono esclusivamente rivolte a cercare di riportare alla ragione coloro che sembrano aver perso i riferimenti per una civile e proficua conduzione e sicuramente possibile convivenza di organizzazioni che dovrebbero solo e soltanto perseguire il bene dei ragazzi dei quali si occupano.

Se si fosse attinto – interpellandolo – dalle ragioni e dal cuore di quella splendida persona che è il Sig. Mario Frazzetta sicuramente non sarebbero stati espressi i negativi giudizi che non rendono onore a chi ha saputo privarsi della disponibilità di ciò che è suo per porlo a disposizione di chi è bisognevole delle migliori attenzioni.

Per quanto riguarda, invece, la possibile realizzazione di una struttura da adibire a casa-famiglia da parte di un imprenditore locale, è bene precisare che le recentissime previsioni della Legge cosiddetta del “Dopo di noi” non consentirebbero agli Enti pubblici (salvo commettere il reato di abuso d’ufficio per fini patrimoniali) di poter riservare in modo specifico e preventivo ad una persona disabile, dopo la morte dei suoi genitori, la sicurezza del collocamento in una struttura donata ad un Ente ovvero dallo stesso realizzata.

Viceversa un Ente di diritto privato può far confluire i beni in un Trust di scopo (strumento espressamente previsto dalla Legge anzidetta) con specificazione dei beneficiari disabili secondo le previsioni del loro “progetto di vita”, il tutto in armonia con le previsioni normative che incentivano anche fiscalmente le devoluzioni in favore degli Enti di diritto privato.

Ciò garantirebbe la sicurezza, ad un genitore di una persona disabile, della collocazione ed assistenza, utilizzando il bene conferito nel Trust, del suo familiare bisognevole  quando egli non potrà più farlo.

Ferma restando la possibilità per gli Enti pubblici di un’auspicabile conduzione o co-conduzione intermedia (cioè quella del “Durante noi”) con funzioni di “Trustee” (cioè il soggetto che può esercitare i poteri gestionali) dei beni conferiti nel Trust .

Al riguardo di tale aspetto sarò lieto di potermi confrontare con chi volesse farlo, avendo avuto il privilegio di potermi relazionare, in occasione di un convegno alla cui organizzazione ha collaborato l’Associazione Parco degli Angeli Onlus, con una delle Relatrici, fra i consulenti del Governo che hanno contribuito alla “scrittura” della Legge sul “Dopo di Noi”, la quale mi ha introdotto alla corretta interpretazione della norma in funzione della sua utile applicazione per poter accedere al Fondo appositamente costituito per i progetti di casa – famiglia.

Concludo comunque ringraziando il redattore dell’articolo che oggi mi ha consentito di porre l’accento su alcune problematiche di spessore, prima fra tutte la necessità di un civile dialogo fra realtà che dovrebbero collaborare anziché contrapporsi e colgo l’occasione per un ulteriore invito alla ragione nell’interesse di tutti i nostri ragazzi perché, non è superfluo sottolinearlo, le Famiglie dell’Associazione Parco degli Angeli Onlus hanno a cuore il bene dei propri figli.

Filippo Bellantone – Presidente Associazione Parco degli Angeli Onlus