Minacce al sindaco Grando e la targa di Almirante distrutta. Adesso chi sono gli squadristi?

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di Gianni Palmieri

Sapevamo che sarebbe successo. Ma sinceramente speravamo di sbagliarci. 

I soliti idioti hanno colpito ancora a Ladispoli, sfruttando ad arte le polemiche di coloro che hanno soffiato sul fuoco dopo l’intitolazione di una piazza a Giorgio Almirante, storico esponente della Destra italiana. I soliti idioti che prima hanno mandato mail di minacce al sindaco Grando, commettendo peraltro un grave reato contro un uomo delle istituzioni, poi non contenti hanno distrutto la targa di piazza Almirante. Ovviamente a notte fonda da veri vigliacchi. Il precipitare degli eventi conferma due dati di fatti inequivocabili. Il primo è che a Ladispoli quando qualcuno, per meri motivi politici, getta benzina su polemiche ormai obsolete e per interessi di bottega partitica, non si rende conto dei troppi deficienti che ci sono in giro. Stolti che ci auguriamo la polizia postale attraverso le mail possa individuare e colpire penalmente. La seconda verità è ancora più grave ed è una domanda che rivolgiamo a tutti i nostri lettori.

Minacce minatorie di ritorsioni fisiche al sindaco ed atti di vandalismo contro un arredo pubblico che ora costerà altro denaro dei contribuenti per essere reinstallato: ora a Ladispoli chi sono i veri squadristi?

Speriamo di leggere interventi di solidarietà al sindaco Grando da parte anche di quelle forze politiche che hanno soffiato sul fuoco, creando un clima non propriamente pacifico. E che appare evidente non riescano nemmeno a gestire i loro seguaci più intolleranti. Intanto è arrivata la solidarietà della Lega Salvini Ladispoli.

“Esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco Alessandro Grando, raggiunto da gravi minacce via mail. Purtroppo, il clima esacerbato ad arte da chi continua a ritenere Ladispoli una “proprietà privata”, ha fatto in modo e maniera che, dalla cerimonia per l’intitolazione di piazza Almirante, la Maggioranza tutta ed il Sindaco in particolare fosse fatta oggetto di insulti e, appunto, minacce. Non può essere questo il modus operandi di chi intende contrastare democraticamente la nostra azione amministrativa e politica”.

Gruppo consiliare “Lega – Salvini Premier” Ladispoli

Maria Antonia Caredda
Carmelo Augello
Miriam De Lazzaro
Emiliano De Simone
Luca Quintavalle